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Congresso Simlii di Bari
- Congresso Simlii di Bari
- (22/10/2003 10:02)
Concordo con la redazione il recente congresso Simili di Bari è stato abbastanza interessante sotto il profilo scientifico e delle linee-guida, nonostante si sia verificata qualche “pecca” organizzativa. La scelta di ospitare i congressisti in alberghi del centro distanti dallo Sheraton senza organizzare navette di collegamento ha provocato una qualche difficoltà ….. una sera addirittura non c’erano più taxi disponibili !
Comunque sottolineo la assoluta necessità di fare presente le esigenze e – perché no – le rivendicazioni dei colleghi che svolgono la attività di medico competente sul campo, nelle varie industrie o come attività libero-professionale. E’ probabile che i docenti universitari e, sia pure forse in misura minore, i colleghi dipendenti di AUSL o Az. Ospedaliere possono disporre di più tempo e più risorse da dedicare alle attività della società e così le nostre necessità passano in secondo piano. Non so quanti dei colleghi che leggono siano stati presenti all’assemblea di venerdì sera, ad esempio. Io sono anche intervenuto per dire la mia a proposito del potenziamento del sito Web della società e dei criteri di attribuzione dei punti ECM di eccellenza, non so con quali risultati “possibili” data la enorme sproporzione degli universitari nel consiglio direttivo nei confronti di tutte le altre categorie. Poi c’è anche un problema di comunicazione preventiva, cari colleghi: chi sapeva che Iacovone si presentava al consiglio ? Chi la doveva votare ?? Magari la prossima volta potremmo organizzarci diversamente …..
Attendo con curiosità repliche a questa mia, che prego tutti di interpretare solo come invito al dibattito e non come (sterile) polemica a posteriori.
- Re: Congresso Simlii di Bari
- (22/10/2003 14:08)
Certamente gli argomenti trattati erano sicuramente di un certo rilievo dal punto di vista scientifico, soprattutto in vista di quella che potrebbe essere la sorveglianza sanitaria del futuro, quando cioè alcune tecniche di monitoraggio saranno accessibili a tutti ed a costi ragionevoli. Quello che però mi lascia perplesso sono alcune cose. Si continuano a fare discorsi molto belli dal punto di vista accademico, ma che al fine pratico lasciano molti dubbi sulla loro attuabilità. Le stesse linee guida (non mi riferisco solo a queste ultime ma a tutte) sono molto spesso inattuabili nella pratica quotidiana, o quantomeno attuabili solo in parte, e mi chiedo il perché di questo. Forse perché per gran parte sono state elaborate da soggetti che hanno esperienza solo di grossi gruppi industriali? Forse perché la prima stesura viene fatta addirittura da qualche specializzando (con tutto il rispetto sia chiaro…)? Credo che ci vorrebbe l’esperienza di colleghi libero professionisti o delle asl che operano in questo settore da almeno venti anni per fare delle linee guida completamente applicabili, perché la realtà quotidiana è molto differente dalla mdl scritta sui libri. Essendo io un soggetto con molti difetti e che vorrebbe migliorarsi, quando vado ad un congresso o corso di formazione o di aggiornamento spero sempre di imparare qualcosa di nuovo che possa aumentare la qualità del mio lavoro, ma fino ad adesso…. Forse mi sbaglio, ma quanti di coloro che hanno preso visione delle linee guida hanno modificato significativamente il loro modo di lavorare? Spero anche io che questa mia non venga vista come una sterile polemica a posteriori, come dice il collega; il problema è serio, si tratta del nostro lavoro quotidiano, della nostra professionalità.
Sergio Truppe
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"Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincia, ma bordello"