buongiorno a tutti, mi trovo a ricevere una disposizione (come Medico Competente) dallo spresal ai sensi dell'art 10 Dpr 520/55 e art 21 legge 833/78 per cui "devo fare formazione e informazione ai lavoratori esposti a sensibilizzanti riguardo sia alla loro presenza nelle varie fasi di lavoro, sia al fine di segnalare al lavoratore i segni e sintomi dell'apparato respiratorio e cutaneo, che permettono il sospetto precoce dell'allergia"
Ora, posto che ai sensi dell'art. 25 D-lgs 81/08 dovrei "collaborare alla formazione/informazione" perchè tale disposizione non viene posta al datore di lavoro e al massimo non mi viene chiesto di collaborare? E' legittima una disposizione di questo tipo ? Grazie per le risposte
Appunto, devi collaborare alla formazione/informazione.
E siccome la formazione/informazione si fa a 360°, ovvero su tutti i rischi, la tua collaborazione consiste nel rendere edotti su una parte specifica, ovvero sulle problematiche eminentemente sanitarie, i lavoratori.
D'altronde converrai che su tali argomenti il datore di lavoro probabilmente ne sa meno di te...
Cordialità, Massimiliano
PS: L'Odv ha inteso, probabilmente, fare una disposizione proprio per venire incontro al Collega e dare un significato più ampio al discorso, considerando il MC come soggetto attivo e fondamentale nell'ambito di una Realtà Produttiva, e non unicamente soggetto che 1 volta ì'anno varca la soglia di un'Azienda, fa l'appello dei presenti, misura la pressione a tutti e poi manda la fattura....
Potrebbe essere utile al mc ,in generale, per dimostrare quanto richiesto nel caso specifico dall'OdV, allegare in cartella un informativa specifica e ben dettagliata ( non una generica formula...), controfirmata dal mc e dal lavoratore al momento della visita medica. Non e' superfluo ricordare infatti che una parte (non marginale) della visita medica dovrebbe essere dedicata proprio all'informazione specifica del lavoratore sugli aspetti che correlano una semplice visita medica agli scopi e finalita' propri dellla "medicina del lavoro".. La visita medica infatti ha soprattutto finalita' preventive e la norma parla esplicitamente di dovere che la norma pone a carico del mc e non del ddl di "informare il lavoratore sul significato degli accertamenti sanitari a cuie' sottoposto..". Cio' anche a prescindere dal coinvolgimento del mc in veri e propri corsi di formazione aziendali, cosa cmq auspicabile e dal coinvolgimento del mc nella definizione delle attivita' di informazione e formazione dei lavoratori, compito posto in capo primariamente al ddl dal dlgs8108.
maxmd il 08/02/2013 10:20 ha scritto:
PS: L'Odv ha inteso, probabilmente, fare una disposizione proprio per venire incontro al Collega e dare un significato più ampio al discorso, considerando il MC come soggetto attivo e fondamentale nell'ambito di una Realtà Produttiva, e non unicamente soggetto che 1 volta ì'anno varca la soglia di un'Azienda, fa l'appello dei presenti, misura la pressione a tutti e poi manda la fattura....
Pienamente d'accordo, solo così "si fa la differenza" ......
ramiste il 08/02/2013 12:31 ha scritto:
Pienamente d'accordo, solo così "si fa la differenza" ......
Ma bene, avanti così, continuiamo a avvallare l'idea che i MC siano quelli che "1 volta ì'anno varca la soglia di un'Azienda, fa l'appello dei presenti, misura la pressione a tutti e poi manda la fattura", e poi non meravigliamoci se c'è chi ci considera in questo modo !!
Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)
ramses il 09/02/2013 01:31 ha scritto:
Ma bene, avanti così, continuiamo a avvallare l'idea che i MC siano quelli che "1 volta ì'anno varca la soglia di un'Azienda, fa l'appello dei presenti, misura la pressione a tutti e poi manda la fattura", e poi non meravigliamoci se c'è chi ci considera in questo modo !!
La maggioranza sicuramente no ma c'è ancora chi fa così. È, d'altra parte, chi accetta tariffe da 'fame' non può che fare così! La qualità del lavoro va salvaguardata, non possiamo difendere tutti in modo indiscriminato!
