SUPERGABRI il 07/06/2013 01:26 ha scritto:
Io non fumo eppure la penso esattamente come PICCOLO FALCO. Diciamocela tutta: se la SIMLII non l'avesse voluto, l' allegato 3b non ci sarebbe stato! Ora la società dimostri il potere/volere che ha di rappresentare anche i medici "del territorio" e magari ci crederemo ancora.
N.B. Gli SPISAL qui in Veneto ci indirizzano come quelli in Sicilia!
cioè?
trinacria il 08/06/2013 03:11 ha scritto:
cioè?
'PICCOLOFALCO che mi risulta di Agrigento ha scritto il 7 giugno:" A proposito della piattaforma INAIL, sentito il parere di diversi coordinatori ASL SPISAL questi sono dell'opinione e giusta convinzione che qualora si debbano davvero inviare questi dati si debba rispettare la legge ovvero trasmissione per via telematica a loro , poichè loro non hanno le chiavi di accesso alla piattaforma INAIL e non è previsto dalla legge".
E' la stessa posizione del ns. SPISAL di riferimento.
L' Italia è unita! E la SIMLII? E l' ANMA?
trinacria il 08/06/2013 03:11 ha scritto:
cioè?
'PICCOLOFALCO che mi risulta di Agrigento ha scritto il 7 giugno:" A proposito della piattaforma INAIL, sentito il parere di diversi coordinatori ASL SPISAL questi sono dell'opinione e giusta convinzione che qualora si debbano davvero inviare questi dati si debba rispettare la legge ovvero trasmissione per via telematica a loro , poichè loro non hanno le chiavi di accesso alla piattaforma INAIL e non è previsto dalla legge".
E' la stessa posizione del ns. SPISAL di riferimento.
L' Italia è unita! E la SIMLII? E l' ANMA?
in base a quale normativa l'INAIL impone la piattaforma per la spedizione degli allegati 3 B?
da una parte viè la gazzetta ufficiale (legge italiana) e dall'altra l'INAIL con quale base legislativa?
grazie
Dott. STEFANO BELLETTI
Medico Competente
https://www.cmsangiuseppe.com
SUPERGABRI il 08/06/2013 04:13 ha scritto:
'PICCOLOFALCO che mi risulta di Agrigento ha scritto il 7 giugno:" A proposito della piattaforma INAIL, sentito il parere di diversi coordinatori ASL SPISAL questi sono dell'opinione e giusta convinzione che qualora si debbano davvero inviare questi dati si debba rispettare la legge ovvero trasmissione per via telematica a loro , poichè loro non hanno le chiavi di accesso alla piattaforma INAIL e non è previsto dalla legge".
E' la stessa posizione del ns. SPISAL di riferimento.
L' Italia è unita! E la SIMLII? E l' ANMA?
Ok, ti ringrazio della spiegazione.
Non so se invierò i dati, certo che la voglia e la determinazione di farlo personalmente è prossima allo zero .....
Ad maiora
Tiziano, sei struggente e combattuto quasi quanto Achille Occhetto quando annunciò quella che è ricordata la "svolta della Bolognina", dove il Partito Comunista cambiò nome in Partito Democratico della Sinistra. Peccato che, dopo tanti anni, la maggior parte degli italiani li crede ancora bolscevichi. Tornando a noi, anche io farò come te, e sti c...zzi!!
tcam il 08/06/2013 02:23 ha scritto:
Ammetto di essere in un perido di particolare indigenza quanto a capacità ideativa. Ho cercato di immaginare l'accorpamento dei dati inviabili. di vederli tutti belli assieme e di poterli utilizzare per spiegare qualcosa a qualcuno, oppure di farne uso per sostenere una mia azione di tutela per i lavoratori la cui salute almeno eticamente mi è affidata.
Non ci crederete! non saprei cosa farmene e credo che anche i più accaniti sostenitori del tema avrebbero non poche difficoltà a sguinzagliare la loro fantasia (non oso dire ipocrisia) nel sostenere il fenomeno mostruoso, questo "amartoma giuridico".
