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figliofra

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• Re: sopralluoghi in azienda
• (06/07/2013 10:46)

Altra domanda che spesso mi pongono i datori di lavoro: ma è giusto effettuare dei sopralluoghi dove non ci sono lavoratori sorvegliati?
Scusate l'entrata a gamba tesa.

carlpam il 06/07/2013 09:10 ha scritto:
Nelle sempre interssanti discussioni nei vari threads non ne trovo alcuno relativo ai sopralluoghi in azenda (art25 lett.L)ai luoghi di lavoro (art 62-67)e allegatoIV (1-6)

la prevenzione ovviamente si fa migliorando i luoghi di lavoro
ad esempio ovvio non con le audiomtrie dunque ma RIDUCENDO LA FONTE (e non con i DPI cuffie o tappi)
nel sopralluogo indico qualche elemento di questo genere
CARI COLLEGHI CHE NE PENSATE ?

figliofra

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• Re: sopralluoghi in azienda
• (06/07/2013 13:04)

Giusto.Formulo allora un altro quesito. Immaginiamoci un'Azienda con, tra l'altro, due uffici. In uno ci sono degli impiegati che svolgono mansione di data entry e, quindi, sottoposti a sorveglianza sanitaria in quanto superano il "famigerato" valore soglia delle 20 ore settimanali di utilizzo del vdt. Nell'altro ufficio ci sono altri impiegati che svolgono, per lo più, mansioni amministrative (gestione ferie del personale, stipendi, ecc) e che utilizzano il computer per un periodo inferiore al livello di azione. Dal punto di vista concettuale dovrei effettuare il sopralluogo solo nel primo ufficio. Ma se qualcuno degli impiegati del secondo ufficio afferma di soffrire di disturbi astenopici che mette in relazione all'utilizzo del computer, e per questo motivo vuol farsi visitare dal medico competente (la legge lo consente), il mio mancato preventivo sopralluogo al suo ufficio potrebbe configurarsi come una omissione?

lanfraz il 06/07/2013 12:38 ha scritto:


A mio parere è giusto effettuare il sopralluogo qualora il ddl nomini il medico competente per la collaborazione alla Valutazione dei Rischi, in modo che possa "certificare" che non ci sono lavoratori soggetti a SS. Poi basta (a meno che non vi siano variazioni nell'attività svolta con eventuale esposizione a nuovi rischi professionali).

faggiano.danilo

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• Re: sopralluoghi in azienda
• (06/07/2013 13:47)

figliofra il 06/07/2013 01:04 ha scritto:
Giusto.Formulo allora un altro quesito. Immaginiamoci un'Azienda con, tra l'altro, due uffici. In uno ci sono degli impiegati che svolgono mansione di data entry e, quindi, sottoposti a sorveglianza sanitaria in quanto superano il "famigerato" valore soglia delle 20 ore settimanali di utilizzo del vdt. Nell'altro ufficio ci sono altri impiegati che svolgono, per lo più, mansioni amministrative (gestione ferie del personale, stipendi, ecc) e che utilizzano il computer per un periodo inferiore al livello di azione. Dal punto di vista concettuale dovrei effettuare il sopralluogo solo nel primo ufficio. Ma se qualcuno degli impiegati del secondo ufficio afferma di soffrire di disturbi astenopici che mette in relazione all'utilizzo del computer, e per questo motivo vuol farsi visitare dal medico competente (la legge lo consente), il mio mancato preventivo sopralluogo al suo ufficio potrebbe configurarsi come una omissione?

Il MC, una volta nominato, visita i luoghi di lavoro almeno una volta l'anno. Questo è quanto dispone la norma, non c'è alcuna deroga in base alla presenza o meno di lavoratori sorvegliati. Si visitano TUTTI i luoghi di lavoro della realtà lavorativa per la quale si è nominati senza sconti.

Tra l'altro, soprattutto nel caso di pubbliche amministrazioni, in cui paga il solito pantalone (cioè noi), vengono segnalati dai vari RSPP o Dirigenti ignoranti come da sorvegliare pure quei lavoratori (presunti videoterminalisti) che guardano solo da lontano gli uffici in cui sono presenti i VDT. Non parliamo della sovrastima del rischio MMC, piaga dell'attività quotidiana (sembra che pure negli uffici si svolgano attività degne di una miniera).

