Spero che possiate darmi un consiglio...stessa ditta...addetti a lavorazione prodotti ittici e trasporto:
-1 lavoratore :autista per lunghe tratte quindi anche turno notturno....maggio 2012 accesso al PS e dimesso con diagnosi di sospetto TIA in lieve insufficienza renale...da allora in terapia con cardioaspirina. Ultimo controllo neurologico aprile 2013 negativo (visto referto visita)..il paziente non lamenta disturbi....DOMANDA: è da sospendere dal turno notturno?
-2 lavoratore di 46 anni addetto lavorazione vongole ex accanito fumatore, Ottobre 2012 IMA con successivo PTCA e stent di CDx, inoltre con arteriopatia cronica ostruttiva periferica. ..ultimo controllo Marzo 2013 buon compenso clinico e all'ECOcardio FE del 52/. DOMANDA: per la MMC metto un limite di peso o lo esento completamente?
3-lavoratore di 54 guardiano nottuno con sindrome metabolica..in terapia e compenso...DOMANDA: come mi comporto per il turno notturno?
Grazie mille a chi può darmi dei consigli
Sinteticamente: 1 no turno notturno ( anche e soprattutto perchè è un'autista)2 metti un limite di peso oppure prescrivi mmc da effettuare in coppia 3 se il diabete, che nel caso in specie è quello che piu' interessa per la sdr ai fini della idoneità è in buon compenso ( certficato dal diabetologo) fallo idoneo e lo rivedi annualmente
A mio parere:
1. Non vorrei sollevare il solito vespaio (tipo "siamo prima di tutto medici", "abbiamo certe responsabilità" , ecc., concetti sui quali siamo tutti d'accordo), ma a memoria gli autotrasportatori dovrebbero essere esclusi dalla normativa relativa al rischio "lavoro notturno", quindi l'eventuale prescrizione diventa uno scrupolo, comprensibilissimo, del medico competente. In questo caso specifico mi sembra, però, che non ci siano particolari controindicazioni: nel senso che mi sembrano analoghe a quelle della guida diurna, essendo il TIA sospetto, la visita neurologica negativa e l'insufficienza renale lieve.
2. Cardiopatia ischemica in buon compenso con FE sostanzialmente normale: io, considerata l'età e la patologia associata, controindicherei sollevamenti frequenti superiori a 10 Kg e occasionali superiori ai 15 Kg. Poi bisognerebbe sapere il dispendio energetico complessivo della mansione.
3. D'accordo con clamagio2.
Buon lavoro
Concordo con Clamaggio
D'accordo con entrambi, ma sul sollevamento perchè non mettiamo un bell'indice di sollevamento, anzichè dei limiti di peso che oltre a non voler dire nulla, ci legano le mani? Ok mettere comunque un limite massimo, ma a me è capitato che un lavoratore a cui era stato messo il limite 5 Kg dal mio predecessore venisse a lamentarsi che la limitazione non era rispettata perchè le scatole che movimenta pesano 5,8 Kg (indice NIOSH inferiore a 1, non ricordo con precisione, tant'è che il reparto non è in sorveglianza obbligatoria e lui lo è solo come "ipersuscettibile"). Altrimenti rischi di doverti avvitare in spiegazioni difficili da sostenere.
andrea b il 01/06/2013 09:29 ha scritto:
D'accordo con entrambi, ma sul sollevamento perchè non mettiamo un bell'indice di sollevamento, anzichè dei limiti di peso che oltre a non voler dire nulla, ci legano le mani? Ok mettere comunque un limite massimo, ma a me è capitato che un lavoratore a cui era stato messo il limite 5 Kg dal mio predecessore venisse a lamentarsi che la limitazione non era rispettata perchè le scatole che movimenta pesano 5,8 Kg (indice NIOSH inferiore a 1, non ricordo con precisione, tant'è che il reparto non è in sorveglianza obbligatoria e lui lo è solo come "ipersuscettibile"). Altrimenti rischi di doverti avvitare in spiegazioni difficili da sostenere.
In linea generale sono d'accordo con te, andrea b, sull'indice di sollevamento. Forse, a volte, risulta poi complicato far capire al datore e al lavoratore cosa significa in pratica, soprattutto nel caso in cui venga effettuata, nell'arco della giornata, una movimentazione manuale di carichi con caratteristiche differenti.
I limiti di peso che ho suggerito si riferiscono a condizioni pressoché ottimali di movimentazione, rimodulati in funzione delle caratteristiche del soggetto(d'altronde anche le norme ISO, in tali situazioni, raccomandano dei limiti di peso fissi più che indici di sollevamento); ma si fermano assolutamente al rango di "suggerimenti", perché solo giovanna77 può conoscere le specifiche della mansione .
E' chiaro che, se poi i carichi pesano 10.4 Kg, bisogna utilizzare anche un po' di buon senso, perché altrimenti diventiamo dogmatici (e il caso che hai portato come esempio è emblematico).
Buon weekend
P.S. Ovviamente le norme tecniche sono incentrate sulla prevenzione delle patologie osteoarticolari, per questo in precedenza ho scritto che bisognerebbe valutare anche il dispendio energetico, trattandosi di un cardiopatico; le raccomandazioni si possono comunque modulare in funzione dei casi specifici. A tal proposito trovo molto utile una presentazione dal titolo "Il medico competente di fronte al lavoratore cardiopatico: quali possibilità per il reinserimento lavorativo?" del 2007 (Alberto Franchi, Giuliano Franco - Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico di Modena).
Ringrazio tutti per i suggerimenti. ..nel frattempo parlando con il ddl il lavoratore con pregresso IMA e MMC è stato già destinato a nansione diffrrente...mi resta il dubbio per il lavoratore con sospetto TIA che mi ha chiesto di non dare limitazioni nel giudizio. Ho letto che gli auyisti non rientrano nella valutazione per rischio notturno...e'sivura questa vosa? C'e' qlc normativa particolare?
Grazie ancora
Ringrazio tutti per i suggerimenti. ..nel frattempo parlando con il ddl il lavoratore con pregresso IMA e MMC è stato già destinato a nansione diffrrente...mi resta il dubbio per il lavoratore con sospetto TIA che mi ha chiesto di non dare limitazioni nel giudizio. Ho letto che gli auyisti non rientrano nella valutazione per rischio notturno...e'sivura questa vosa? C'e' qlc normativa particolare?
Grazie ancora
Ringrazio tutti per i suggerimenti. ..nel frattempo parlando con il ddl il lavoratore con pregresso IMA e MMC è stato già destinato a nansione diffrrente...mi resta il dubbio per il lavoratore con sospetto TIA che mi ha chiesto di non dare limitazioni nel giudizio. Ho letto che gli auyisti non rientrano nella valutazione per rischio notturno...e'sivura questa vosa? C'e' qlc normativa particolare?
Grazie ancora
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