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Silicosi e registro esposti a cancerogeni

Questo argomento ha avuto 5 risposte ed è stato letto 3482 volte.

nipelati

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  • Silicosi e registro esposti a cancerogeni
  • (23/10/2013 17:25)

Mi piacerebbe acquisire il parere della Redazione e dei colleghi interessati circa l'istituzione del registro esposti a cancerogeni per lavoratori esposti a silice cristallina (SC).
Lavoro in gruppo con altri tre colleghi, tutti medici competenti, e, chiarito, che l'esposizione a SC di per se non richiede l'allestimento di registro cancerogeni, ci siamo posti il quesito circa il comportamento corretto da seguire quando ci si trovi di fronte ad un lavoratore per il quale, durante la sorveglianza sanitaria, la radiografia del torace sia stata classificata secondo l'ILO da 1/0 in su, oppure quando l'INAIL abbia riconosciuto una silicosi polmonare anche iniziale.
In tali circostanze dichiariamo il lavoratore non idoneo a mansioni che comportino anche bassa esposizione a SC.
Ma a questo punto le posizioni sono contrastanti perchè qualcuno sostiene che non serve redigere un registro esposti e registrare il lavoratore perchè tanto da quel momento in poi non sarà più esposto a SC in quanto dichiarato non idoneo.
L'altra posizione sostiene che andrebbe iscritto nel registro esposti a cancerogeni, in analogia con quanto si fa con amianto, perchè da quel momento essendo il lavoratore affetto da silicosi ha una probabilità più elevata rispetto alla popolazione generale di ammalarsi di neoplasia polmonare o bronchiale.
Potete aiutarci a chiarire il dilemma?
Ringrazio tutti per la collaborazione

bernardo

bernardo
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  • Re: Silicosi e registro esposti a cancerogeni
  • (23/10/2013 22:58)

L'iscrizione nel registro degli esposti è disciplinato da precisi articoli di legge per i cancerogeni e per l'amianto. Nulla invece è prescritto per la silice. In questi casi è bene attenersi alle disposizioni di legge senza eccessi di zelo che, al di la delle buone intenzioni, finirebbero per rendere paradossalmente inattendibile lo stesso registro, "inquinato" da dati non pertinenti.

Gennaro

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  • Re: Silicosi e registro esposti a cancerogeni
  • (24/10/2013 17:36)

Per i motivi citati da Bernardo sono favorevole a chi sostiene che nel caso specifico non serve istituire il registro degli esposti.

Le domande che mi pongo sono le seguenti:
1 a cosa serve istituire un registro degli esposti agli agenti cancerogeni se il lavoratore non sarà esposto alla silice?. .......Può essere utile tale adempimento per dimostrare che in passato il lavoratore è stato esposto alla silice? .......Risposta: Penso che non sia utile perché già si ha la consapevolezza che il lavoratore sia stato esposto alla silice grazie agli adempimenti medico -legali effettuati. (art. 365 C.P ecc)

2 il registro potrebbe essere utile ai fini statistici-epidemiologici?

Risposta: penso di no, visto che non è possibile inserire nel registro ne il livello di esposizione ne la concentrazione di "utilizzo" della silice (diventerebbe un adempimento burocratico).

Naturalmente è un punto di vista personale, sono curioso di conoscere le motivazioni per chi in questi casi è favorevole i all'istituzione del registro degli esposti. Conoscere altre opinioni è utile per crescere.
Saluti:)

Gennaro Bilancio

Gennaro

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  • Re: Silicosi e registro esposti a cancerogeni
  • (24/10/2013 17:46)

PS. Per quanto riguarda l'amianto, così come stabilito dal comma 1 dell'articolo 260 del D.Lgs.81/08 l'iscrizione nel registro degli esposti deve intendersi TEMPORANEA dovendosi perseguire l'obiettivo della non permanente condizione di esposizione superiore al a un decimo del valore limite.

Premesso quanto già scritto in precedenza, penso che tale principio può essere applicato anche all'esposizione della silice. Se il lavoratore non è idoneo non sarà esposto, quindi niente registro....

Gennaro Bilancio

La Redazione

La Redazione
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  • Re: Silicosi e registro esposti a cancerogeni
  • (24/10/2013 18:52)

Concordiamo in pieno con la risposta di Bernardo.

La redazione di MedicoCompetente.it

PREVEMP

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  • Re: Silicosi e registro esposti a cancerogeni
  • (29/10/2013 14:45)

I dati scientifici sono questi.
1.La silice è classificata come cancerogena (gr.I) dalla IARC, ma non dalla UE; da qui una etichettatura non omogenea, in quanto alcune aziende produttrici (anche di varie nazioni) preferiscono cautelativamente (e in via provvisoria) indicare la specifica frase di rischio, altre non lo fanno, in assenza di classificazione ufficiale.
Il vigilante ministero e i competenti uffici comunitari stanno a guardare.
2.La stessa evidenza è controversa: in estrema sintesi, varie reviews anche recenti concludono in modo discordante (evidenza sì, evidenza dubbia).
Gli studi indicano una verosimile associazione con il tumore polmonare per lo più nei silicotici (cioè nei soggetti con esposizione presumibilmente più elevata), mentre nei 'non silicotici' l'associazione sarebbe meno definita.
3.Dal punto di vista degli adempimenti, visto anche quanto sopra, concordo con la Redazione; il MC e il DdL possono tuttavia trovarsi in qualche difficoltà laddove la scheda di sicurezza effettivamente riporti l'indicazione di cancerogenicità.
Il vero problema, però, è se la VdR prevede campionamenti periodici per la silice.. Da medico competente ne raccomanderei senz'altro l'esecuzione, perchè diversamente non vedo come si possa davvero valutare il rischio.
4.Per quanto riguarda l'idoneità del lavoratore, la questione porta molto lontano: per dirne una, la classificazione ILO delle pneumoconiosi non nasce (basta guardare la guida) con significato medico-legale, per far diagnosi, ma per fornire un metodo univoco di lettura e rendere confrontabili (anche nel tempo) le immagini.
Quindi la diagnosi di silicosi si fa sulla base della storia clinica e lavorativa, inclusi i livelli di esposizione, se noti, "e" sulle immagini (Rx torace ed eventuale TC).
Un quadro iniziale (es. 1/0 p) non è poi detto che di per sè determini necessariamente una non idoneità: una cosa, ad es., è osservarlo in un lavoratore di 55 anni con esposizione di 35, un'altra in uno di 30 con esposizione di soli 8 anni.

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