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esposizione a cromo e nichel

Questo argomento ha avuto 2 risposte ed è stato letto 4732 volte.

lmattai

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  • esposizione a cromo e nichel
  • (30/07/2013 21:31)

Donna 39 anni addetta a carico e scarico telai in ditta di rubinetteria. Ambiente di lavoro lontano dalle vasche di cromatura. In terapia con Topamax per cefalea presenta, unica nella ditta su 30 lavoratori, valori di cromo e nichel urinari molto al di sopra della norma,; addirittura per il nichel il laboratorio risponde che i valori di nicheluria non sono attendibili perchè troppo elevati. I valori sono stati ricontrollati 2 volte utilizzando assorbimento atomico. Ovviamente la lavoratrice è stata momentaneamente non idonea alla mansione e perciò allontanata dalla mansione previo ulteriore controllo dei valori di cromo e nichel sia urinari che ematici. Che altro fare? Qualcuno conosce dati in letteratura? Grazie. Dr. Mattaini Luciana

nofertiri9

nofertiri9
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  • Re: esposizione a cromo e nichel
  • (30/07/2013 22:54)

lmattai il 30/07/2013 09:31 ha scritto:
Donna 39 anni addetta a carico e scarico telai in ditta di rubinetteria. Ambiente di lavoro lontano dalle vasche di cromatura. In terapia con Topamax per cefalea presenta, unica nella ditta su 30 lavoratori, valori di cromo e nichel urinari molto al di sopra della norma,; addirittura per il nichel il laboratorio risponde che i valori di nicheluria non sono attendibili perchè troppo elevati. I valori sono stati ricontrollati 2 volte utilizzando assorbimento atomico. Ovviamente la lavoratrice è stata momentaneamente non idonea alla mansione e perciò allontanata dalla mansione previo ulteriore controllo dei valori di cromo e nichel sia urinari che ematici. Che altro fare? Qualcuno conosce dati in letteratura? Grazie. Dr. Mattaini Luciana

Il nichel urinario NON è un IBE riconosciuto del nichel, fosse solo perchè con la dieta se ne possono assorbire quantità decisamente notevoli: specie d'estate (albicocche e pomodori ne sono particolarmente ricchi).

In ogni caso, quando dici che i valori sono stati ricontrollati, intendi dire che sono state rieseguite le analisi sull'unico campione originario, o che è stato ripetuto il campionamento? Nel primo caso, sempre ricordando gli insegnamenti della buonanima, magari faccio peccato e però io assisterei alla raccolta del campione (e controllo del contenitore, pure) in quanto potrebbe essersi contaminato per un motivo qualsiasi, perchè sta cosa mi pare proprio strana, e soprattutto farei una raccolta IT e una FT, se non addirittura lunedì mattina e venerdì pomeriggio.

Detto ciò, ritengo che i telai che la signora carica e scarica siano quelli della galvanica, e quindi io non escluderei una forma di adsorbimento percutaneo da contatto dei sali solubili: magari, nessuno ha previsto di far fare questa mansione con guanti in nitrile, e la signora prende i pezzi -magari ancora umidicci- con le mani, oppure non indossa una tuta impenetrabile all'acqua (e sali ivi disciolti) e il locale non ha una buona aerazione con ristagno dell'evaporazione naturale. Intendo dire, non c'è affatto bisogno di essere "vicino" alla zona bagni, basta non lavorare con attenzione o sottovalutare piccole cose.

A proposito, ricordo di aver sentito, qualche anno fa, una indagine di una ASL del centro italia che in una galvanica aveva valori in aria praticamente infinitesimali ma valori piuttosto alti ma anche incostantemente alti nel personale. Studia che ti studia, pensa che ti ripensa, verifica che ti verifica, alla fine ad una collega laboratorista venne uno schizzo di genio, e insomma scoprirono che i valori così alti erano dovuti all'area di mensa e spogliatoi, dove entravano senza cambiarsi le scarpe e specie d'esate, con il caldo, si verificava inevitabilmente risospensione delle polveri ambientali alle quali però si era anche dato un buon apporto di metalli camminandoci in provenienza dai reparti. Controprova fu imporre l'obbligo di accesso solo con altre calzature o sovrascarpe, e dopo 1 mese così tutti i livelli erano tornati in ambiti ragionevoli.

Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.

tancredisilva

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Bergamo
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Medico Competente
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17
  • Re: esposizione a cromo e nichel
  • (02/08/2013 11:01)

A me è successa una cosa analoga in un uomo addetto a galvanica. sono diventato matto finchè, candidamente, un giorno, ha ricordato di aver assunto degli integratori "universali", nei quali erano presenti nichel e cromo III.

"quante volte per altri è vita quello che per noi è un minuto"

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