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Invalidita'

Questo argomento ha avuto 7 risposte ed è stato letto 2844 volte.

valentina.t

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  • Invalidita'
  • (13/07/2013 22:21)

Buongiorno,
ho recentemente visitato un paziente invalido al 74% che e' stato assunto nel 1984 e che non e' in grado di produrre alcuna documentazione relativa all'invalidita'; anche l'azienda, che ai tempi lo ha assunto con collocamento obbligatorio, non ha alcun documento in merito. Il lavoratore e' risultato non idoneo alla mansione di magazziniere. Consiglierei all'azienda di farlo visitare dalla commissione medico legale per valutarne un'idoneita' al lavoro generica in modo da considerare la possibilita' di un ricollocamento con una mansione diversa e compatibile con le sue condizioni di salute.
La mia domanda e' se e' corretto proporre questo al datore di lavoro e se si il mio problema e' che non so che iter si debba seguire per richiedere tale visita, a chi ci si deve rivolgere? probabilmente l'azienda si rivolgera' a me per avere delucidazioni in merito e io allo stato attuale non saprei dare risposte mirate.
Vi ringrazio anticipatamente per qualsiasi consigio vogliate darmi

aristide pellegrini

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162
  • Re: Invalidita'
  • (13/07/2013 22:35)

valentina.t il 13/07/2013 10:21 ha scritto:
Buongiorno,
ho recentemente visitato un paziente invalido al 74% che e' stato assunto nel 1984 e che non e' in grado di produrre alcuna documentazione relativa all'invalidita'; anche l'azienda, che ai tempi lo ha assunto con collocamento obbligatorio, non ha alcun documento in merito. Il lavoratore e' risultato non idoneo alla mansione di magazziniere. Consiglierei all'azienda di farlo visitare dalla commissione medico legale per valutarne un'idoneita' al lavoro generica in modo da considerare la possibilita' di un ricollocamento con una mansione diversa e compatibile con le sue condizioni di salute.
La mia domanda e' se e' corretto proporre questo al datore di lavoro e se si il mio problema e' che non so che iter si debba seguire per richiedere tale visita, a chi ci si deve rivolgere? probabilmente l'azienda si rivolgera' a me per avere delucidazioni in merito e io allo stato attuale non saprei dare risposte mirate.
Vi ringrazio anticipatamente per qualsiasi consigio vogliate darmi

Credo debba rivolgerti alla commissione medica ex art. 5 Legge n. 300/70, ordinariamente accessibile tramite richiesta al Servizio di Medicina Legale della ASL.

La Redazione

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1659
  • Re: Invalidita'
  • (13/07/2013 23:15)

valentina.t il 13/07/2013 10:21 ha scritto:
Buongiorno,
ho recentemente visitato un paziente invalido al 74% che e' stato assunto nel 1984 e che non e' in grado di produrre alcuna documentazione relativa all'invalidita'; anche l'azienda, che ai tempi lo ha assunto con collocamento obbligatorio, non ha alcun documento in merito. Il lavoratore e' risultato non idoneo alla mansione di magazziniere. Consiglierei all'azienda di farlo visitare dalla commissione medico legale per valutarne un'idoneita' al lavoro generica in modo da considerare la possibilita' di un ricollocamento con una mansione diversa e compatibile con le sue condizioni di salute.
La mia domanda e' se e' corretto proporre questo al datore di lavoro e se si il mio problema e' che non so che iter si debba seguire per richiedere tale visita, a chi ci si deve rivolgere? probabilmente l'azienda si rivolgera' a me per avere delucidazioni in merito e io allo stato attuale non saprei dare risposte mirate.
Vi ringrazio anticipatamente per qualsiasi consigio vogliate darmi

Devi farlo inviare alla Commissione ex Decreto 68/99 con la richiesta di rivalutazione del collocamento viste le condizioni sanitarie e i rischi connessi alla mansione (nel caso puoi fare una relazione -in busta chiusa- sulle condizioni sanitarie). Occorre sapere se l'Azienda ha altre mansioni confacenti oppure no e anche questo dev'essere specificato nella richiesta di rivalutazione dell'idoneita da parte della commissione.

