INIZIATIVA CONCRETA 26 agosto 2013
Un gruppo di medici competenti ha dato luogo ad un Movimento denominato “MEDICONOSHERPA”, il cui sito è https://www.mediconosherpa.bravesites.com; poiché anche il “Decreto del Fare” è stato approvato senza alcuna modifica dell’art. 40 comma 1 del D.Lgs 81/08, la prima iniziativa che viene messa in atto è la richiesta ai singoli Ordini Provinciali ed alla FNOMCeO di pronunciarsi in merito agli eventuali contrasti con il Codice Deontologico connessi all’obbligo comunicativo di cui sopra, da adempiere tramite l’Allegato 3B.
Il collega che vuole aderire all’iniziativa può farlo inviando al proprio Ordine Provinciale ed alla FNOMCeO il testo sotto riportato.
Nello spirito di Mediconosherpa, gli Organi Direttivi di tutte le Entità Associative che comprendano Medici Competenti ed i Sindacati del settore sono esplicitamente invitati a prendere in considerazione l’iniziativa senza preconcetti, valutarla e, se ritenuta valida ed opportuna, a sollecitare i propri iscritti e simpatizzanti ad aderire: mai come adesso è importante l’unità della categoria, che può cominciare già da subito, condividendo iniziative possibili e concrete.
Per lo Staff di Mediconosherpa
Ari
Al Presidente dell’Ordine dei Medici di ______________
Al Presidente della FNOMCeO (segreteria@pec.fnomceo.it )
Oggetto: Art. 40 comma 1 del D.Lgs 81/08 e s.m.i. : richiesta di parere sul possibile contrasto dell’obbligazione ivi contenuta con varie disposizioni del Codice Deontologico Medico
la pubblicazione ( G.U. n. 173 del 26.7.2012 ) del Decreto Ministero della Salute 9 luglio 2012, recante “Contenuti e modalità di trasmissione delle informazioni relative ai dati aggregati sanitari e di rischio dei lavoratori, ai sensi dell’art. 40 del Decreto Legislativo 81/2008 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”, sancisce il rinnovato obbligo per il medico competente di invio annuale dei dati sanitari in suo possesso tramite un nuovo format di Allegato 3B del D.Lgs 81/08.
A tale proposito lo scrivente, premesso il disposto dell’art. 2 comma 3 del Codice Deontologico (“Codice di Deontologia Medica 16 dicembre 2006”, reperibile sul sito della FNOMCeO: http://portale.fnomceo.it/fnomceo...ogia+Medica+2006.html?t=a&id=3694 ):
“Il medico deve denunciare all’Ordine ogni iniziativa tendente ad imporgli comportamenti non conformi alla deontologia professionale, da qualunque parte essa provenga”,
osserva quanto segue:
* l’obbligazione dispone in capo al medico un’attività di raccolta, cernita e collazione di dati, attività prettamente ed esclusivamente burocratica e compilativa, consistente nella ricerca ed elaborazione di informazioni tramite supporto cartaceo od informatico, incarico di tipo cognitivo e decisionale che risulta tipico dell’ambito del lavoro di ufficio ed è proprio degli impiegati;
per l’esecuzione di tale lavoro non è richiesta alcuna “specificità medica”, né alcuna delle competenze, cognizioni e capacità qualificanti l’attività medica, anzi la sua esecuzione risulta talmente indaginosa, difficoltosa ed assorbente da comportare un oggettivo rischio di distoglimento del professionista medico dalle sue occupazioni Istituzionali che sono quelle di perseguire il mantenimento, il miglioramento ed il ristabilimento della Salute, come peraltro lucidamente sancito dall’art. 3 del Codice Deontologico; inoltre non si può non rilevare come l’attività imposta risulti di natura dequalificante, mortificante e riduttiva delle capacità intrinseche della professionalità medica, che viene con tale obbligazione derubricata a passiva attività burocratica, ripetitiva e meccanica, ancorchè di assai impegnativo adempimento, configurando quindi nel complesso una situazione di effettivo vulnus alla dignità della professione medica, svilita con l’imposizione di un lavoro coatto di natura burocratica ed estranea alla nostra professionalità, tanto che a parere di chi scrive risulta palesemente un’ “iniziativa tendente ad imporre comportamenti non conformi alla deontologia professionale” (art. 2 Codice Deontologico);
* nella prevista comunicazione dei dati (che a tutti gli effetti rientrano pienamente nel novero dei dati sensibili) paiono mancare tutti i presupposti previsti dalla Normativa sulla riservatezza di cui al D.Lgs 196/2003 (Privacy), ed in tale trasmissione è probabilmente ipotizzabile un contrasto con l’art. 622 del Codice Penale (segreto professionale) e con le analoghe disposizioni del Codice Deontologico Medico.