Se fossi abbastanza intelligente e maligno, potrei ( non per primo!) leggere in questo obbligo varie valenze, alcune percepite istintualmente, altre intuibili.
a) censimento ( la struttura e le modalità gli somigliano)
b) lavoro nero (quello che facciamo noi nella raccolta dei dati e nella loro elaborazione e spedizione)
c) istigazione alla prostituzione intellettuale (non serve specificare ed interpretare)
d) delazione: ci sono aziende che non stanno pagando da mesi gli stipendi ai loro dipendenti, potranno mai pensare alle scadenze degli ASPP? Nel 2012 alcuni datori di lavoro hanno scelto di non fare le visite e tutto il collegato commerciale che ad esse è vincolato; quale allegato 3B per queste aziende?
e) etc................
Vorrei star fuori dal dibattito che ho seguito qua e là, a volte condividendo, altre non del tutto, altre per nulla.
Ma c'è qualcuno così illuminato ( ma onesto!) che mi possa spiegare quale motivo mai vi sia per raccogliere dati sicuramente imprecisi ed arruffati da rabbia e fretta, dati perlatro che noi trasmettiamo ma non ci riguardano e ai quali non apportiamo alcuna novità o maggior competenza. L'inail che ha rapporto con i suoi clienti (aziende) potrebbe ottenerne il 75% direttamente, premiando con un bonus assicurativo dello 0,000000000001% le aziende virtuose e con un malus ( che sarebbe sicuramente del 10%) quelle che sono non collaborative.
Gli altri dati? Se li facciano comunicare dai loro assicurati e tra i dati rchiesti ottengano anche i dati del medico competente....
Cosa resta da comunicare? Chi e quanti visitiamo e perchè?
Ma scusate che dice l'art.28 dello stesso DLgs 81 che ha partorito anche l'allegato? Non è il DDL che ha valutato i rischi? E non lo ha fatto con il medico competente? E non c'è in azienda allegato al DVR il tanto celebrato protocollo sanitario? E ogni lavoratore non ha una specifica mansione? e ogni mansione non comporta dei rischi che debbono essere stati individuati? Ma di cosa parliamo?
Tutto ciò che ci chiedono è già nelle mani dell'INAIL o del datore di lavoro, solo che l'Istituto è colonizzato da fancazzisti che confondono l'informatizzazione dei propri dati con la carta igienica e i DDL tutto sanno fuorchè quello che hanno fatto scrivere nei rotocalchi che chiamano " i documenti fatti dal tecnico o dalla associazione di categoria o da chichessia".
Società ipocrita, della peggior qualità quella che staimo conservando ed implementando e siccome la società è un insieme di cui mi sento indegnamente parte, ipocrita sono anch'io e me ne dolgo e vergogno.
Invierò dunque i miei dati ai servizi, all'inail mi rifiuto dolendomi del tempo speso male e della viglicca sudditanza che esprimo con il mio comportamento.
Tcam
A proposito di ciò: http://conameco.it/images/fbfiles/files/COMUNICATO_090613.pdf
Inviare i dati alle asl con il seguente testo di accompagnamento:
L’art 40 del D.Lgs 81/08 stabilisce che l’allegato 3B debba essere trasmesso “esclusivamente per via telematica, ai servizi competenti per territorio”. Il Decreto del Ministero della Salute del 09/07/2012 stabilisce “contenuti e modalità di trasmissione delle informazioni relative ai dati aggregati sanitari e di rischio dei lavoratori, ai sensi dell'articolo 40 del decreto legislativo 81/2008 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”.In ottemperanza a quanto sopra, trasmetto in allegato i dati richiesti, sottolinenado al contempo che tale invio non costituisce ad alcun titolo esplicita o implicita autorizzazione e/o consenso ad un loro qualsiasi utilizzo da parte dell’Ente ricevente.
È' opportuno aderire alla proposta di sospensione dell'invio avanzata dalla Simlii. C'è la possibilità di ottenerla. Aderite !
http://www.simlii.it/assets/pdf/C...MLII%20allegato%203B_3Giu2013.pdf
La redazione di MedicoCompetente.it
La Redazione il 09/06/2013 06:28 ha scritto:
È' opportuno aderire alla proposta di sospensione dell'invio avanzata dalla Simlii. C'è la possibilità di ottenerla. Aderite !
http://www.simlii.it/assets/pdf/C...MLII%20allegato%203B_3Giu2013.pdf
Giuro: sono andato nuovamente a controllare al link indicato, caso mai aveste cambiato il testo... macchè ! il testo è proprio quello già noto !