In questi casi il sopralluogo del MC serve a sfoltire il numero di lavoratori sa visitare, risparmiando energie e risorse economiche a favore di quelli che veramente lavorano esposti a rischi seri. Inoltre, la presenza del MC sul posto di lavoro serve a:
- rendersi conto meglio delle condizioni di lavoro;

- scoprire condizioni lavorative rischiose che prima si ignoravano;

- fornire utili suggerimenti su come migliorare le suddette condizioni di lavoro;

- diffondere il verbo della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro tra i lavoratori, RLS, dirigenti e preposti (tutte figure che fanno i corsi di formazione presso organismi paritetici e enti bilaterali, ma guarda caso non sanno mai niente!);

- tirare le orecchie a quei dirigenti che, sicuri della loro posizione gerarchica, fanno spendere impunemente soldi pubblici per sorveglianza sanitaria dei lavoratori in casi in cui non è necessaria.

Visitare i luoghi di lavoro è sì un obbligo, ma anche una necessità per tutti, MC compreso.

Saluti

A pensar male si fa peccato ma ci s'azzecca!

carlpam

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• Re: sopralluoghi in azienda
• (12/07/2013 07:42)

lanfranz sottolinea

scoprire condizioni lavorative rischiose
suggerimenti su come migliorare le condizioni di lavoro;
nel controllo tramettere il concetto di prevenzione
verificare i soggetti per i quali la sorveglianza è necessaria.
Visitare i luoghi di lavoro è sì un obbligo, ma anche una necessità per tutti, MC compreso.

è l'occasione per verificare la fasi di lavoro

l'allegato IV indica però molti altri elementi ambientali oltre ai soliti parametri ambientali ( cubatura, altezza superfice per addetto) ma ancora areazione illuminazione pavimentazione, banchine di carico vie di circolazione e uscite di emergenza portonie scale, mensa e spogliatoi

uso di solito un verbale di sopralluogo (un modulo che se del caso amplifico in un momento successivo)
chiedo i colleghi usano moduli simili oppure con uso di cartelle elettroinchìe vi siano altre modalità
grazie per ogni gradito suggerimento

nofertiri9

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• Re: sopralluoghi in azienda
• (12/07/2013 12:47)

Hah!
la lettura di questo post, stamattina, mi ha fatto vibrare tutti i tanti nervetti scoperti che ho...
La mia opinione è che il MC DEVE visitare tutti i luoghi di lavoro (e non, penso agli spogliatoi ed ai locali tecnici non presidiati nelle fabbriche ma anche agli archivi altrettanto non presidiati negli uffici).
Teniamo poi presente che tutto il discorso sui troppi o troppo pochi videoterminalisti è orribilmente vero, e questo nelle PA ma anche nelle varie società di servizi -banche comprese- nulla toglie all'obbligo del Ddl di fornire postazioni di lavoro congrue al lavoro da svolgere.
Io non amo di fatto parlare di "postazioni a norma", preferisco la definizione di "congrua" perchè la norma giuridica non sempre, nemmeno oggi, definisce tutto. Nè potrebbe, in tanti casi, e le norme tecniche sino a che non sono espressamente richiamate dalle Leggi sono e restano ad applicazione volontaria.
Penso alle infinite postazioni VDT dove la tastiera è sul ripiano della scrivania: è evidentissimo che in quel caso sarà il MC a dover intervenire,relativamente alla postura, ai sensi del dettato dell'art. 175 c.4 che riporto:

4. Le modalità e la durata delle interruzioni possono essere stabilite temporaneamente a livello individuale ove il medico competente ne evidenzi la necessità

sempre avendo ben presente che se è la postazione a non essere corretta PRIMA si dovrebbe pensare alla postazione, e solo POI passare alle tempistiche.

Nel non infrequente caso di utilizzo di notebook, infine, ci terrei a ricordare che nel merito ci sono diversi punti dell'All. XXXIV che ne sconsigliano l'utilizzo come "postazione VDT".
E' peraltro evidente che se qualche geniaccio ha ben pensato di comperare tutti notebook perchè magari qualche sindacalista disinformato ha portato avanti le istanze personalistiche e leggermente "peculatorie" dei lavoratori, nel momento in cui farete rilevare che è stata una scelta dissennata ex lege potreste anche trovarvi voi con un benservito...
Questo per non parlare della secondo me indispensabile azione che può svolgere il MC nei confronti del DdL persino su alcune scelte di arredo, dalle porte a cristalli sino alle scaffalature da archivio, passando per il tipo di pavimentazione o per la schermatura delle finestrature, specie quando magari i consulenti/RSPP/fornitori certe "finezze" sembrano dimenticarle o non riescono a vincere l'ostinazione "estetica" del DdL.

Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.