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maurizioturbati

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• Re: Squadre emergenza: IDONEITA'
• (16/04/2013 08:02)

Nell'ambito del DVR va individuato un profilo di rischio specifico per tale mansione, ed in questa fase il MC collabora lasciando traccia della sua collaborazione. Un'azienda di importanza e diffusione
a livello nazionale ha valutato a rischio tale mansione,con relativo protocollo sanitario che cerca di individuare i soggetti a rischio cardiovascolare ( in emergenza tali persone :diabetici,cardiopatici,nefropatici,asmatici,BPCO,ipoacusici... potrebbero essere un anello debole della catene dell'emergenza e più che contribuire alla gestione dell'emergenza essere oggetto di emergenza). E' stato posto un quesito al PM del tribunale del lavoro in merito alla liceità di tali accertamenti che potevano contrastare l'articolo 5 dello statuto dei lavoratori, ed è stato risposto che : se nel DVR correttamente compilato,con la collaborazione del MC e informate le figure istituzionali che devono essere a conoscenza di tali procedure (leggasi RLS),è individuato un profilo di rischio di tal genere si può procedere nella sorveglianza sanitaria in tal senso.

mc pol

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• Re: Squadre emergenza: IDONEITA'
• (16/04/2013 16:52)

Potrebbe essere utile al collega (romano) seguire un protocollo sanitario pubblicato in un testo sulla ss della epc libri i cui autori sono componenti di una asl romana. In base a tale protocollo gli addetti all'emergenza avrebbero come rischi soprattutto la mmc, il rischio biologico e,forse aggiungerei, lo stress lavoro-correlato (?).
Amio avviso pero' tale giudizio ha un valore prettamente medico legale e solo marginalmente riguardai compiti classici del medico del lavoro(vero e'cmq che oggi viene richiesto sempre piu' almedico competente, vedi ad es. I drug tests o il problema delle mansioni a rischio per terzi).
Capita cmq che organi di vigilanza chiedano (random) tale giudizio che pero' amio avviso come minimo dovrebbe essere giustificato e motivato nel DVR oltre che nel psa del mc.
In definitiva cmq tale aspetto della ss alla fine rimane ancora indeterminato (dalla serie nessuno lo fa' , poi se per caso qualche asl lo richiede allora ci si muove...), il che non è proprio il massimo!
Da notare infine,tra i riferimenti normativi, una circolare del ministero dell'interno del 2002 sul ruolo che gli addetti devono svolgere nel caso in cui vi siano nel luogo di lavoro portatori di handicap.

sahere

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• Re: Squadre emergenza: IDONEITA'
• (18/04/2013 15:06)

sahere il 18/04/2013 03:04 ha scritto:
...oltre al giudizio di idoneità espresso da medico competente gli appartenenti a squadre antincendio aereo eliporti sono sottoposti ad ulteriore giudizio di idoneità da parte dei medici di ruolo del Corpo dei Vigili del Fuoco. Gli accertamenti prevedono esame obiettivo,audiometria, spirometria,ecg, emocromo ed esami ematochimici di funzionalità epatica e renale,esame oculistico. In quest'ultimo giudizio di idoneità si prendono in considerazione i requisiti di idoneità alla permanenza in servizio per il ruolo operativo dei Vigili del Fuoco.Pertanto in virtu' di questo ulteriore giudizio di idoneità, l'addetto antincendio con statura di 1.60 e visus complessivo inferiore ai 10/10 non è idoneo al servizio

Correggo:addetti antincendio in servizio presso eliporti

Giannini

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• Re: Squadre emergenza: IDONEITA'
• (20/04/2013 13:19)

E' un aspetto non ben chiaro dove dovrebbe guidare il buon senso, in scienza e coscienza.
Corretta la considerazione del collega il cui intervento precede il mio: a meno che non sia espressamente contemplato nel DVR (e non vedo come se non nel caso di lavoratori che si occupino ad hoc di tale attività, e non solo incidentalmente come addetti al primo soccorso) stiamo parlando di "rischi potenziali" cui i lavoratori designati potrebbero non essere mai sottoposti.
Io guarderei la medaglia dall'altro lato: non si tratterebbe di esprimere un giudizio di idoneità alla mansione specifica (tranne che nei casi specifici summentovati, o in aziende con rischi di incidente rilevante, heat stress, etc., dove insomma il soccorso rappresenta il pane quotidiano) bensì una valutazione di merito, un parere tecnico che il medico competente- consulente sanitario di fiducia ad hoc del datore di lavoro- esprime su richiesta.
A mio avviso pertanto il problema è a monte ed è rappresentato dall'annosa questione diventata spesso dilemma dalla 626/94 in poi: siamo consulenti a 360 gradi o solo medici che fanno le visite e gli accertamenti?
Chi meglio del medico competente, che conosce i lavoratori ed il loro stato di salute, può indirizzare la scelta del datore di lavoro anche relativamente alla designazione degli addetti antincendio e primo soccorso?
Ancora una volta dovremmo essere coinvolti prima anziché a cose fatte, come invece spesso accade.

"Felicius curari a medico popularem gentem quam nobiles et principes viros."