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Il senso della Medicina del Lavoro tra semplificazione e burocrazia (il caso dei videoterminalisti)

Questo argomento ha avuto 11 risposte ed è stato letto 3638 volte.

carlpam

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  • Il senso della Medicina del Lavoro tra semplificazione e burocrazia (il caso dei videoterminalisti)
  • (27/09/2013 15:04)

Spesso mi pongo la domanda visitando videoterminalisti sul significato della visita che sto facendo: e indagando un poco anche gli stessi soggetti se ne rendono conto ( e visto che ho io stesso aperto l'argomento ne ridono con me ....)

L'allarmismo delle radiazioni del VDT che provocavano il cancro, ad esempio, è stato sfatato da precisi accertamenti scientifici. Come ogni nuova tecnologia, anche l'informatica ha sviluppato il suo tipo di luddismo psicologico, che il tempo ha dimostrato ingiustificato.

Da innumerevoli studi e prove effettuate, le radiazioni emesse dai VDT sono trascurabili e ampiamente al di sotto dei limiti di sicurezza ambientale. Le radiazioni elettromagnetiche si suddividono in:
•IR - Radiazioni ionizzanti (es. raggi X e gamma)
•NIR – Radiazioni non ionizzanti (campi elettromagnetici).
Nei posti di lavoro con VDT le radiazioni ionizzanti (IR) si mantengono allo stesso livello dell’ambiente.
Per quanto riguarda i campi elettromagnetici, la marcatura CE delle attrezzature attesta che tali campi si mantengono al di sotto dei limiti raccomandati dalla normativa vigente.
L’eventuale problema dell’esposizione ai raggi X di bassa energia generati dei monitor è stato superato dal passaggio agli schermi piatti, basati su tecnologie che non utilizzano i tubi catodici e che quindi non emettono alcun tipo di raggi X. Inoltre essi generano campi elettromagnetici di bassa intensità che non raggiungono neppure le dimensioni del campo di un normale cavo di rete e quindi non destano nessun tipo di preoccupazione. Tutti i controlli sanitari fino ad oggi eseguiti, non registrano danni significativi alla salute degli operatori dovuti a radiazioni generate da VDT
Restano gli eventuali disturbi alla vista e agli occhi; bruciore oculare; arrossamento oculare; visione sfocata; cefalea; lacrimazione; fastidio per la luce; prurito: a questo proposito sono non rari ma RARISSIMI I CASI DI DISTURBI EFFETTIVAMENTE PRESENTI ( anche per i soggetti che visito hanno una attività amministrativa INTERVALLATA da ALTRE OPERAZIONI ( TELEFONO, CONSULTAZIONE DOCUMNENTI RAPPORTI CON PUBBLICO ecc...)
Problemi legati alla postura con mal di testa, rigidità alla nuca, dolori in corrispondenza di spalle, braccia e mani; ed ANCHE QUESTI CONDIZIONI SONO RARE

Perchè tanto accanimento contro i videoterminalisti?

Io ( Cicero contra domum meam) riterrei che sia il caso di ridurre i controlli SOLO alle CONDIZIONI DI LAVORO ESTREME ( Call centers con turni notturni, o condizioni assimilabili, o ancora verso soggetti assunti in assunzione obbligatoria per invalidità)

Fare visite dell'ordine di molte migliaia di persone ( ad esempio per dipendenti di banche od istituti assicurativi e finanziari NON HA ALCUN SENSO AI FINI DI UNA REALE PREVENZIONE DUNQUE A CHE PRO?

Io eliminerei il criterio delle 20 ore ( ad esempio se vi sono interruzioni del lavoro al videoterminale, almeno una nell'arco di una ora lavorata) potrebbe cadere l'obbligo, lasciando comunque la decisione ad una valutazione del MC )
Che ne pensate?

lanfraz

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  • Re: Il senso della Medicina del Lavoro tra semplificazione e burocrazia (il caso dei videoterminalisti)
  • (27/09/2013 17:50)

Ad esempio, penso che, se molti colleghi evitassero di prescrivere "lenti correttive al VDT" a ragazzi di 20-25 anni, che utilizzano tranquillamente i loro occhiali senza alcun tipo di disturbo astenopico, rendendo così la periodicità biennale, si farebbe già un bel passo avanti.

