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Rapporti con i servizi di vigilanza (spisal spreasal ecc)

Questo argomento ha avuto 12 risposte ed è stato letto 3983 volte.

carlpam

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  • Rapporti con i servizi di vigilanza (spisal spreasal ecc)
  • (04/03/2014 18:26)

Che pensate circa il fatto che le ASL si mettono a giudicare nel particolare come sia fatta la sorveglianza sanitaria ? fatto salva la rivalutazione dell'idoneità vi è qualche elemento che consenta ai servizi (OPV) di valutare il nostro operato ?

Una interpretazione in voga da parte degli OPV (UPG) porta a fare considerazioni ed illazione comunque errate circa il rapporto col MC considerandoci come se dovessimo essere da loro coordinati e controllando Medici Competenti giudicando perfino il nostro operato medico (fatto o no un esame clinico o strumentale particolare? )
A me non risulta che vi sia alcuna legge che lo imponga : riporto la nota da un sito ufficiale e sentite che dice ( riferendosi all'invio della relazione sanitaria annuale
Spisal ( DA UN SITO UFFICIALE)
Il MC effettua, cioè, la sorveglianza sanitaria (visite mediche), esprime i giudizi di idoneità, consegna il giudizio di idoneità al lavoratore, stende la relazione sanitaria per il datore di lavoro inviandone copia allo SPISAL. Tale ultima incombenza, pur non essendo fissata da una norma di legge, è sempre stata raccomandata dai nostri Servizi ai quali la Legge Regionale 54/82 affida il compito del controllo e coordinamento dell'attività dei medici competenti.

Il riferimento è facilmente individuabile nell' Art. 8 - (Accertamenti e visite mediche preventive e periodiche) - che recita-:
Il servizio vigila, coordina e indirizza l’effettuazione degli accertamenti previsti dall’art. 33 del decreto del Presidente della Repubblica 19 marzo 1956, n. 303, dal dpr 30 giugno 1965, n. 1124, nonchè dalle altre visite mediche preventive e periodiche stabilite dalle norme vigenti negli ambienti di lavoro.
Le visite predette possono essere eseguite da medici convenzionati ai sensi delle vigenti convenzioni nazionali di cui all’articolo 48 della legge 23 dicembre 1978, n.833 per la medicina generale e per la specialistica ambulatoriale; per le indagini strumentali eventualmente occorrenti, si fa ricorso a strutture pubbliche di diagnosi e cura o a quelle private convenzionate ai sensi dell’articolo 44 della predetta legge.
I risultati dei dati di rischio rilevati sono resi noti ai sensi del precedente articolo 3, lettera b).
Al fine di non disgiungere gli aspetti ambientali da quelli sanitari, il servizio valuta le risultanze degli accertamenti sanitari per gli eventuali interventi e adempimenti di cui al precedente art. 3, lettere a) e c).
concludo :
La legge regionale veneta fa riferimento al Medici convenzionati ( prima della 626/94) verso i quali la convenzione nazionale configura e determina un preciso rapporto di coordinamento ( trattasi di un rapporto gerarchico “debole “ che si esprime con indirizzi di carattere generali non costituendo obbligazione ) ma con la 626 tutto cambia la definizione del MC come libero professionista fa cadere anche quella parvenza di coordinamento e il rifermento è citato impropriamente dallo spisal veneto privo com'è di forza di legge

Rcorda

Rcorda
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  • Re: Rapporti con i servizi di vigilanza (spisal spreasal ecc)
  • (04/03/2014 23:02)

Una sola parola: VERGOGNA.
In una stato normale chi scrive queste cose dovrebbe a sua volta risponderne davanti ad un ente GIUDICANTE E SANZIONATORIO!

ANTO1234NELLA

ANTO1234NELLA
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147
  • Re: Rapporti con i servizi di vigilanza (spisal spreasal ecc)
  • (04/03/2014 23:05)

Ancora una volta ci troviamo di fronte ad un chiarissimo SPRESAL ABUSE; il 303/56 è stato abrogato quasi tutto, e certamente nella parte che riguarda l'articolo 33, quindi gli UPG stanno esercitando un'azione che non hanno il diritto di esercitare, oltretutto secondo una norma regionale che, come è noto, ha una valenza gerarchica inferiore ad una legge nazionale.

A questo punto, per i MC, sorge l'atavico dilemma: accettare tutto questo che gli viene imposto dall'alto, pagando magari le eventuali sanzioni correlate, oppure ribellarsi, magari valutando la possibilità (con un legale) di chiamare gli UPG a rispondere della violazione dell'articolo 323 del C.P.?

In altre parole, LEONI o PECORONI?

Purtroppo, temo già di conoscere la risposta...