Si consideri infatti il disposto dell’Art. 10 del citato Codice Deontologico:
“Il medico deve mantenere il segreto su tutto ciò che gli è confidato o di cui venga a conoscenza nell’esercizio della professione”;
con cui si esprime l’obbligo di riservatezza riguardo a tutto ciò di cui veniamo a conoscenza nello svolgimento della nostra attività di Medici Competenti aziendali; va inoltre tenuto presente che nel caso specifico non ci troviamo di fronte a situazioni in cui la violazione del segreto è consentita per giusta causa (referti, denunce e certificazioni obbligatorie).
Ma nell’adempimento degli obblighi comunicativi previsti dall’Allegato 3B si potrebbe anche configurare un’aggravante nella rivelazione del segreto professionale, così come previsto nel citato Art. 10:
“L’inosservanza del segreto medico costituisce mancanza grave quando possa derivarne profitto proprio o altrui ovvero nocumento della persona assistita o di altri”.
e nell’Art. 622 del Codice Penale:
“Chiunque, avendo notizia, per ragione del proprio stato o ufficio, o della propria professione o arte, di un segreto, lo rivela, senza giusta causa, ovvero lo impiega a proprio o altrui profitto, è punito, se dal fatto può derivare nocumento, con la reclusione fino ad un anno o con la multa da £ sessantamila a un milione.”
E’ pacifico che per il medico la problematica del segreto professionale sia particolarmente importante considerando la delicatezza del rapporto che si instaura tra medico e paziente, ed a tal riguardo va osservata una sostanziale differenza tra Norma penale e Norma deontologica; l’art. 622 del Codice Penale infatti considera punibile la rivelazione del segreto professionale solo se ne possa derivare nocumento; invece il Codice Deontologico, a sottolineare l’importanza principalmente etica del principio stesso, non fa questa distinzione, e prevede la sanzionabilità del comportamento del medico anche quando dalla rivelazione non derivi danno ad alcuno, considerando l’eventuale profitto o nocumento solo come un’aggravante.
Ed infine, si pone attenzione alla lucida disposizione presente all’Art. 11 del Codice Deontologico medico:
“Il medico non può collaborare alla costituzione di banche di dati sanitari, ove non esistano garanzie di tutela della riservatezza, della sicurezza e della vita privata della persona”,
e dalla lettura delle Norme che dispongono l’obbligazione in epigrafe purtroppo pare proprio che delle prescritte “garanzie” non vi sia alcuna evidente e conoscibile certezza.
Si segnala inoltre che l’obbligo della compilazione dell’Allegato 3B nelle forme indicate pone un ulteriore problema Deontologico per la possibile violazione dell’Art. 4 del Codice Deontologico medico, senz’altro uno dei più importanti e significativi per la nostra professione:
“L'esercizio della medicina è fondato sulla libertà e sull'indipendenza della professione che costituiscono diritto inalienabile del medico.
Il medico nell’esercizio della professione deve attenersi alle conoscenze scientifiche e ispirarsi ai valori etici della professione, assumendo come principio il rispetto della vita, della salute fisica e psichica, della libertà e della dignità della persona; non deve soggiacere a interessi, imposizioni e suggestioni di qualsiasi natura.
Il medico deve operare al fine di salvaguardare l’autonomia professionale e segnalare all’Ordine ogni iniziativa tendente a imporgli comportamenti non conformi alla deontologia professionale”.
Lo scrivente ha ravvisato e ravvisa nel complesso dei fatti sopra esposti un possibile contrasto con le Norme Deontologiche, tanto da ritenere doveroso segnalare il tutto a Codesto Ordine ed alla Federazione affinchè vogliano pronunciarsi in merito alla sussistenza o meno di un contrasto delle Norme in epigrafe con le varie disposizioni del Codice Deontologico Medico, così come sopra evidenziate.