Ma è una mia opinione..

marcandrea

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  • Re: Il senso della Medicina del Lavoro tra semplificazione e burocrazia (il caso dei videoterminalisti)
  • (27/09/2013 19:24)

Sotto il profilo scientifico nulla da obbiettare: è ampiamente provato che non si determinino danni significativi nell'uso protratto del Vdt.
Ma di decine e decine di iniziative e normative che danneggiano o intralciano il lavoro quotidiano del MC, proprio una delle pochissime situazioni favorevoli - economicamente e come rischio professionale - vogliamo abolire?
Allora è vero che, tra tutti gli specialisti medici, i medici del lavoro sono gli unici autolesionisti!

SUPERGABRI

SUPERGABRI
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  • Re: Il senso della Medicina del Lavoro tra semplificazione e burocrazia (il caso dei videoterminalisti)
  • (27/09/2013 20:48)

I complimenti hanno mandato in orbita il collega CARLPAM.
Ti riporto con i piedi per terra la mia esperienza: gli addetti a postazione video per 20 ore indicative/anche non continuative- al giorno NON hanno problemi di astenopia SE:
* hanno una POSTAZIONE video secondo le linee guida;
* ci vedono bene o hanno lenti correttive che fanno egregiamente la loro parte.
MA se hanno problemi di vista, non si sottopongono a controlli oculistici periodici e pure GUIDANO... Ragazzi, questa è prevenzione, anche PUBBLICA ! Meno male che li vede il MC, tra l' altro con l'entusiasmo degli interessati (che spesso sono gli amministratori o le impiegate modello con cui ci rapportiamo), nonché la piena soddisfazione del DL...QUASI come per il drug test, posso dire? E perché non eliminiamo quello, i cui risultati mi sembrano ancora meno eclatanti?
CARLPAM, chiudiamo baracca e burattini?

alebat

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  • Re: Il senso della Medicina del Lavoro tra semplificazione e burocrazia (il caso dei videoterminalisti)
  • (27/09/2013 21:48)

Ma che razza di fenomeni visiti tu?
Quelli che vedo io, somministrando anche il questionario per i disturbi astenopici e quello EPM per disturbi della colonna e principali articolazioni, HAI VOGLIA se mi danno risposte affermative!
E, guarda caso, se i numeri sono sufficienti per un minimo di statistica, si riesce magari anche a capire cos'e' che puo' essere migliorato, in quella data azienda.
E poi, rifacendo dopo un paio d'anni gli stessi questionari, i dati-non sempre, ma spesso si'- risultano migliori. Forse sono fortunato ad avere datori di lavoro collaborativi, ma li si rende tali anche con i comportamenti.

alebat

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  • Re: Il senso della Medicina del Lavoro tra semplificazione e burocrazia (il caso dei videoterminalisti)
  • (27/09/2013 21:49)

La mia risposta e' naturalmente rivolta a Carlpam.

carlpam

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  • Re: Il senso della Medicina del Lavoro tra semplificazione e burocrazia (il caso dei videoterminalisti)
  • (29/09/2013 09:28)

Alcune risposte ( a Supergabri) per prima : Accetto pienamente l'appunto: la vanità per un complimento non è sicuramente femminile e anche se mi ritengo modesto, mi si può applicare il detto dei frati francescani “ quanto a umiltà non ci batte nessuno!”
Vorrei però chiarire che non voglio abolire la visita per videoterminalisti ma dare a questo controllo il giusto peso e valore, poiché sotto il profilo scientifico è ampiamente provato che non si determinino danni significativi nell'uso protratto del Vdt. c'è pur sempre il rischio di essere percepiti come banalmente inutili e semmai le grandi aziende assicurative e finanziarie possono pensare di far fare delle visite oculistiche tout court come free- benefits )
Giusto non prescrivere "lenti correttive al VDT" a ragazzi di 20-25 anni che usano i loro occhiali : certo che se i colleghi oculisti propongono una visita oculistica annuale al miope 25-40 stabile (e misurando i valori diottrici) magari appare più competente anche se prescrive solo gli occhiali da riposo (!!!)
Si insista sui sopralluoghi nei call-centers, sulle condizioni di lavoro, turni ed ambiente. In ufficio in banca le cose vanno quasi sempre bene (salvo qualche piccolo problema caldo/freddo e areazione che non funziona o malregolata ) : perfettamente d'accordo con te Supergabri!
Non voglio abolire le situazioni favorevoli - economicamente e come rischio professionale – ma migliorare la qualità , vorrei fare controlli non perché lo dice la norma ma perché è utile farlo.
( quanto ai Drugs test i camionisti che vedo sono non più giovincelli che indulgono nello spinello ed operando per piccole aziende con 5-6 camion il controllo circa comportamenti anomali salta all'occhio del “ paronçin “)
Ma che razza di fenomeni visito ? Bancari e dipendenti di istituti assicurativi soprattutto ( che operano sia al PC che col cliente e dunque hanno una attività del tutto varia )