La redazione di MedicoCompetente.it
Scusate la banalità della domanda (sulla quale nutro innumerevoli dubbi anch'io...), ma alla luce della CU in tema di formazione sui rischi generici e specifici, ed essendo le disposizioni chiaramente successive all'81/08, stante la collaborazione del MC alle attività aziendali in tema di sicurezza e quindi anche in materia di formazione, non potrebbe considerarsi assolto l'obbligo di formazione? Un'informazione più generale viene invece svolta singolarmente in sede di visita e può essere prevista direttamente in cartella.
Sarebbero ottemperati in questo modo i nostri obblighi di formazione e informazione?
La Redazione il 09/02/2013 02:39 ha scritto:
La maggioranza sicuramente no ma c'è ancora chi fa così. È, d'altra parte, chi accetta tariffe da 'fame' non può che fare così! La qualità del lavoro va salvaguardata, non possiamo difendere tutti in modo indiscriminato!
Certamente, e sarebbe magari anche bello "salvaguardare la qualità del lavoro" appoggiando aperamente i ricorsi che qualcuno mette in atto per opporsi ad obbrobbri come l'articolo 40, non trovi?
Oppure ritieni che il 40 "sia cosa buona e giusta"?
"...Stando sulle spalle dei giganti, ho visto più lontano..." Isaac Newton
Bisognerebbe andare a rileggersi l'intervento del Dott.Deidda sulla differente responsabilità del MC in rapporto all'art.41 (diretta senza intermediazione di altre figure) e all'art.25 (in qualche maniera dipendente dall'operato del DL).
E' chiaro che il MC che non applica l'art.25 comma 1 lettte a) non sta svolgendo il proprio lavoro con efficacia ed efficienza ma se il DL non "labora" come fa il MC a "collaborare"? .Certo la reazione più ovvia in questi casi è chiudere il rapporto di fiducia e lasciare l'incarico .
Nel merito ( e forse per a questi casi già pensava il legislatore ) non sanzionandolo ) , per quanto ricordo , l'art.25 comma 1 lett a )non è sanzionato e nemmeno riporta la dizione "disporre" , che troviamo invece all'art.41 ( L'organo di vigilanza, con provvedimento motivato, può disporre contenuti e periodicità della sorveglianza sanitaria differenti rispetto a quelli indicati dal medico competente), e che , per quanto ne so ,è indispensabile per la disposizione .
Curiosità : ma nel caso specifico il "tuo" DL è stata sanzionato?
La Redazione il 09/02/2013 02:39 ha scritto:
La maggioranza sicuramente no ma c'è ancora chi fa così. È, d'altra parte, chi accetta tariffe da 'fame' non può che fare così! La qualità del lavoro va salvaguardata, non possiamo difendere tutti in modo indiscriminato!
Concordo pienamente, ma il tono e il senso che si desume dagli interventi che ho commentato mi pare possa solo, al di là delle intenzioni, avvallare una immagine deleteria del MC.
Chi legge o ascolta un discorso di quel tenore, fatto da medici competenti, non può a mio modo di vedere che farsi un'idea pessima della intera categoria dei MC.
Perchè è sacrosanto non difendere tutti sempre e comunque, ma fare opportune distinzioni è altrettanto fondamentale.
"La maggioranza sicuramente no ma c'è ancora chi fa così."
è verissimo, ma sono una parte, credo minima, dei MC, e non è corretto avvallare chi getta fanfo su tutti (a breve vedremo un esempio di questo atteggiamento, che da discorsi di quel tenore trare forza).
"d'altra parte, chi accetta tariffe da 'fame' non può che fare così!"
: anche su questo sono d'accordo, a patto però che ci si domandi chi e perchè accetta pattuizioni simili. E allora il giudizio può essere in parte modificato anche per queste persone, sopratutto per i più giovani che si affacciano ora, o comunque da poco, alla professione.
Generalizzare non va bene, questo io contesto. E a maggio ragione quando ciò porta benzian al motore di chi troppo spesso, e con lo stesso criterio di genericità, già ci sputa in faccia.
Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)
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