Distinti saluti
Dott. Pinco Pallino
OTTIMA INIZIATIVA PER RIPORTARE LA LUCE SU QUESTA VESSAZIONE SENZA SENSO !!!!ADERISCO CON PIACERE ......
complimenti ai colleghi che hanno creato questa iniziativa
... ma era proprio necessario? Come se il presidente Bianco (che siede, oggi in parlamento) non ne sapesse nulla.. A che serve un'ulteriore frammentazione, quando, oggi, servirebbe unità? E, poi, qualcuno ha notizie deell'adesione alla precedente iniziativa proposta dal collega? Grazie.
lorenzof il 26/08/2013 10:04 ha scritto:
... ma era proprio necessario? Come se il presidente Bianco (che siede, oggi in parlamento) non ne sapesse nulla.. A che serve un'ulteriore frammentazione, quando, oggi, servirebbe unità? E, poi, qualcuno ha notizie deell'adesione alla precedente iniziativa proposta dal collega? Grazie.
Caro collega,
come è chiaramente esplicitato, l’iniziativa tende a favorire la massima unità possibile della categoria, che si spera possa ritrovarsi su proposte concrete, semplici, possibili e ragionevoli come quella indicata, senza per questo doversi schierare con questa o quella delle realtà associative presenti; dunque nessuna “frammentazione”, anzi, proprio l’opposto.
Mediconosherpa NON vuole affatto essere una nuova ed ulteriore realtà associativa del settore, ma è un Movimento trasversale di opinioni, di idee, di intuizioni, che possono trovare (o meno) sbocchi concreti in iniziative pratiche; se la categoria dimostrerà interesse e partecipazione, bene; se non li dimostrerà vorrà dire che i promotori del Movimento si sono sbagliati e che la massa dei colleghi vuole restare sherpa; padronissimi…
Non so dirti il numero esatto di coloro che hanno partecipato all’iniziativa che ho proposto alla fine di luglio: mi dicono qualche decina, ma comunque sempre pochi, anzi pochissimi rispetto al numero totale dei medici competenti; ma queste iniziative non nascono perché c’è la certezza di ottenere plebiscitari consensi, bensì per la semplice ragione che alcuni di noi sentono che queste cose VANNO FATTE, perché SONO GIUSTE ed E’ GIUSTO FARLE, indipendentemente dal numero di coloro che potranno apprezzarle e manifestare concretamente il proprio consenso.
Il Presidente Bianco probabilmente conosce già il problema, ma l’iniziativa intende ottenere un pronunciamento ufficiale sulla congruità Deontologica dell’obbligazione ex art. 40 comma 1 del D.Lgs 81/08, che finora non c’è stata, e che ovviamente non è detto neppure che ci sarà, o che se ci sarà rispecchi le aspettative dei promotori.
Ma almeno ci avremo provato.
Per lo Staff di Mediconosherpa
Ari
Scusate l'invadenza, ma solo Per chiarire...
Con Bianco ne abbiamo discusso sia in commissione sanità che in aula, conosce bene la cosa e condivide il nostro pensiero...Tutte cose già dette ed iniziative già in corso...
Anch'io penso che dovremmo unirci più che dividerci.
Il nostro TALLONE D'ACHILLE è stato sempre questo farci la guerra tra noi, invece di coalizzarci tutti per ottenere benefici comuni.
E da sempre sono i numeri che permettono di concretizzare i risultati.
serenix il 28/08/2013 04:05 ha scritto:
Scusate l'invadenza, ma solo Per chiarire...
Con Bianco ne abbiamo discusso sia in commissione sanità che in aula, conosce bene la cosa e condivide il nostro pensiero...Tutte cose già dette ed iniziative già in corso...
Anch'io penso che dovremmo unirci più che dividerci.
Il nostro TALLONE D'ACHILLE è stato sempre questo farci la guerra tra noi, invece di coalizzarci tutti per ottenere benefici comuni.
E da sempre sono i numeri che permettono di concretizzare i risultati.