Ragazzi, MA L'AVETE LETTA LA "PETIZIONE" ?
In essa si dice chiaramente che:
1. si intende MANTENERE IN CAPO AL MEDICO COMPETENTE L'OBBLIGO COMUNICATIVO PREVISTO DALL'ART. 40;
2. si intende MANTENERE LE SANZIONI;
(ovviamente chiunque ne sia in grado può dimostrarmi il contrario),
limitandosi a chiedere una rimodulazione del 3B tramite un suo "profondo ripensamento"; dunque gattopardescamente "che tutto cambi perchè niente cambi", o giù di lì.
La questione secondo gli estensori del documento, sarebbe dunque solamente una questione di RIPENSARE IL 3B, posto che l'OBBLIGO VERREBBE MANTENUTO, E LE SANZIONI PURE.
D'altra parte, è notorio e pacifico che la SIMLII E' SEMPRE STATA FAVOREVOLE ALL'ART. 40, dalla sua primigenia ideazione nel 2008, fino alla sua recente riattivazione nel 2012
(ovviamente chiunque ne sia in grado può dimostrarmi il contrario),
e perciò non sorprende che anche nella "petizione" citata si intenda mantenere obbligo e sanzioni; la richiesta di rinvio della scadenza pare dunque un modo surrettizio, frettoloso e anche molto imbarazzato per tentare di far fronte alla generalizzata RIVOLTA dei medici competenti alle prese con le grottesche ambasce del 3B, mostrando APPARENTEMENTE di interpretare il dissenso, in realtà mirando solo a qualche modifica della modalità di esecuzione dell'obbligo, che rimarrebbe, come le sanzioni.
Leggete dunque bene la "petizione", e meditate gente.
aristide pellegrini il 09/06/2013 07:40 ha scritto:
Giuro: sono andato nuovamente a controllare al link indicato, caso mai aveste cambiato il testo... macchè ! il testo è proprio quello già noto !
Ragazzi, MA L'AVETE LETTA LA "PETIZIONE" ?
In essa si dice chiaramente che:
1. si intende MANTENERE IN CAPO AL MEDICO COMPETENTE L'OBBLIGO COMUNICATIVO PREVISTO DALL'ART. 40;
2. si intende MANTENERE LE SANZIONI;
(ovviamente chiunque ne sia in grado può dimostrarmi il contrario),
limitandosi a chiedere una rimodulazione del 3B tramite un suo "profondo ripensamento"; dunque gattopardescamente "che tutto cambi perchè niente cambi", o giù di lì.
La questione secondo gli estensori del documento, sarebbe dunque solamente una questione di RIPENSARE IL 3B, posto che l'OBBLIGO VERREBBE MANTENUTO, E LE SANZIONI PURE.
D'altra parte, è notorio e pacifico che la SIMLII E' SEMPRE STATA FAVOREVOLE ALL'ART. 40, dalla sua primigenia ideazione nel 2008, fino alla sua recente riattivazione nel 2012
(ovviamente chiunque ne sia in grado può dimostrarmi il contrario),
e perciò non sorprende che anche nella "petizione" citata si intenda mantenere obbligo e sanzioni; la richiesta di rinvio della scadenza pare dunque un modo surrettizio, frettoloso e anche molto imbarazzato per tentare di far fronte alla generalizzata RIVOLTA dei medici competenti alle prese con le grottesche ambasce del 3B, mostrando APPARENTEMENTE di interpretare il dissenso, in realtà mirando solo a qualche modifica della modalità di esecuzione dell'obbligo, che rimarrebbe, come le sanzioni.
Leggete dunque bene la "petizione", e meditate gente.
Nel frattempo nella petizione si chiede subito la sospensione dell'invio dell'all.3b, voi proponete l'invio!
Ripetiamo, aderite, vi è' la possibilità di sospensione dell'obbligo dell'invio, almeno provamoci, rimaniamo
uniti!
La redazione di MedicoCompetente.it
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