Sul volume 104, n 1, de "La medicina del lavoro" , gennaio-febbraio 2013,c'è una metanalisi sulla sensibilità dei test on site per lo screening nel titolo.La conclusione è piuttosto sconfortante, in quanto la metodica appare "buona nell'individuare i soggetti con elevate concentrazioni urinarie della sostanza(come nel caso dei tossicodipendenti) , insoddisfacente in situazioni in cui le concentrazioni si avvicinano ai cut off (dunque nell'individuazione della maggior parte dei consumatori occasionali). Mi piacerebbe sapere la vostra opinione su quest'argomento e se non sia il caso di prevedere altri tipi di analisi gia in fase di screening.
Li ho sempre evitati come la peste. Nelle aziende dove opero ho sempre affidato ad un laboratorio di fiducia.
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