Forse ci siamo sbagliati nelle valutazioni fatte, o forse ci mancava qualche informazione. Abbiamo discusso per tanto dell'utilità di conoscere le realtà territoriali, i rischi, le patologie; ci siamo dannati sul 3B, che dovrebbe costituire la spina dorsale di questa raccolta di informazioni...
Sul sito INAIL https://www.inail.it/internet/sal...pa/Salasta...ahome_inprimopiano_1
è possibile leggere un resoconto di un intervento del direttore generale dell’Inail, Giuseppe Lucibello, nel corso di un intervento alla trasmissione “Radio Anch’io” su Radio 1 Rai.
Si scopre così che "Ogni anno le ispezioni nel territorio (di Prato) registrano tassi elevatissimi di irregolarità (96% di media nel triennio 2011-2013)"..."Nel 2011 in 102 aziende su 106 ispezionate riscontrate irregolarità. Lucibello ha ricordato, ancora, che (...)Nel 2011, nel territorio della provincia pratese, sono state ispezionate – sia in autonomia che in congiunta con altri Enti/Organismi – 106 aziende: in 102 di queste sono state riscontrate irregolarità (96,23%) e stati rilevati 508 lavoratori non in regola (di cui 381 in nero)."..."Nel 2012, sempre nel comprensorio pratese, le imprese sottoposte a controllo ispettivo sono state 156 e in 149 di queste (95,51%) sono state registrate irregolarità. I lavoratori irregolari rilevati sono stati 712, di cui 418 in nero, pari a 2,68 per ogni azienda ispezionata. Nello specifico settore manifatturiero/ tessile, a fronte di 98 imprese ispezionate, si è registrata una media di 3,72 lavoratori in nero.
Nell’anno 2013, fino allo scorso 30 novembre, sono state ispezionate 132 aziende (sempre nel territorio di Prato): quelle non conformi alla legge sono risultate 127 (il 96,21%), con 524 lavoratori irregolari, di cui 368 in nero ( 302 extracomunitari, 43 comunitari e 23 italiani). Nelle 71 aziende ispezionate rientranti nell’industria tessile, delle confezioni e della fabbricazione di articoli in pelle e simili si è rilevata la presenza di 297 lavoratori in nero ( 32 comunitari e 265 extracomunitari, di cui 53 clandestini) con una media di 4,18 unità per ogni azienda ispezionata"
Che dire ?
E' evidente l'importanza delle rilevazioni statistiche che permettono di avere questi dati, così come (qualora esistesse e funzionasse pure) si potrebbe ottenere ancora di più con il mitico SINP.
La cosa è certa.
Lo testimoniano sette cinesi senza nome che dopo essere vissuti come schiavi sono morti bruciati a Prato.
Però sapevamo che c'erano!
Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)
Una domanda: ma non si potrebbe cercare di raccogliere prove e poi denunciare per omissione di atti di ufficio (e quant'altro) gli UPG toscani, così solerti a sanzionare per le cazzate banali e così assenti in questi casi? E non mi vengano a dire che non vedevano e non sapevano! Ma forse sanzionare i cinesi rende poco!
A proposito, ma che fine ha fatto il processo contro gli UPG che avrebbero vigilato (si fa per dire ... forse intascato ...) la Thyssen?
... in pensione a Perd'e Sali !!!!!!
Sarebbe interessante chiedere al Dott. Lucibello per quante Aziende (sul 96%) con irregolarità, è stata inoltrata denuncia alla Autorità Giudiziaria o alla Asl, , oppure ci si è limitati, per i lavoratori in nero "scovati" a sanare l'irregolarità con la sola riscossione dei premi assicurativi evasi più eventuale maggiorazione? E sulle denunce fatte alla AG o all'Asl, quante ispezioni sono state effettuate? E che esito hanno avuto?
E, a proposito del SINP...perché questi dati, anziché in una intervista radiofonica, non sono stati comunicati per tempo ai soggetti istituzionali interessati? O sono stati comunicati, e allora vale quanto sopra?
Ma, certo, è meno impegnativo spremersi le meningi per confezionare lo schema dell'allegato 3b...che per chi lo ha compilato e inviato riguarda comunque le aziende in regola! mente la vigilanza andrebbe esercitata proprio per scoprire chi non lo è!
un imprenditore italiano rischia del suo se sbaglia quello cinese non riechia nulla perchè non esiste o se esiste ha 90 anni e spesso sta in cina.
questi quando aprono una ditta in italia devono pagare una cauzione pari all'importo del valore dell'azienda e non mi venissero a dire che non si può fare perchè per gli italiani la cauzione di fatto già esiste.
poi non parliamo degli ispettori che vanno al mattino freschi freschi, tutti sanno che questi lavorano di pomeriggio, notte, e festivi.
tutti sanno che dormono nell'aziende, immaginate una realta italiana che solo propone agli operai di dormire in azienda minimo arriva l'esercito e la Camusso la quale si lega con le catene davanti al cancello per difendere i lavoratori.
scusate mi era sfuggito i lavoratori cinesi non fanno le tessere, quindi niente diritti devono crepare.
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