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Idoneità lavorativa per lavoratore con patologia rara

Questo argomento ha avuto 4 risposte ed è stato letto 2689 volte.

rossella

rossella
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24
  • Idoneità lavorativa per lavoratore con patologia rara
  • (20/07/2013 14:28)

Buongiorno a tutti, vorrei conoscere il vostro parere su questo caso:

In una azienda X viene assunto (come assunzione protetta, obbligatoria per il datore di lavoro) un lavoratore affetto da patologia rara (angioedema ereditario) che può esporre in modo imprevedibile a crisi respiratorie da edema della glottide: tali accessi critici non rispondono all'utilizzo dei cortisonici e dell'adrenalina, ma all'utilizzo di un farmaco per via ev. somministrato da medico esperto.

L'azienda X dista circa 20 minuti dal primo centro ospedaliero dotato di Pronto Soccorso e Rianimazione, e per la natura dei rischi espositivi non prevede la presenza quotidiana di un medico.

Vengo messa al corrente durante la visita preassuntiva della natura della patologia in questione.

Ritengo che esistano le condizioni per una assunzione (si tratta di un ragazzo giovane, le crisi di edema della glottide sono imprevedibili ma piuttosto rare nel tempo, con frequenza di meno di 1 episodio all'anno).

Emetto un giudizio di idoneità alla mansione di magazziniere e informo il Datore di Lavoro sulla necessità di organizzare le misure di primo e pronto soccorso (ai sensi dell'art.43 comma 1 lettera a) chiedendo un colloquio con la Direzione Sanitaria dell'Ospedale in questione.

Per motivi lunghi da descrivere si arriva a questo colloquio ad un anno circa dall'assunzione del lavoratore, che ad oggi gode di buona salute e non ha manifestato segni di criticità.

Durante il colloquio con la Direzione sanitaria vengo informata delle oggettive difficoltà della struttura ad assicurare con certezza una assistenza adeguata (invio di ambulanza medicalizzata con medico rianimatore a bordo) in caso di evento critico, e vengo inoltre aspramente rimproverata per avere consentito l'accesso del lavoratore in azienda.

In sintesi, secondo il parere del collega, a causa delle oggettive difficoltà di garanzia di assitenza sanitaria in caso di eventi critici, il lavoratore non dovrebbe essere reso idoneo in nessun caso.

A fronte di tale affermazione, devo pensare che tutti i lavoratori affetti da patologie che possono esporre ad eventi critici (pazienti cardiologici, neurologici, diabetici etc) dovrebbero stare a casa in quanto a causa della crisi del SSN non esiste la possibilità di assicurare con certezza un adeguato intervento di emergenza-urgenza!

Sono quindi stata invitata a richiedere alla struttura sanitaria una consulenza complessa (di natura allergologica, rianimatoria etc), ma questo non risolve il problema.

I miei prossimi passi saranno:

1) attivare un colloquio con gli specialisti che si occupano del lavoratore in questione per una migliore comprensione della gestione delle fasi critiche

2)avere un colloquio con un consulente della Pretura per capire meglio le possibili conseguenze sul piano penale e giuslavoristico della situazione attuale.

Qualche consiglio?
Quanche critica?
Quali errori ho fatto nel percorso?

Pensate anche voi che si debba negare un giudizio di idoneità nei casi in cui non ci sia la certezza di un intervento immediato e risolutivo del 118?
Qualcuno mi sa dire in quali condizioni si realizza questa certezza?


Grazie. Rossella

dellarossa

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  • Re: Idoneità lavorativa per lavoratore con patologia rara
  • (21/07/2013 08:47)

Ho un caso di un dipendente affetto da angioedema ereditario. Il dipendente conosce bene il problema ed è attrezzato per l'emergenza. I suoi reponsabili di reparto sono informati del potenziale problema. A tal proposito il sito http://www.angioedemaereditario.org/ può essere utile. Il rischio di andare incontro ad un attacco è del tutto casuale e non correlato o aggravato dai rischi lavorativi, pertanto non vi è alcun motivo di negare l'doneità alla mansione. Hai fatto la cosa giusta. Secondo me il collega della struttura sanitaria non ha inquadrato il problema e, soprattutto, vuole evitare "seccature". Il paziente/dipendente potrebbe avere un attacco mentre guarda la TV, o mentre fa una passeggiata con la morosa, quindi che vogliamo fare, farlo vivere sotto una campana di vetro a due passi dall'ospedale? Ti saluto.

bernardo

bernardo
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  • Re: Idoneità lavorativa per lavoratore con patologia rara
  • (22/07/2013 11:40)

Condivido pienamente Dellarossa: ci mancherebbe altro che l'idoneità al lavoro sia subordinata alla "disponibilità" del SSN! Di' alla Direzione Sanitaria che faccia il suo mestiere, ed eviti rimproveri "aspri" quanto del tutto fuori luogo. Opportuna invece una formazione specifica per gli addetti al primo soccorso in azienda.

rossella

rossella
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Cagliari
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  • Re: Idoneità lavorativa per lavoratore con patologia rara
  • (22/07/2013 20:47)

Cari colleghi, vi ringrazio della risposta sollecita!
Conosco già il sito consigliato, è ampio ed esaustivo. Uno dei passi successivi sarà proprio quello di preparare adeguatamente tutta la "catena del soccorso" interno, in accordo col 118.
La Direzione Sanitaria è stata coinvolta per errore dall'Azienda X, alla quale avevo invece consigliato un incontro con La Direzione del Pronto Soccorso, per concordare gli interventi in caso di emergenza.
Le Direzioni Sanitarie sono orientate in ogni caso (e quasi esclusivamente) a ragionamenti di tipo gestionale.

sosi

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148
  • Re: Idoneità lavorativa per lavoratore con patologia rara
  • (23/07/2013 15:53)

io ti consiglio di mandare una email(PEC) ai lavoratoriiiiiii della direzione sanitaria pregandoli di lavorare ma lavorare con la l maiuscola, noi ci stiamo stufando di lavorare anche per loro.

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