La redazione di MedicoCompetente.it

Scalingi@interfree.it

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  • Re: Invalidita'
  • (14/07/2013 23:15)

...non sono d'accordo con chi mi ha preceduto nella risposta.

Credo che tutti noi dobbiamo riappropriarci del nostro ruolo cardine nella sicurezza sul lavoro; il fascino della nostra specializzazione è proprio quello di adibire un Lavoratore, seppur affetto da patologie più o meno gravi, ad una mansione che gli consenta di non sentirsi un rottame. Ricordiamo sempre, ad esempio, che un "non vedente" per il Medico del Lavoro è un "idoneo alla mansione di centralinista".

Fatta questa doverosa premessa innanzitutto bisogna ricordarsi che il Lavoratore può richiedere all'ASL competente una copia del verbale dell'invalidità se lo ha smarrito in modo da acquisirlo alla cartella sanitaria e di rischio. Se, come probabile, il Lavoratore teme che, una volta esibito il documento, possa perdere il lavoro bisogna rassicurarlo sulla possibilità di ricercare, nell'ambito delle mansioni esistenti in azienda, quella confacente al suo stato di salute; non vedo perché il Medico Competente che conosce l'Azienda debba delegare a terzi un aspetto così peculiare della propria attività.

Laddove, nell'ipotesi più negativa, non ci fossero in Azienda mansioni compatibili con lo stato di salute del Lavoratore, valutare la possibilità di inoltrare, ai sensi della Legge 222/84, la domanda di riconoscimento della pensione di inabilità o, in subordine, dell'assegno di invalidità.

Non bisogna, poi, dimenticare che, ai sensi della legge 422/2000, il Lavoratore può esercitare il proprio diritto a fruire, per ogni anno di invalidità al 74%, di due mesi di contributi figurativi fino ad un massimo di cinque anni tali da poter raggiungere la pensione.

La Redazione

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  • Re: Invalidita'
  • (15/07/2013 00:04)

Scalingi@interfree.it il 14/07/2013 11:15 ha scritto:
...non sono d'accordo con chi mi ha preceduto nella risposta.

Credo che tutti noi dobbiamo riappropriarci del nostro ruolo cardine nella sicurezza sul lavoro; il fascino della nostra specializzazione è proprio quello di adibire un Lavoratore, seppur affetto da patologie più o meno gravi, ad una mansione che gli consenta di non sentirsi un rottame. Ricordiamo sempre, ad esempio, che un "non vedente" per il Medico del Lavoro è un "idoneo alla mansione di centralinista".

Fatta questa doverosa premessa innanzitutto bisogna ricordarsi che il Lavoratore può richiedere all'ASL competente una copia del verbale dell'invalidità se lo ha smarrito in modo da acquisirlo alla cartella sanitaria e di rischio. Se, come probabile, il Lavoratore teme che, una volta esibito il documento, possa perdere il lavoro bisogna rassicurarlo sulla possibilità di ricercare, nell'ambito delle mansioni esistenti in azienda, quella confacente al suo stato di salute; non vedo perché il Medico Competente che conosce l'Azienda debba delegare a terzi un aspetto così peculiare della propria attività.

Laddove, nell'ipotesi più negativa, non ci fossero in Azienda mansioni compatibili con lo stato di salute del Lavoratore, valutare la possibilità di inoltrare, ai sensi della Legge 222/84, la domanda di riconoscimento della pensione di inabilità o, in subordine, dell'assegno di invalidità.

Non bisogna, poi, dimenticare che, ai sensi della legge 422/2000, il Lavoratore può esercitare il proprio diritto a fruire, per ogni anno di invalidità al 74%, di due mesi di contributi figurativi fino ad un massimo di cinque anni tali da poter raggiungere la pensione.