pirondini

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  • Re: Il senso della Medicina del Lavoro tra semplificazione e burocrazia (il caso dei videoterminalisti)
  • (01/10/2013 09:17)

Sono d'accordo al 100% con Carlpam

pmpsan

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  • Re: Il senso della Medicina del Lavoro tra semplificazione e burocrazia (il caso dei videoterminalisti)
  • (03/10/2013 02:25)

Sburocratizzare e semplificare SI, abbassare i livelli di tutela della salute verso malattie o disconfort lavoro-correlati NO.
Nella mia esperienza la prevalenza di astenopia significativa (ved. L.G.) che fotografa bene il confort oculovisivo degli operatori, risulta alla prima verifica su valori significativi anche superiori al 20 - 25 % ed è una gratificazione per lavoratori e azienda (e per il MC) vedere nel tempo, attraverso formazione, interventi sulle postazioni e miglioramento del layout, la costante riduzione della percentuale.
Le problematiche muscolo scheletriche sono in aumento, almeno nei miei riscontri, e possiamo fare di più per ridurre in particolare tendinopatie dei distretti mano-polso e spalla perché spesso concausati o accentuati da cattive posture, che possono beneficiare molto da iniziative formative mirate. Recentemente é stata inoltrata una denuncia di S. tunnel carpale da parte di impiegata, che se non avrà seguito è perché l’anno prima è stato aggiornato il DVR tramite check list OCRA con risultato favorevole. Ma garantisco che la fascia non sarebbe stata 'verde' in assenza di un corretto lay out della postazioni di lavoro.
Non parliamo poi di soggetti disabili che spesso nell’ufficio trovano il terreno più consono ad un (re)inserimento lavorativo e rendono a volte difficile il giudizio di idoneità anche nel caso di postazioni pienamente rispettose del Decreto 2 ottobre 2000 e dell’Allegato XXXIV D.Lgs.81/08 e s.m.i..
E non cito i casi particolari di caddisti o addetti call center in cui le situazioni sopraelencate possono anche essere più frequenti o comunque più rilevanti.
Concludo con una domanda provocatoria: non è che a volte non si trova granchè, perché non lo cerchiamo veramente con tutti i mezzi a nostra disposizione?

torretta

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  • Re: Il senso della Medicina del Lavoro tra semplificazione e burocrazia (il caso dei videoterminalisti)
  • (03/10/2013 20:18)

Interessante la lettura dei vari post.
Mi pare però che emerga una maggiore necessità di attenzione su
- formazione
- interventi su postazioni
- miglioramento su layout
- postura
- condizioni di lavoro
- organizzazione e turni
- ambiente
come da voi segnalato.
La visita medica ha la sua importanza, nessuno lo nega, nessuno vuole abbassare livelli di tutela, però se la vista è buona, con o senza correzione, se l'apparato locomotore non presenta patologie di particolare rilievo ad eccezione dei segni del fisiologico ... passare del tempo (conoscete ultra quarantenni, anche non video terminalisti, che non hanno mai avuto problemi a carico di qualche articolazione ?), si ha l'impressione che bisogna puntare di più su quanto si può fare con la visita agli ambienti di lavoro.
La mansione del VDTerminalista ha i suoi rischi che vanno affrontati e risolti dandogli il giusto peso, però forse non è proprio un lavoro pericolosissimo.
Quando con la visita emerge una patologia che può essere correlata all'attività lavorativa, necessario e utilissimo quindi rivolgere maggiore attenzione all'ambiente lavorativo, augurandosi di trovare la collaborazione del DdL, ma giusto anche valutare la visita medica con "peso" adeguato, senza sovrastimarla.
Su diversi aspetti mi trovo d'accordo con carlpalm.

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