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Casi clinici autisti

Questo argomento ha avuto 26 risposte ed è stato letto 3698 volte.

serenix

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  • Re: Casi clinici autisti
  • (18/08/2013 14:22)

CASO 1
Manca in descrizione l'età, fattore importante per tutta una serie di considerazioni socio-assistenziali, la descrizione del pattern completo di rischio cardiologico (BMI-fumo-assetto metabolico-abitudini alimentari annesse anche al lavoro...) e soprattutto la classe funzionale NYHA(da 2 in su...talora invalidità civile oltre il 46%...in questo caso immagino classe 1...)...Doveroso chiedere documentazione...o in mancanza approfondire...
Detto ciò fare gli autisti(pat C) di professione implica sempre uno stress psico-fisico alto ed un carico ben più pesante di quello che posso avere come semplice cittadino che si limita a guidare per le proprie necessità. Per cui il rinnovo patente non implica il rinnovo dell'idoneità lavorativa. Inoltre una pressione di 140/90 (presa in che condizioni?) mi fa pensare comunque a valori non protettivi in un soggetto cardiopatico e che è ragionevole pensare più alta alla guida...Accertato tutto sarei orientata a dare l'inidoneità...o a porre tante di quelle limitazioni da implicare di fatto la stessa cosa.

CASO 2
Idoneo con limitazione: NO tragitti lunghi e sconsigliato il lavoro notturno...

CASO 3
Idoneo...con un buon counselling su fumo, alimentazione etc...

figliofra

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  • Re: Casi clinici autisti
  • (18/08/2013 19:36)

Tutto condivisibile naturalmente. Noi in Commissione Locale Patenti valutiamo la Frazione di Eiezione più che la classe NYHA, anche se siamo consapevoli che è il gold standard e i valori sono molto "operatore" dipendenti.Alcuni pazienti anziani possono essere scompensati pur con FE superiori al 50% e lo stesso paziente può essere valutato in maniera differente da diversi ecografisti. Tuttavia quanto i fattori di rischio possono pesare sul giudizio di idoneità alla mansione in assenza di danni d'organo esimenti? Sarebbe bello potersi confrontare su questo tema.

serenix il 18/08/2013 02:22 ha scritto:
CASO 1
Manca in descrizione l'età, fattore importante per tutta una serie di considerazioni socio-assistenziali, la descrizione del pattern completo di rischio cardiologico (BMI-fumo-assetto metabolico-abitudini alimentari annesse anche al lavoro...) e soprattutto la classe funzionale NYHA(da 2 in su...talora invalidità civile oltre il 46%...in questo caso immagino classe 1...)...Doveroso chiedere documentazione...o in mancanza approfondire...
Detto ciò fare gli autisti(pat C) di professione implica sempre uno stress psico-fisico alto ed un carico ben più pesante di quello che posso avere come semplice cittadino che si limita a guidare per le proprie necessità. Per cui il rinnovo patente non implica il rinnovo dell'idoneità lavorativa. Inoltre una pressione di 140/90 (presa in che condizioni?) mi fa pensare comunque a valori non protettivi in un soggetto cardiopatico e che è ragionevole pensare più alta alla guida...Accertato tutto sarei orientata a dare l'inidoneità...o a porre tante di quelle limitazioni da implicare di fatto la stessa cosa.

CASO 2
Idoneo con limitazione: NO tragitti lunghi e sconsigliato il lavoro notturno...

CASO 3
Idoneo...con un buon counselling su fumo, alimentazione etc...

lanfraz

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  • Re: Casi clinici autisti
  • (20/08/2013 20:07)

Ringraziando per i contributi, faccio una considerazione rapida e, forse, banale. E' vero che l'abilitazione alla guida è cosa diversa dall'idoneità lavorativa, ma chi decide di conseguire la patente C (o superiori) lo fa quasi esclusivamente a fini lavorativi: questa, peraltro, consente di guidare automezzi in orario diurno, notturno, in condizioni climatiche avverse, ecc., quindi credo che la valutazione dell'idoneità psico-fisica alla guida non possa poi essere demandata al medico competente (che non sempre è presente, es. lavoratori autonomi).

Ricordo sempre un vecchio thread pre D.Lgs. 81/08 in cui si dibatteva sull'opportunità di sottoporre a sorveglianza sanitaria gli autotrasportatori, in assenza di rischio vibrazioni.

