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• Ulteriore azione di tutela deontologica
• (23/01/2014 13:13)

Riscontro un pur modesto movimento di difusa condivisione delle iniziative tendenti a coinvolgere i singoli ordini provinciali riguardo i possibli contrasti tra il 3B e il codice deontologico; MUOVIAMOCI UN PO' TUTTI, anche una sola mail può fare effetto nel silenzio totale; non è vero che scrivere una mail non serve a nulla: NON FARE NIENTE NON SERVE A NULLA !

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Spett. Presidente Ordine dei Medici di .....,
Egr. Dott. Tizio Caio,

23 gennaio 2014

In assenza di riscontro alle precedenti comunicazioni, in ottemperanza al dettato dell'art. 2 del Codice Deontologico, segnalo il grave disagio che i medici del lavoro stanno provando a seguito di imposizioni normative che interferiscono con la loro immagine professionale e sono determinate dall'art. 40 comma 1 del D. Lgs 81/08 e s.m.i., in particolare per l'onere di invio dei dati previsti nell'Allegato 3B di tale Norma; la presente ha dunque l'esclusiva finalità di richiamare alla salvaguardia della Deontologia e di rivolgere una richiesta di tutela dell'immagine professionale del medico, a questo punto svilita e ridotta a quella di mero compilatore di dati dei quali peraltro non è detentore esclusivo, sotto minaccia di consistenti sanzioni pecuniarie.

Si segnala inoltre che nessun altro collega operante in Italia e nella Comunità Europea è oberato da simili incombenze.

E' inoltre notizia di pubblico dominio il fatto che la FNOMCeO sia stata presente al Tavolo nazionale sin dall'inizio della messa in evidenza delle gravi criticità contenute nella normativa (D.Lgs 81/09, D.Lgs 109/09 e s.m.i.) e dunque si dovrebbe dedurre o che non abbia avuto adeguato peso o che abbia ritenuto di non doversi esprimere esimendosi dall'evidenziare criticità tanto gravi quanto palesi, in primis l'asimmetrica punibilità del medico in relazione ai suoi effettivi poteri e responsabilità rispetto agli altri attori e soggetti sanzionabili.

Tornando agli aspetti inerenti la dignità del medico e la tutela della sua immagine professionale, le chiedo se ci si possa attendere una pubblica posizione ufficiale tramite gli strumenti che Codesto Spettabile Ordine Provinciale riterrà più opportuni.

Un' esplicita segnalazione ed una circostanziata messa in evidenza del vulnus alla deontologia medica ed alla dignità professionale che a parere di chi scrive l'ottemperanza a tale normativa determina, indirizzata sia agli organismi Ministeriali sia al Dipartimento di Prevenzione della Regione, rappresenterebbe una chiara e visibile dimostrazione di tutela nei confronti dei medici competenti che, proprio in quanto minoranza rispetto ad altri campi di esercizio professionale degli iscritti, hanno una minor voce sia a livello locale che nazionale, con particolare riferimento ai medici competenti libero professionisiti che esercitano la loro attività quotidianamente secondo tale tipologia professionale.

Su queste istanze si ritiene opportuna e necessaria una risposta chiara (affermativa o negativa).

Con ossequio.

Dott. Pinco Pallino Iscritto n. 001