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Dubbio su accertamenti stupefacenti

Questo argomento ha avuto 58 risposte ed è stato letto 5838 volte.

gabbiano

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  • Dubbio su accertamenti stupefacenti
  • (28/01/2013 21:49)

Salve a tutti, chiedo la vostra opinione su un quesito che riguarda un lavoratore di una mia azienda, sospeso dalla mansione a rischio dopo un accertamento di primo livello positivo.
Ove il SERT rilevasse una "assenza di tossicodiendenza" il monitoraggio cautelativo semestrale dovrà essere comunque attuato prima della riammissione nella mansione a rischio? In alternativa posso effettuare l follow-up successivamente?
Sembrerà una domanda banale ma la procedura non mi sembra chiara sul punto (nel mio caso si tratta della procedura del lazio).

clamagio2@tin.it

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  • Re: Dubbio su accertamenti stupefacenti
  • (28/01/2013 22:23)

gabbiano il 28/01/2013 09:49 ha scritto:
Salve a tutti, chiedo la vostra opinione su un quesito che riguarda un lavoratore di una mia azienda, sospeso dalla mansione a rischio dopo un accertamento di primo livello positivo.
Ove il SERT rilevasse una "assenza di tossicodiendenza" il monitoraggio cautelativo semestrale dovrà essere comunque attuato prima della riammissione nella mansione a rischio? In alternativa posso effettuare l follow-up successivamente?
Sembrerà una domanda banale ma la procedura non mi sembra chiara sul punto (nel mio caso si tratta della procedura del lazio).

Stavo per fare la stessa domanda... il SERT mi ha inviato la certificazione su un' operaio che avevo inviato per positività e me lo ha giudicato assenza di tossicodipendenza con riscontrato uso di..... Secondo le procedure della Regione Lazio, in questo caso, lo posso fare idoneo ( e allora lo sottopongo a monitoraggio cautelativo)o non idoneo ( e secondo la delibera dovrei sottoporlo ugualmente a monitoraggio cautelativo). Il mio dubbio è questo:poichè l'operaio in questione svolge anche attività di mulettista se io lo faccio parzialmente idoneo alla mansione vietandogli l'uso del muletto devo ugualmente sottoporlo a follow-up come prevederebbe la delibera o posso evitare il follow-up visto che non utilizzando piu' il muletto , di fatto, non farebbe piu' parte dell'elenco in cui è prevista la verifica di tossicodipendenza?

nofertiri9

nofertiri9
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  • Re: Dubbio su accertamenti stupefacenti
  • (29/01/2013 20:44)

giusto per tornare ad un tema che mi sta a cuore da anni: ma...
Monitoraggio "cautelativo" per chi, di preciso? Non certo del lavoratore che il sabato sera, ogni tanto, si spara un cannone di marijuana, che non ha mai dato dipendenza a nessuno, nè fisica nè mentale.

E come dovreste sapere tutti ed in particolare era tenuto a saperlo il geniaccio che ha scritto il c. 4 di art. 41, l'assunzione personale di qualunque droga non è un reato, in Italia.
Quindi non capisco per quale motivo mettere l'assunzione anche occasionale di sostanze psicotrope (persino medicinali...) alla stregua della alcoldipendenza, quando tutti sanno che i metaboliti della coca spariscono tutti in poco più di 48 ore mentre quelli della canapa, che di principi attivi farmacologici ne ha una quantità e non certo tutti psicotropi , possono restare (specie negli occasionali veri) in circolo anche per 4 settimane. sempre per non parlare delle reazioni crociate falso-positive degli stick s'intende.

Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.

mauri66

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  • Re: Dubbio su accertamenti stupefacenti
  • (30/01/2013 08:41)

Il pullman di Stroppiana
Per M. T, autista di pullman, il processo è appena iniziato. A maggio la corriera con 41 bambini a bordo, l'intera popolazione scolastica di Stroppiana (Vercelli) in gita, si rovesciò su una rampa autostradale: due scolari morti, decine i feriti. Due giorni fa l'incidente probatorio nel quale fior di periti hanno iniziato a scontrarsi davanti al Gup per stabilire quante ore prima di mettersi al volante l'uomo aveva fumato almeno uno spinello. Che lo abbia fumato l'ha ammesso lui stesso, dopo le prove tossicologiche positive. Quanto rischia? Nessuno è in grado di dirlo, ma certamente potrà tornare a guidare, perché in Italia non esiste il ritiro definitivo della patente. Che lo faccia, drogandosi o no, dipenderà solo da lui. Intanto ancora oggi gli scolari scampati sono assistiti dall'équipe di psicologi inviati dal ministero, la stessa che a San Giuliano di Puglia sostenne le famiglie dei 57 bimbi uccisi nel 2002 dal crollo della scuola...
potrei aggiungere a centinaia. E' la tutela verso terzi che la norma vuole. Che facciamo? teniamo un medico a controllare lo stato psicofisico di ogni autista al mattino prima che prenda servizio? il testo dell'attuale normativa è chiaro! fai questa mansione? bene, non è permesso neanche il consumo occasionale. assumi psicofarmaci, benchè legali, prescritti da un medico? il medico competente deciderà sull'idoneità!
Per quanto riguarda il caso specifico, non conosco la delibera del Lazio, ma secondo le procedure dovresti continuare il monitoraggio cautelativo per 6 mesi con temporanea inidoneità alla mansione di guida di mezzi per il trasporto terra merci. Gli altri 6 mesi a tua discrezione.

figliofra

figliofra
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  • Re: Dubbio su accertamenti stupefacenti
  • (02/02/2013 08:14)

Che protocolli utilizzate, invece, per controllare l'eventuale abuso di alcol nei lavoratori di cui sopra?