Il mio parere è che il medico competente possa intervenire sugli aspetti specifici della mansione (come detto giustamente dai colleghi, movimentazione carichi, lavoro notturno regolare, lunghezza delle tratte), senza che questo debba comportare di fatto un'inidoneità alla guida, a meno di gravi patologie di nuova insorgenza.

Grazie ancora a tutti :)

ariale9699

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  • Re: Casi clinici autisti
  • (21/08/2013 11:10)

Il D.Lgs. n.66/03(concernente l’organizzazione
dell’orario di lavoro), si applica in tutti i settori di attività: pubblici e privati.
Eccezioni:
personale di volo
nell’aviazione civile
lavoratori mobili
(D.L. n.112/08 (conv. L. n.1
33/08 qualsiasi lavoratore impiegato quale membro del personale viaggiante o di volo presso una impresa che effettua servizi di trasporto passeggeri o merci sia per conto proprio che
per conto di terzi”.
Quindi gli autisti non sono rientrano nella lista dei lavoratori a cui si applicano gli obblighi del DLGS 66/03 x lavoro notturno.
Non rientra, secondo me, tra i compiti del MC entrare nel dettaglio dell'idoneità di guida, ma sui rischi aggiuntivi alla guida ( es MMC)

figliofra

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  • Re: Casi clinici autisti
  • (21/08/2013 12:42)

Sottoscrivo!!!

ariale9699 il 21/08/2013 11:10 ha scritto:
Il D.Lgs. n.66/03(concernente l’organizzazione
dell’orario di lavoro), si applica in tutti i settori di attività: pubblici e privati.
Eccezioni:
personale di volo
nell’aviazione civile
lavoratori mobili
(D.L. n.112/08 (conv. L. n.1
33/08 qualsiasi lavoratore impiegato quale membro del personale viaggiante o di volo presso una impresa che effettua servizi di trasporto passeggeri o merci sia per conto proprio che
per conto di terzi”.
Quindi gli autisti non sono rientrano nella lista dei lavoratori a cui si applicano gli obblighi del DLGS 66/03 x lavoro notturno.
Non rientra, secondo me, tra i compiti del MC entrare nel dettaglio dell'idoneità di guida, ma sui rischi aggiuntivi alla guida ( es MMC)

lanfraz

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  • Re: Casi clinici autisti
  • (21/08/2013 13:02)

Sottoscrivo anch'io, ariale (anzi, ci sono altri riferimenti normativi, che avevo già riportato, spero correttamente, in questo thread: http://www.medicocompetente.it/fo...-in-IMA-ICTUS-SDR-METABOLiCA/p/2/ ).

Nello specifico esistono poi casi particolari per i quali, a mio parere, è necessario porre maggiore attenzione, sempre senza travalicare i propri compiti, come detto. Peraltro, la guida notturna regolare è spesso associata all'effettuazione regolare di lunghe tratte, quindi si può eventualmente intervenire su quest'ultimo aspetto.

serenix

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  • Re: Casi clinici autisti
  • (21/08/2013 16:27)

Vi dirò oltre alla questione aperta "rischio verso terzi, alcool e droghe ...unione delle mansioni nei 2 famosi allegati etc etc...." c'è un altro tema che andrebbe affrontato: chi ha il diritto di rilasciare la patente di guida? Quale il protocollo standard di visita?
Vi pongo la questione, perchè da più parti mi è stato chiesto di proporre un'estensione di questa possibilità ai medici di famiglia e del lavoro. Che ne pensate?

figliofra

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  • Re: Casi clinici autisti
  • (21/08/2013 20:33)

Esame obiettivo con particolare riguardo :
1) alla funzione visiva (acuità, senso cromatico, senso stereoscopico, visione binoculare, campo visivo)
2) alla percezione della voce di conversazione;
3) alla risposta agli stimoli acustici e luminosi, semplici e complessi, per le patenti superiori.
Attualmente i medici di base attestano, con il certificato anamnestico, l'assenza di patologie che possono pregiudicare la sicurezza della guida per coloro che devono conseguire la patente. Il certificato di idoneità alla guida può essere rilasciato da :
a) Ufficiali medici in s.p.e (io ad esempio), o in congedo ma che hanno effettuato almeno per dieci anni l'attività di medici certificatori, o che abbiano fatto parte della commissione locale patenti per almeno cinque anni;
b) i medici legali appartenenti alla pianta organica delle AASSLL;
C) i medici della Polizia di Stato;
d) i medici dei VVFF;
e) i medici in organico alle Ferrovie dello Stato.
I medici di cui al punto a , se laureati prima del 1994, possono svolgere anche attività di medici di base, acquisendo per ogni anno di servizio nelle FF.AA. 1,2 punti per l'apposita graduatoria. Gli stessi possono svolgere, solo nell'ambito delle FF.AA., la funzione di medici competenti, anche se non in possesso dei titoli previsti per legge, ma con l'attestazione di aver svolto quattro anni di servizio nell'ambito del lavoro. Come vedi esistono già delle prerogative comuni tra le figure professionali a cui tu fai riferimento.

