Buongiorno colleghi, di seguito la relazione di un monitoraggio ambientale fatto in un locale con apparati diesel:"Presenza significativa di SOV". Naturalmente è'd'obbligo chiedere un'analisi più approfondita. Qualcuno di ha esperienze in tal senso?
"SOV - Wikipedia
it.wikipedia.org/wiki/SOV
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SOB! quand'é che andremo in vacanza?
Buon Natale a tutti!
Gabriella
SOV acronimo di Sostanze Organiche Volatili.
Se il monitoraggio ambientale è significativo e si possono definire le sostanze in maniera più precisa , si passa al monitoraggio biologico sugli esposti. Di solito i laboratori indicano due livelli di soglia : popolazione non esposta professionalmente, ed esposta professionalmente. Se la sostanza è identificata cancerogena (nuova classificazione CPL) e supera il livello della popolazione non esposta professionalmente andrebbe istituito il registro per gli esposti ai cancerogeni.
E' comunque opportuno informarsi presso gli OdV , perché le interpretazioni di alcune ASL indicano nel superamento del primo livello l'istituzione del registro, mentre in altre è quello che supera il cut off della popolazione esposta professionalmente.
Maurizio, mi sembra di aver capito che, per passare al monitoraggio biologico, bisogna capire di quali SOV stiamo parlando. La ricerca di metaboliti, quali il tt muconico, è ammissibile e giustificabile per una esposizione generica a sostanze organiche volatili, o ci serve a priori sapere se tra di esse c'è del benzene?
Bisogna conoscere le sostanze da ricercare, l'indice più generico è l'idrossipirene urinario che si riferisce agli idrocarburi . Il tt muconico è relativo al benzene. Nella mia esperienza (officine motori benzina e diesel e muletti a diesel operanti in ambienti vasti con buona aerazione) non ho mai superato il livello dei non professionalmente esposti e raramente (nelle officine) il livello della popolazione non esposta. Questo accade in genere nei periodi invernali con poca aerazione e per mancato uso delle maniche di aspirazione che sono presenti. Inoltre associo nelle indagini gli indicatori di danno biologico (emocromo enzimi epatici, creatinina, urine standard e citologico urine) in modo da effettuare un monitoraggio completo. Infine uso i risultati degli esami per fare anche informazione-formazione al dipendente in modo da rendere più chiara la necessità di usare i DPI e le aspirazioni per evitare i picchi di assorbimento.
D'accordo con entrambi, ma in primis andrei a "commissionare" al rspp una seria valutazione dei rischi, pretendendo di lavorare insieme. Mi spiego: davvero hai, o ritieni di avere, una esposizione al pericolo? Perchè anche a me non è mai capitato di trovare dati significativi, probabilmente perchè la reale esposizione è così occasionale che non esiste. Di che mansioni stai parlando, nello specifico?
Di addetti alla conduzione di motori diesel alternatori.
figliofra il 15/12/2013 06:31 ha scritto:
Di addetti alla conduzione di motori diesel alternatori.
... quindi, di motori elettrogeni, di fatto?
E, di grazia, atteso che un laboratorista serio già dal solo fingerprinting ti sa dire se sti "SOV" sono benzine, diesel, keroseni o che altro, non è che la segnalazione mira solo alla ricerca di altre commesse, più che non a precisare quali "SOV" ?
Se parliamo invece di IPA, più che verosimili dal consumo dei DD/AA e che io avrei cercato se i locali me ne avesero fatto supporre la presenza,potrei capire di preciso che cosa sarebbe stato indagato per dare quella sibillina risposta? perchè le tecniche sono assai, ma assai diverse, e se cerchi IPA non puoi vedere i SOV, e viceversa.
Nessuno ti chiede di "portare spia", ma puoi copiare qui cosa c'è scritto sul Rapporto di Prova, senza nomi ovviamente, e ti si può dare qualche dritta operativa.
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
Locale "apparato motore"; Postazione "centro locale"; Diesel "10,780" mg /Smcubo)
figliofra il 17/12/2013 08:58 ha scritto:
Locale "apparato motore"; Postazione "centro locale"; Diesel "10,780" mg /Smcubo)
Vedo che non ho saputo ben spiegarmi, cerco di essere più esplicita.
Allora... in un rapporto di prova di indagini ambientali mirate all'esposizione professionale la Norma Tecnica UNI 689:1997 dice che occorre scrivere, tra l'altro,
- il nome delle sostanze prese in esame;
- lo scopo della procedura di misurazione;
- la procedura di misurazione;
- i tempi previsti (data, inizio e fine del campionamento);
- le concentrazioni di esposizione professionale;
- i dettagli della eventuale garanzia di qualità;
- il risultato del confronto con il valore limite.
In particolare, ciò che volevo sapere io è la "procedura di misurazione", che include anche la procedura di campionamento e la procedura analitica, chiamate rispettivamente metodica di campionamento e metodica di analisi.
Insomma, su che substrato si è campionato cosa per quanto tempo e con che metodica sia stato poi analizzato il campione. Infine, non ci si dice nulla dei tempi di esposizione, per cui ANCHE ipotizzando un campionamento correttamente eseguito (cosa su cui in prima lettura ho le mie perplessità atteso che un unico campionamento in centro locale sarebbe significativo se e solo se il o i lavoratore/i avessero quella unica postazione di lavoro) ed un'analisi tecnicamente adeguata all'analita ricercato, (dedurrei carburante diesel ma non è ben chiaro) un risultato di concentrazione di circa 10 mg/mc può essere significare un OEL (livello di esposizione occupazionale)tanto pari a 1/10 del TLV-TWA ACGIH -che per i carburanti diesel resta fissato in 100 mg/mc come idrocarburi totali- per persistenza di 8 ore in quella postazione, quanto pari ad esempio a 1/40 di detto TLV-TWA se la permanenza + di 2 sole ore.
Mi sono spiegata meglio, adesso?
Nofer
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