mauri66 il 30/01/2013 08:41 ha scritto:
Il pullman di Stroppiana
Per M. T, autista di pullman, il processo è appena iniziato. A maggio la corriera con 41 bambini a bordo, l'intera popolazione scolastica di Stroppiana (Vercelli) in gita, si rovesciò su una rampa autostradale: due scolari morti, decine i feriti. Due giorni fa l'incidente probatorio nel quale fior di periti hanno iniziato a scontrarsi davanti al Gup per stabilire quante ore prima di mettersi al volante l'uomo aveva fumato almeno uno spinello. Che lo abbia fumato l'ha ammesso lui stesso, dopo le prove tossicologiche positive. Quanto rischia? Nessuno è in grado di dirlo, ma certamente potrà tornare a guidare, perché in Italia non esiste il ritiro definitivo della patente. Che lo faccia, drogandosi o no, dipenderà solo da lui. Intanto ancora oggi gli scolari scampati sono assistiti dall'équipe di psicologi inviati dal ministero, la stessa che a San Giuliano di Puglia sostenne le famiglie dei 57 bimbi uccisi nel 2002 dal crollo della scuola...
potrei aggiungere a centinaia. E' la tutela verso terzi che la norma vuole. Che facciamo? teniamo un medico a controllare lo stato psicofisico di ogni autista al mattino prima che prenda servizio? il testo dell'attuale normativa è chiaro! fai questa mansione? bene, non è permesso neanche il consumo occasionale. assumi psicofarmaci, benchè legali, prescritti da un medico? il medico competente deciderà sull'idoneità!
Per quanto riguarda il caso specifico, non conosco la delibera del Lazio, ma secondo le procedure dovresti continuare il monitoraggio cautelativo per 6 mesi con temporanea inidoneità alla mansione di guida di mezzi per il trasporto terra merci. Gli altri 6 mesi a tua discrezione.

bernardo

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  • Re: Dubbio su accertamenti stupefacenti
  • (03/02/2013 20:21)

Giusto o sbagliato che sia, chi fa il murettista (o il camionista) non può fumarsi uno spinello nemmeno il sabato sera: l'accertamento infatti non è finalizzato ad evidenziare tossicodipendnza ma la mera assunzione. Contrariamente al divieto di assumere alcol, che vige solo durante il lavoro.

maxmd

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  • Re: Dubbio su accertamenti stupefacenti
  • (04/02/2013 10:47)

E' giusto, anzi giustissimo, che chi fa le mansioni preveste dall'intesa (mulettista, camionista, in genrale chi utilizza macchine complesse) non possa ssumere NEANCHE OCCASIONALMENTE sostanze stupefacenti.
E ci mancherebbe pure!
Invece per quanto riguerda l'alcool la vedo un po' diversamente rispeto a bernardo: il alvoratore non deve avere, durante il lavoro, livelli di alcoolemia superiore a 0. Quindi, se magari parliamo di un edile (lavoro in altezza) questi non può consumare alcool durante la pausa pranzo perchè, una volta rientrato in cantiere, avrebbe giocoforza una concentrazione ematica superiore allo 0 e quindi, di fatto, violerebbe l'Intesa.
il consumo di alcol al termine del turno di lavoro è, chiaramente , consentito, ma sempre a condizioni che alla ripresa delle attività lavorative il tasso di alcool nel sangue sia 0, che è il limite previsto.
Cordialità, Massimiliano

dr.alesiani

dr.alesiani
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  • Re: Dubbio su accertamenti stupefacenti
  • (04/02/2013 19:09)

gabbiano il 28/01/2013 09:49 ha scritto:
Salve a tutti, chiedo la vostra opinione su un quesito che riguarda un lavoratore di una mia azienda, sospeso dalla mansione a rischio dopo un accertamento di primo livello positivo.
Ove il SERT rilevasse una "assenza di tossicodiendenza" il monitoraggio cautelativo semestrale dovrà essere comunque attuato prima della riammissione nella mansione a rischio? In alternativa posso effettuare l follow-up successivamente?
Sembrerà una domanda banale ma la procedura non mi sembra chiara sul punto (nel mio caso si tratta della procedura del lazio).

Per quanto a me risulti , fortunatamente non ho avuto esperienze dirette sul campo, dalla interpretazione della legge, questo è quanto io penso e farei.
Il SERT dopo che ha stabilito che il lavoratore è in "assenza di tossicodipendenza" lo comunica sia al lavoratore che al MC e questi riferirà al DL emettendo una certificazione di IDONEITA' al lavoro per la mansione a rischio. ( non la NON idoneità alla mansione a rischio come qualcuno mi sembra che intenda).
Nel contempo attua , con le procedure di primo livello un monitoraggio semestrale sul lavoratore. In questi sei mesi è sotto la sua responsabilità stabilire il numero ed i tempi dei controlli.
Trascorsi i sei mesi e se i controlli seriati hanno dato esito negativo la situazione del lavoratore verso i controlli si azzera e rientra nella normale routine di SS specifica.

A me sembra di aver capito questo!

Mario

ariale9699

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  • Re: Dubbio su accertamenti stupefacenti
  • (05/02/2013 11:57)

Condivido l'interpretazione data da Alesani.

clamagio2@tin.it

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  • Re: Dubbio su accertamenti stupefacenti
  • (05/02/2013 14:07)

se il sert certifica " assenza di tossicodipendenza" è chiaro che il lavoratore è idoneo per mansione a rischio e non c'è bisogno di monitoraggio cautelativo. Il dubbio interpretativo sorge a mio parere (e mi riferisco alle linee guida della regione lazio) quando il sert certifica "assenza di tossicodipendenza con riscontrato uso di...": non è ben chiaro se il monitoraggio cautelativo si deve fare anche se si giudicasse il lavoratore non idoneo alla mansione a arischio

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