serenix il 21/08/2013 04:27 ha scritto:
Vi dirò oltre alla questione aperta "rischio verso terzi, alcool e droghe ...unione delle mansioni nei 2 famosi allegati etc etc...." c'è un altro tema che andrebbe affrontato: chi ha il diritto di rilasciare la patente di guida? Quale il protocollo standard di visita?
Vi pongo la questione, perchè da più parti mi è stato chiesto di proporre un'estensione di questa possibilità ai medici di famiglia e del lavoro. Che ne pensate?

filipposimonelli

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  • Re: Casi clinici autisti
  • (22/08/2013 11:47)

non concordo con il post precedente dato come risposta a serenix,fino ad oggi non c'è commistione fra medici che rilasciano le patenti e medici di medicina generale e medici del lavoro, ma solo l'estensione di alcuni privilegi ad alcune categorie di colleghi appartenenti alle forze armate e di polizia e quelli che una volta erano i "parastatali" come i medici delle ferrovie.per tutti questi le "patenti" rappresentano un notevole introito economico e ben difficilmente sarà possibile una estensione dei platea dei medici certificatori ai medici del lavoro o di medicina generale.dovremmo aprire una riflessione anche su come informare la motorizzazione su gli stati patologici che i medici ,tutti i medici, riscontrano nel corso di validità della patente. attualmente ,mi risulta ci sia un dovere morale da parte del medico di avvertire la motorizzazione di competenza di aver riscontrato uno stato patologico che "fore,potrebbe"inficiare la capacità di guida, ma dato il rapporto medico-paziente molti privilegiano il segreto professionale al"pubblico interesse" Mi è capitato di vedere una relazione di degenza nella quale il medico ospedaliero (pubblico ufficale) consigliava la pz casomai di informare la motorizzazione.

faggiano.danilo

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  • Re: Casi clinici autisti
  • (22/08/2013 13:04)

Dalle informazioni che sono state fornite non si evince che la patente sia stata rinnovata da una Commissione Medica Locale. Pertanto, si presume che il lavoratore-autista pat. C abbia rinnovato presso un medico monocratico (spesso purtroppo malsanamente operante presso agenzie, autoscuole, sottoscala, in plenaria come si è visto in un servizio di Striscia la notizia a Molfetta, ecc. e non in uno studio medico come previsto per legge ... ma questa è la lobby delle agenzie/autoscuole che vincono sulla professionalità medica).
In tal caso si presume che il lavoratore abbia mentito sul suo stato di salute, inducendo il medico monocratico in errore e facendogli rilasciare il certificato di rinnovo. Cosa che non avrebbe fatto se avesse saputo dello stato di salute dell'esaminando (in condizioni normali l'avrebbe inviato in commissione).

Altra questione: la potestà certificativa per l'idoneità alla guida è di competenza delle strutture e medici già menzionati dai Colleghi. Questa idoneità è quella "generica" alla guida, quando il lavoratore guida per professione passa sotto le grinfie del MC, il quale ha tutte le competenze ed i mezzi per poterne giudicare l'idoneità "specifica".

Terza ed ultima questione: la segnalazione alla motorizzazione può essere fatta solo da alcuni medici di cui all'art. 128 del codice della strada. Gli altri medici, MC privati compresi, non sono tenuti a fare alcuna comunicazione a nessuno. Questi ultimi si esprimeranno sulla idoneità specifica alla mansione e basta.

A mio avviso, nel caso in esame il lavoratore potrebbe essere idoneo con limitazioni/prescrizioni come è già stato detto. Se non è d'accordo, il lavoratore può fare ricorso e sarà allora che verrà visitato dallo SPESAL che, essendo una delle figure tenute alla comunicazione alla motorizzazione, farà tale segnalazione. E poi vediamo ...

A pensar male si fa peccato ma ci s'azzecca!

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