D'accordo sul ruolo del medico competente ma nel caso di lavoratori assunti con le norme del collocamento obbligatorio la legge stabilisce che modifiche al giudizio di idoneità siano valutate dalla commissione prevista dal D. 68/99. Come puoi pensare di saltare questa competenza ?

La redazione di MedicoCompetente.it

matcha

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  • Re: Invalidita'
  • (15/07/2013 15:12)

La Redazione il 15/07/2013 12:04 ha scritto:

D'accordo sul ruolo del medico competente ma nel caso di lavoratori assunti con le norme del collocamento obbligatorio la legge stabilisce che modifiche al giudizio di idoneità siano valutate dalla commissione prevista dal D. 68/99. Come puoi pensare di saltare questa competenza ?

matcha

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  • Re: Invalidita'
  • (15/07/2013 15:17)

Mi permetto di integrare la risposta della redazione: L'iter corretto per il datore di lavoro è quello di richiedere una nuova visita per l'invalido ai sensi dell'art. 10 comma 3 che cito: "Nel caso di aggravamento delle condizioni di salute o di significative variazioni dell'organizzazione del lavoro, il disabile può chiedere che venga accertata la compatibilità delle mansioni a lui affidate con il proprio stato di salute. Nelle medesime ipotesi il datore di lavoro può chiedere che vengano accertate le condizioni di salute del disabile per verificare se, a causa delle sue minorazioni, possa continuare ad essere utilizzato presso l'azienda. Qualora si riscontri una condizione di aggravamento che, sulla base dei criteri definiti dall'atto di indirizzo e coordinamento di cui all'articolo 1, comma 4, sia incompatibile con la prosecuzione dell'attività lavorativa, o tale incompatibilità sia accertata con riferimento alla variazione dell'organizzazione del lavoro, il disabile ha diritto alla sospensione non retribuita del rapporto di lavoro fino a che l'incompatibilità persista. Durante tale periodo il lavoratore può essere impiegato in tirocinio formativo. Gli accertamenti sono effettuati dalla commissione di cui all'articolo 4 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, integrata a norma dell'atto di indirizzo e coordinamento di cui all'articolo 1, comma 4, della presente legge, che valuta sentito anche l'organismo di cui all'articolo 6, comma 3, del decreto legislativo 23 dicembre 1997, n. 469, come modificato dall'articolo 6 della presente legge. La richiesta di accertamento e il periodo necessario per il suo compimento non costituiscono causa di sospensione del rapporto di lavoro. Il rapporto di lavoro può essere risolto nel caso in cui, anche attuando i possibili adattamenti dell'organizzazione del lavoro, la predetta commissione accerti la definitiva impossibilità di reinserire il disabile all'interno dell'azienda."
Poi resta valido il fatto che il medico competente, preso atto di tale valutazione, potrà "affinare" il giudizio di idoneità sulla base delle conoscenze dell'ambiente di lavoro e dei rischi".

PREVEMP

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  • Re: Invalidita'
  • (16/07/2013 14:36)

Mi permetto di precisare ulteriormente che l'atto di indirizzo e coordinamento di cui al precedente post è il DPCM 13 dicembre 2000.
Il medico competente ben potrà "affinare" in termini di idoneità specifica il giudizio di compatibilità dell'inserimento mirato espresso ai sensi della L.68/99 e del DPCM citato, ma difficilmente potrà disattenderlo, viste le peculiarità del rapporto di lavoro instaurato ai sensi della L.68/99.
Laddove l'azienda abbia assunto il lavoratore tramite collocamento obbligatorio come invalido (L.482/68) o tramite collocamento mirato come disabile (L.68/99), non è necessario (almeno qui in Toscana) produrre il verbale attestante l'invalidità all'atto della richiesta di visita, quanto piuttosto prova dell'assunzione obbligatoria (di cui l'azienda avrà certo qualche evidenza).
Al resto provvederà la Commissione ex L.104/92.

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