Ho visitato un fisioterapista il quale si è sottoposto a diverse visite mediche nelle quali sono stati riscontrate tali patologi:e:ESITI DI ERNIA DEL DISCO TRATTATA CHIRURGICAMENTE IN GRAVE SPONDILODISCOARTROSI, SINDROME DA FATICA CRONICA, FIBROMIALGIA, SINDROME DEPRESSIVA, EPATOPATIA TOSSICA, CEFALEA TENSIVA CRONICA ( invalidità al 67%) e, riguardo la la CEFALEA TENSIVA CRONICA ha effettuato ricovero presso il reparto di neurologia di Germaneto ( UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CATANZARO ) con riconoscimento di DISABILITA’ SEVERA (SCALA MIDAS PER LA VALUTAZIONE DELLA DISABILITA’ CAUSATA DALLA CEFALEA).Il tizio in questione è del 1964.
Inoltre a suo parere,la cefalea tensiva cronica, alcuni studi mostrano influenze relative a una eccessiva esposizione ad apparecchiature che emettono radio-frequenze (tecarterapia), le quali generalmente scatenano e/o aumentano l’intensità del dolore.
Per permettergli di lavorare, due anni fa, presso il centro di fisioterapia a lui afferente lo giuducai: Idoneo con le seguenti prescrizioni: uso dpi mansione, beneficiare di pause di riposo al fine di rigenerare le risorse psico-fisiche, evitare una eccessiva esposizione ad apparecchiature che emettano radio-frequenze (tecarterapia) scatenanti e/o aumentanti l’intensità cefalalgica.
Ora sentite cosa mi scrive:
Le volevo comunicare che da ultimi esami effettuati il neurochirurgo mi ha diagnosticato una SPONDILODISCITE per il momento ASETTICA patologia che si va a sommare alle altre già presenti e di cui è a conoscenza.
Gradirei sapere se vi sono le condizioni per ulteriori prescrizioni ed eventualmente se è possibile procedere al riconoscimento della CAUSA DI SERVIZIO ed eventualmente come procedere per la denuncia.
Rimango in attesa di una Sua risposta.
Cordialità !
Cosa mi consigliate?
Io pensavo più che altro di proporsi all' inps per eventuale rivalutazione della sua invalidità, ritoccando poi magari le prescrizioni...ma nient'altro.
Mi incuriosirebbero e aiuterebbero eventuali pareri, grazie!
Adesso ho veramente bisogno di un parere---- io ebbi modo di valutare...
"Io pensavo più che altro di proporsi all' inps per eventuale rivalutazione della sua invalidità, ritoccando poi magari le prescrizioni...ma nient'altro".
Vi incollo cosa mi ha risposto il fisioterapista:
"Come ricorderà nel 2007 mi è stata riconosciuta una invalidità pari al 67% per le seguenti patologie :
ESITI ERNIA DEL DISCO TRATTATA CHIRURGICAMENTE IN GRAVE SPONDILODISCOARTROSI, SINDROME DA FATICA CRONICA E FIBROMIALGIA, CEFALEA TENSIVA CRONICA, SINDROME DEPRESSIVA, EPATOPATIA TOSSICA.
Avendo una riduzione delle capacità lavorative superiore ai 2/3 l'inps mi ha riconosciuto nel 2009 l' assegno ordinario di invalidità ( da rinnovare ogni tre anni previa visita presso la sede medica dello stesso Ente ) che attualmente percepisco.
Il problema è che con tutte queste problematiche ho grosse difficoltà a lavorare e mi ponevo il problema del riconoscimento di una eventuale malattia professionale anche per anticipare nel tempo l'eventuale pensionamento.
Intanto ho già preso due settimane di malattia con scarsi risultati riguardo i sintomi della spondilodiscite e lunedì dovrò rientrare in quanto non mi va di esagerare nonostante il persistere del problema che per come immagino andrà sempre più a peggiorare.
