Propongo la lettura dell'articolo del Dr. Frigeri con cui mi complimento per la puntualità di quanto segnalato.
http://www.euronorma.it/blog/la-d...elato-un-successo-tutto-italiano/
basta prendere Cesare Pavese , lavorare stanca...
Grazie, troppo buono....
G.F.
L’articolo di Frigeri, come tutta la satira, suscita sorrisi e amarezza. Al di là di problemi metodologici (soggettivo/oggettivo) su cui si può discutere all’infinito, vorrei fare due considerazioni:
1) Molte valutazioni dei rischi (e anche molte visite mediche) sono solo adempimenti formali, spesso costosi e privi di qualsiasi utilità per i lavoratori e le aziende. Questo lo hanno capito anche le aziende che mirano al ribasso (tanto, carta straccia per carta straccia almeno si risparmia…);
2) Se si mette a tacere la soggettività dei lavoratori (e non solo nella valutazione dello stress ma in generale sulle condizioni di lavoro) il risultato non può che essere “tutto va bene”;
Credo che il problema non sia solo deontologico e scientifico ma investe il sistema attualmente vigente sulla sicurezza sul lavoro con il suo assetto giuridico e istituzionale e, di conseguenza, di prassi
Certo che è veramente umiliante lavorare cosi…
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