Scusa Serenix, ma solo per chiarire…
Con Bianco ne avete discusso e condivide il nostro pensiero; benissimo: ma nonostante tutto questo finora mi pare che la Federazione NON si sia ancora espressa in merito alla congruità Deontologica dell’obbligazione ex art. 40 comma 1 del D.Lgs 81/08, che è lo scopo dell’iniziativa in corso, che trae la sua ragion d’essere proprio da questo. Se la FNOMCeO si fosse già espressa in merito, e non l’ha fatto, non ci sarebbe certo stato bisogno di una simile attività.
Francamente poi non capisco questa storia della “guerra tra noi”: qui NESSUNO VUOLE FARE UNA GUERRA TRA NOI, NE’ TANTOMENO DIVIDERE LA CATEGORIA, anzi proprio l’opposto: l’iniziativa può (anzi: LO VUOLE esplicitamente, basta leggere il Manifesto) essere proprio un’occasione di solidale e coalizzata unitarietà dei medici competenti, svincolata da ogni possibile distinzione di iscrizioni, opinioni o preferenze, intorno ad alcuni principi irrinunciabili (almeno a parere dei promotori) della professione, che sono la Deontologia Medica.
Credo che come collega, e per giunta Rappresentante Popolare, dovresti essere sensibile a questo tema.
Si è discusso dei tanti aspetti compreso questo...comunque riparliamone pure. Se la volontà è aggregare unire tutti...benissimo.
a sostegno della proposta/iniziativa di aristide confermo che anche io ho aderito alla iniziativa inviando una mail agli indirizzi indicati.
Attenderò una risposta da loro confidando in fatti e non parole......
serenix il 28/08/2013 05:38 ha scritto:
Si è discusso dei tanti aspetti compreso questo...comunque riparliamone pure. Se la volontà è aggregare unire tutti...benissimo.
Serenella ciao....avuto paura del "terremoto"?
Non se ne viene a capo e mai se ne verrà in quanto il ns "problema" è di importanza secondaria e noi siamo troppo "sparpagliati2 e non ci sono elezioni all'orizzonte!
Vari motivi ma il comun denominatore sono i soldi.
1- non ci sono soldi per istruire raccolte dati a fini statistici ( di cui vivono svariate strutture pubbliche e non che altrimenti non saprebbero cosa fare e ragion d'essere)
2- non ci sono soldi per "attivare" servizi degli ODV
3 - non ci sono soldi per far nulla !!!!
INFINE non si vuol far NULLA!!!
Per poter far andare il "carrozzone" di cui sopra la cosa migliore è quella di "abbaiare" e costringere i MC ad "erogare" dei dati in loro possesso e poi sotto minaccia "penale" inviarli a tutti coloro di cui sopra............il tutto a COSTO ZERO !!!!!.......e chiamali fessi?!?! per quale motivo dovrebbero far 2saltare2 il castelletto???
Quindi noi MC...zitti e basta ...chi ha avuto, ha avuto etc...etc.. tanto alla fine non succederà nulla!
Quindi io consiglio di assumere due stili di vita e sempre fare il ns dovere professionale
a- Metodo del cinese che si siede sull'argine del fiume..........
b- Metodo del film "Il deserto dei tartari"....attendere e attendere...
Ciao
Mario
PS. messaggio privato ( già per altre vie inoltrato)
Ma possibile non ci sia un collega PICENO che possa seguire l'attività di un mio parente in quel di Moresco in provincia di Fermo?
Mario
Allo scopo di chiarire meglio le cose e fugare ogni possibile fraintendimento in ordine all'iniziativa, premesso che:
* ogni tentativo di bloccare il 3B e l'obbligazione connessa non ha finora prodotto risultati apprezzabili;
* il 'Decreto del Fare' ha lasciato inalterato l'art. 40 comma 1; sono stati solo emessi alcuni anche incoraggianti 'Ordini del Giorno' ma che non risultano effettivamente impegnativi e che comunque al momento non hanno cambiato nulla;
in questo contesto ci siamo chiesti se potevamo fare qualcosa e che cosa era possibile fare con le Leggi esistenti, e la prima idea è stata di rifarsi ai Principi Fondanti della Professione contenuti nel Codice Deontologico, e quindi promuovere la richiesta all'Ordine, iniziativa che ha un evidente intento auspicato: bloccare il 3B perché a parere di molti sussistono oggettivi elementi di contrasto con il Codice Deontologico; su tale questione finora NON C'E' STATO un pronunciamento ufficiale della FNOMCeO, che dunque viene ora esplicitamente richiesto.