Mario

"...Stando sulle spalle dei giganti, ho visto più lontano..." Isaac Newton

milvio.piras

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  • Re: Rapporti con i servizi di vigilanza (spisal spreasal ecc)
  • (05/03/2014 15:30)

a me può pure stare bene che i colleghi dello SPRESAL possano verificare il contenuto della sorveglianza sanitaria e valutare l’operato del MC. Anzi, sull’argomento mi sono fatto promotore persino di alcuni congressi, pensati proprio per coinvolgerli in modo propositivo e costruttivo nella soluzione dei tanti problemi in cui ci imbattiamo tutti i giorni. Inoltre non si può negare che in certi casi un controllo sull’operato di tanti colleghi che meriterebbero di essere bacchettati ci starebbe pure bene e, anzi, la situazione inaccettabile in cui tutti ci troviamo è riconducibile in gran parte alla mancanza di controlli adeguati. Ovviamente si dà per scontato che chi vigila abbia quantomeno le idee chiare su ciò che è chiamato a vigilare ed eventualmente sanzionare. E sul concetto di idee chiare bisognerebbe soffermarsi parecchio. In particolare, ad esempio, non sarebbe male se, ogni qual volta al MC viene contestato qualcosa, ci si sprecasse un attimo ad approfondire adeguatamente dove stanno le vere responsabilità, piuttosto che stilare il solito verbale con sanzione e prescrizioni che, alla fine, tappano un buco ma lasciano aperta una voragine. Spesso infatti il MC è vittima egli stesso di una gestione approssimativa o deliberatamente sprezzante di ogni normativa; e questo è vero in particolare quando riguarda le grosse aziende o gli Enti pubblici, grandi o piccoli, dove c’è sempre il geometra o l’ingegnere incaricato di provvedere a tutte le incombenze relative alla sicurezza, che ti mette davanti persino il programma sanitario già bell’e pronto e ti chiede “quanto vuoi?”. La soluzione non può essere semplicemente rinunciare a tali incarichi per non essere coinvolti. Forse sarebbe utile piuttosto un centro di raccolta informazioni, simile a quello del CO.NA.ME.CO. per la segnalazione degli abusi degli SPRESAL, dove invece si possano segnalare tutte le porcherie che ci tocca vedere facendo il nostro lavoro. Io avrei già una lista bella lunga.

PREVEMP

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  • Re: Rapporti con i servizi di vigilanza (spisal spreasal ecc)
  • (05/03/2014 15:48)

Lavoro da 23 anni in un servizio, ho fatto anche il medico competente, sono UPG, ho fatto e continuerò a fare prescrizioni ai medici competenti, e NON MI VERGOGNO di nessuna di queste cose - e pregherei tutti di usare con parsimonia questo tipo di espressioni, se non altro per rispetto del minimo sindacale di educazione.
Sono contrario alle divisioni (noi di qua - voi di là), anche perché le porte del nostro servizio sono sempre aperte e i medici competenti vengono spesso a chiedere chiarimenti (uno, non ci crederete, ha chiamato 10 minuti fa), e a volte anche consigli professionali: e qui mi fermo, perché spesso i chiarimenti riguardano cose che dovrebbero essere chiare (ma noi rispondiamo volentieri), e i consigli... il più delle volte vengono chiesti a cose fatte, quando la situazione è già quanto meno complicata.
Forse sfugge come quello che facciamo come organo di vigilanza passi prima attraverso una verifica interna, e poi da un controllo di forma e di sostanza dell'autorità giudiziaria (PM ed eventualmente organi giudicanti), che dovrebbe servire a prevenire, e ove necessario, anche reprimere i possibili abusi; con le denunce per abuso di ufficio non si risolve quindi nulla (tranne quando il reato sussiste, e mi corre l'obbligo di sottolineare che deve trattarsi per conforme giurispruenza di fatto doloso, cosa che resta difficile da ipotizzare nella mia esperienza personale).
Chi non concorda con le prescrizioni può ben adire il suo 'giudice naturale' (così dice il giurista): ma mi resta poco chiaro il perché debba essere considerato 'cattivo' chi denuncia un reato e non anche il magistrato che ritenga il reato sussistente.
Mi viene il dubbio che in un caso del genere il reato magari sussista.

Forse sfugge anche come non esista solo la vigilanza di iniziativa, ma capiti di dover fare indagini su malattie professionali (alcune all'anno a testa, da noi), e la richiesta del magistrato si incentri sempre più spesso sulla figura del medico competente: poteva fare qualcosa per prevenire la malattia o limitarne l'evoluzione?
E allora si deve entrare nel merito di come è stata impostata la sorveglianza sanitaria, i giudizi di idoneità, ecc.
In questi casi, se il PM è esperto (e taluni lo stanno diventando), può chiedere - in dettaglio - sulla base di quali indicazioni scientifiche e professionali il medico competente si sia orientato, ecc.
Anche in questo caso non vado oltre.
Bisogna quindi capire bene in quale contesto sia nata un'eventuale prescrizione e la motivazione esatta per cui si sia dovuti entrare nel merito di come veniva programmata e condotta la sorveglianza sanitaria.
In alcuni servizi si ricorre poi (in modo motivato) allo strumento della disposizione (e non prescrizione), per far sì che il medico competente adotti un determinato protocollo o modifichi quello esistente.

Il lavoro sta diventando più difficile per tutti, non solo per i medici competenti, e il confronto professionale è la modalità da preferirsi per mantenere un percorso comune (siamo tutti medici del lavoro? o forse lo sono solo alcuni?).