Per come mi sta consigliando L'eventuale aggravamento da richiedere per ottenere una percentuale maggiore di invalidità dovrei inoltrarla sulla base di nuova certificazione acquisita che sarebbe la seguente :
SPONDILODISCITE IN OPERATO DI ERNIA DEL DISCO L4/L5
EMICRANIA CRONICA ( attualmente in trattamento con tossina botulinica presso l'ospedale Sant'Andrea di Roma )
IPERTENSIONE/DISLIPIDEMIA/RETINOPATIA IPERTENSIVA
SINDROME ANSIOSO/DEPRESSIVA REATTIVA GRAVE ( con importante relazione della psicologa )
GRAVE SPONDILODISCOARTOSI DEL TRATTO CERVICALE
Orientativamente a quanto potrei arrivare in termini di percentuale ? Il mio timore è che con la rigidità delle commissioni possa perdere il 67% e di conseguenza l'assegno ordinario di invalidità che mi necessita essendo part/time trasformazione che ho richiesto proprio per motivi di salute"
Io dico.....ma dove sta la malattia professionale????
Mi servirebbe una risposta "diplomatica"..............se vi va, non è certo un obbligo!
Help!
zandor il 14/09/2013 01:21 ha scritto:
Adesso ho veramente bisogno di un parere---- io ebbi modo di valutare...
"Io pensavo più che altro di proporsi all' inps per eventuale rivalutazione della sua invalidità, ritoccando poi magari le prescrizioni...ma nient'altro".
Vi incollo cosa mi ha risposto il fisioterapista:
"Come ricorderà nel 2007 mi è stata riconosciuta una invalidità pari al 67% per le seguenti patologie :
ESITI ERNIA DEL DISCO TRATTATA CHIRURGICAMENTE IN GRAVE SPONDILODISCOARTROSI, SINDROME DA FATICA CRONICA E FIBROMIALGIA, CEFALEA TENSIVA CRONICA, SINDROME DEPRESSIVA, EPATOPATIA TOSSICA.
Avendo una riduzione delle capacità lavorative superiore ai 2/3 l'inps mi ha riconosciuto nel 2009 l' assegno ordinario di invalidità ( da rinnovare ogni tre anni previa visita presso la sede medica dello stesso Ente ) che attualmente percepisco.
Il problema è che con tutte queste problematiche ho grosse difficoltà a lavorare e mi ponevo il problema del riconoscimento di una eventuale malattia professionale anche per anticipare nel tempo l'eventuale pensionamento.
Intanto ho già preso due settimane di malattia con scarsi risultati riguardo i sintomi della spondilodiscite e lunedì dovrò rientrare in quanto non mi va di esagerare nonostante il persistere del problema che per come immagino andrà sempre più a peggiorare.
Per come mi sta consigliando L'eventuale aggravamento da richiedere per ottenere una percentuale maggiore di invalidità dovrei inoltrarla sulla base di nuova certificazione acquisita che sarebbe la seguente :
SPONDILODISCITE IN OPERATO DI ERNIA DEL DISCO L4/L5
EMICRANIA CRONICA ( attualmente in trattamento con tossina botulinica presso l'ospedale Sant'Andrea di Roma )
IPERTENSIONE/DISLIPIDEMIA/RETINOPATIA IPERTENSIVA
SINDROME ANSIOSO/DEPRESSIVA REATTIVA GRAVE ( con importante relazione della psicologa )
GRAVE SPONDILODISCOARTOSI DEL TRATTO CERVICALE
Orientativamente a quanto potrei arrivare in termini di percentuale ? Il mio timore è che con la rigidità delle commissioni possa perdere il 67% e di conseguenza l'assegno ordinario di invalidità che mi necessita essendo part/time trasformazione che ho richiesto proprio per motivi di salute"
Io dico.....ma dove sta la malattia professionale????
Mi servirebbe una risposta "diplomatica"..............se vi va, non è certo un obbligo!
Help!
Rispondigli che sei a sua disposizione per visita medica a richiesta, perché effettivamente le patologie riportate pongo un problema di idoneità lavorativa. Così , forse, capisce che rischia di non essere giudicato idoneo. E, in occasione di visita, gli dirai che non ritieni ci sia alcuna patologia professionale...se vuole vada da un patronato...