Semplice, lineare, elementare.
Si invitano i medici a chiedere questo parere di congruità Deontologica sull'art. 40 comma 1; si dirà che senz'altro chi ha fatto la Legge avrà previsto tutto, compresa la questione Deontologica; può darsi, ma i risultati della Norma a parere di molti sono in contrasto con il Codice Deontologico, e riteniamo che sia e debba essere la FNOMCeO ad esprimersi in proposito, non certo l'Ufficio Legale di un Ministero, o l'Avvocatura dello Stato, od altre Istituzioni consimili; Il Codice Deontologico è 'La Legge dei Medici', e deve essere l'Organo Istituzionale della Professione ad esprimersi su ipotesi di possibili contrasti.
E' stato detto: ma di queste cose ne hanno senz'altro parlato i Parlamentari con il Dott. Bianco nel corso dell'approvazione del 'Decreto del Fare'; può anche darsi, ma sta di fatto che la FNOMCeO non ha ritenuto finora di doversi esprimere sulla questione della congruità Deontologica del 3B, e che comunque dai citati contatti non c'è stata alcun altra conseguenza concreta per il medico: da ciò l'attuale iniziativa.
E' stato detto: ma una cosa simile dovevano farla le Società Scientifiche, o il Sindacato; può darsi, ma sta di fatto che non l'hanno fatto, senz'altro perché attivamente impegnati su altri fronti, ed in altre iniziative; ma chiedere al singolo medico di scrivere una richiesta al Presidente del proprio Ordine Provinciale ed alla FNOMCeO non ci sembra oggettivamente affatto in contrasto con nessuna delle iniziative promosse dalle Entità Associative della categoria, né tantomeno è in contrasto con tali Entità, né, figuriamoci, vuole introdurre ulteriori divisioni nella categoria: tutto all'opposto.
L'iniziativa vuole invece essere un tentativo possibile ed accessibile a tutti per manifestare concretamente l'intenzione di tutta la categoria di valorizzare al massimo i valori Deontologici, di chiederne la costante applicazione ed il rigoroso rispetto da parte di TUTTI, compreso il Legislatore, e di evidenziare la possibilità concreta di essere unitariamente solidali su questo tema così importante, al di là di ogni eventuale divergenza o distinzione o appartenenza, rendendo così più compatto e significativo il fronte complessivo di opposizione alle molte storture che affliggono il nostro lavoro.
E' stato detto: ma se poi la FNOMCeO dicesse che va tutto bene così ? Bè, è possibile, forse anche probabile; i promotori sono consapevoli intanto che un pronunciamento della FNOMCeO potrebbe benissimo anche non essere MAI pronunciato, così come se venisse pronunciato potrebbe non essere conforme alle aspettative. Ma l'importante sarebbe che finalmente la Federazione esprimesse una posizione precisa, conoscibile, definita in merito all'eventuale lesione Deontologica del 3B; la cosa è importante anche nel caso di un eventuale affermazione della congruità Deontologica dell'obbligazione: a quel punto sarebbe chiaro che l'opposizione al 3B non si può fare con eccezioni di congruità Deontologica, ma soprattutto significherebbe che si verrebbe ad affermare una sostanziale precisazione (a parere di molti si dovrebbe allora parlare di modificazione ...) dei Principi Deontologici, che a quel punto ammetterebbero come compatibili e congrue anche attività lavorative coatte , per molti anche 'delatorie' , e soprattutto nel complesso assolutamente estranee alla 'specificità medica', attività che al momento vengono percepite da molti colleghi come assolutamente inconciliabili con i Principi della Professione.
Dunque tutto nella più assoluta Legalità, espresso nel pieno rispetto delle Istituzioni e di tutte le Entità esistenti, con termini educati, cortesi e civili, e con l'esplicito, dichiarato intento di favorire al massimo l'unità e la coesione della categoria intorno ai Principi Fondanti della Professione Medica, tabellati nel Codice Deontologico: se presa in esame senza pregiudizi nè preconcetti, riteniamo che ogni collega possa almeno apprezzare la cosa, fermo restando che è liberissimo di non partecipare.
Per lo Staff di Mediconosherpa
Ari
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