Penso che dovresti indagare ciò, ovvero la spondilodiscite può essere la conseguenza dell'intervento per ernia discale, ovvero com'è stato nel post operatorio, ha avuto febbre per lungo periodo, com'erano le RM di prima e dopo l'intervento? Poi tu parli di epatopatia tossica e nei verbali delle commissioni di invalidità con tale termine si indicano spesso i danni epatici da abuso cronico di alcol e questa è un'altra condizione che può favorire la comparsa della spondilodiscite. La risposta da dare è quindi chiara ovvero la spondilodiscite non è da imputare al suo lavoro ma forse a questi fattori, che ti assicuro sia l'INAIL, sia un eventuale CTU prenderebbero in ampia considerazione per non riconoscere la malattia come professionale. Lui ha un'invalidità civile del 67% e se tali patologie sono state riconosciute come invalidità "civile" mi spieghi come fa questo signore a dire che ora sono "professionali" questo lo sai bene che non è possibile, tanto più che tu gli hai dato una "bella prescrizione" che penso lo abbia ampiamente tutelato nella sua "invalidità civile". Se è un'invalidità "civile" non è di competenza Inail e se tu hai introdotto una prescrizione per evitare un peggioramento delle sue invalidità non può chiedere che diventino di competenza Inail.. però devi andare a riguardarti anche il DVR riguardo alla voce "differenze di genere, di età ecc." ovvero nel DVR sono stati valutati i rischi per soggetti con ridotte capacità lavorative come questo signore. Tieni conto che riguardo alla MMC si deve fare ad esempio. Io gli direi di fare un aggravamento anche dell'invalidità civile visto che è subentrata anche la spondilodiscite..ma Lui ha detto che "teme la rigidità delle commissioni.." e con questo si commenta da solo..perchè se è vero che è ridotto così male la commissione non può far altro che aumentare la % di invalidità. O forse non è così invalido come dice?? Inoltre ha un assegno ordinario di invalidità dell'INPS ma ti assicuro che in Toscana non ho ancora trovato una persona che goda di tale beneficio per le patologie da te elencate e mi farebbe piacere che anche in Toscana i medici INPS fossero un poco "più larghi" di manica come lo sono stati altri medici INPS su territorio Italiano con questo signore.. e penso che tanti CTU della Toscana in un'eventuale causa contro INPS non riconoscerebbero tale assegno ordinario di invalidità al signore.. forse solo ora che ha anche la spondilodiscite. Ma poi con tutta stà roba è stato assunto come categoria protetta? perchè altrimenti se è vero che sta così male e fosse anche stato assunto come categoria protetta io non mi prenderei più l'onere di valutare la sua idoneità e direi "giudizio di idoneità non espresso per soggetto assunto in categoria protetta con mutate condizioni di salute. Si ritiene che l'azienda o il diretto interessato debbano richiedere una nuova visita al comitato tecnico provinciale disabili/ visita di controllo commissione Inv.Civili ASL di competenza per mutate condizioni di salute/capacità lavorative del soggetto disabile" (gli articoli di riferimento dovrebbero essere art.10 L.68/99 e art. 8 legge 2000, mi sembra ma controlla). Ora non è professionale ma ricorda che devi fare in modo che non lo diventi.
Alessandra
essendo riconosciuta l'invalidità civile , la stessa patologia non può essere riconosciuta come malattia professionale, l'una esclude l'altra
Sono due ambiti valutativi distinti e separati. Un ex lavoratore della Eternit affetto da mesotelioma può avere riconosciuta la malattia professionale, e quindi percepire una rendita I.N.A.I.L., e contemporaneamente, se le sue condizioni cliniche sono scadenti, può fare richiesta di invalidità civile con il diritto a percepire l'indennità di accompagnamento.
Per nessun motivo: una esclude l'altra. La commissione si dovra' esprimere con Patologia non di competenza. Potra' comunque valutare eventuali altre situazioni patologiche coesistenti
Hai ragione, una prestazione esclude l'altra, anche se in linea teorica ci sarebbe da discutere sull'accompagnamento. Chiedo venia per il grossolano errore.
guglielmo_trovato il 24/09/2013 07:43 ha scritto:
Per nessun motivo: una esclude l'altra. La commissione si dovra' esprimere con Patologia non di competenza. Potra' comunque valutare eventuali altre situazioni patologiche coesistenti
[Non c'è che dire, sono tutti ottimi spunti. Vi informerò di eventuali evoluzioni.
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