L'alternativa è una sorta di gioco a guardie e ladri: ma di questo sì che dovremmo vergognarci tutti.

carlpam

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  • Re: Rapporti con i servizi di vigilanza (spisal spreasal ecc)
  • (05/03/2014 20:15)

lavoro dal 77 ( e dal 80, e in varie sedi, nel dipartimento di prevenzione (allora denominato "settore igiene" di cui ero direttore (primario) con poco personale e responsabilità di igiene medicina del lavoro occhialerie in cadore (!)medicina legale e alimentazione ....e ovviamente UPG

fa bene Prevemp a dire che non si deve fare a guardia e ladri ma come scriveva Giorgio Ferigo (Certificato come sevizia FORUM ED.UD 2001 ISBN 88 8420-028 8) : "la presenza della vigilanza nella prevenzione è - oggettivamente - un ostacolo allo svolgimento delle attività di prevenzione" e ancora "le Aziende Sanitarie (si noti l'aggettivo qualificativo)non possono esercitare "attività sanitaria"in fabbrica"
-( e spiega l'evidente conflitto d'intersse e aggiunge Ferigo riferendosi ad Giuliano Amato 94-97 AGCM che vietava di fare Sorveglianza Sanitaria ai Medici ASL )- " sbagliati sono i rimedi che consistono nell'impedire a una struttura SANITARIA pubblica di "fare sanità"perchè contiene elementi di polizia , anzichè estromettere della struttura SANITARIA la polizia , per permetterle di fare sanità
(funzioni che poi di fatto non è in grado di svolgere ... vedi Prato )
e a proposito è noto in questi momenti che i Nas stiano battendo a tappeto le aziende gestite dai cinesi) E' ovvio che il magistrato chieda indagini per malattia professionale

ma nel caso di cui parlo all'inizio (e di cui non vorrei dare altra specificazione aggiuntiva) si trattava di indicazioni che dette da un Ispettore non medico: le considero vero abuso e ancor più non fondate su norma che glielo consentisse riferita infatti al 303 con allora i MMG f.f.in regime di convenzione, di MC) ma perdipiù si tratta di elementi esclusi da me nel corso delle visite di cui il tecnico nulla poteva ipotizzare o valutare: come se una recluta andasse a dire al colonello di aggiustarsi in modo coretto il basco...! mi risento non perchè si vada contro l'autorità ma contro l'autorevolezza che gli studi l'età e l'esperienza mi consentono.

certo che promuoverò la segnalazione di abuso al conameco e anch'io aqggiugerò il mio elenco di porcherie a quelle del collega Piras!!

Rcorda

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  • Re: Rapporti con i servizi di vigilanza (spisal spreasal ecc)
  • (05/03/2014 21:41)

Caro collega PREVEMP, premesso che condivido nei contenuti il tuo intervento, non ne riesco a comprendere il nesso con il caso riportato da carlpam. Ciò che viene riportato a mio modesto parere sembra una elucubrazione astrusa ed arzigogolata in burocratese tirando in ballo il 303 quasi interamente soppresso (è come se venga contestato il fatto di non fare le visite trimestrali).
Personalmente sono convinto che ci sia del buono e del meno buono sia tra i MC che tra i colleghi degli SPRESAL (e credo che statisticamente sia una cosa più che normale), ma se tu difendi "i tuoi" ed io difendo "i miei" certo che si reitera il gioco da guardia e ladri...

P.s. Io ho ottimi rapporti con molti colleghi UPG.

Cordialità, Rcorda

ANTO1234NELLA

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  • Re: Rapporti con i servizi di vigilanza (spisal spreasal ecc)
  • (06/03/2014 00:20)

Caro collega UPG, quello che tu dici è in parte condivisibile, ma non cogli il senso della discussione: sembra che alcuni tuoi colleghi vogliano esercitare un controllo sull'operato dei MC sfruttando una norma che fa riferimento all'articolo 33 del D.P.R. 303/56, D.P.R. che come tu sai è stato quasi completamente abrogato (permane ancora l'articolo 64), quindi stanno esercitando un'azione irregolare, e dal momento che sicuramente sanno che il 303 non esiste più, potrebbe configurarsi un abuso d'ufficio.

Mario

"...Stando sulle spalle dei giganti, ho visto più lontano..." Isaac Newton

Assoprev

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  • Re: Rapporti con i servizi di vigilanza (spisal spreasal ecc)
  • (08/03/2014 00:25)

L'organo di vigilanza esercita la vigilanza esclusivamente in relazione agli obblighi specificamente stabiliti dalla legge. L'emanazione di prescrizioni al medico competente, come ad altri soggetti, può avvenire esclusivamente in relazione alla rilevazione di omissioni per le quali si applichino le procedure previste dall'art. 20 del. D. Lgs. 758/94. Nessuna prescrizione può essere emanata in assenza di una contravvenzione accertata. L'istituto della disposizione di cui all'art. 10 del DPR 520/55 non rientra tra le funzioni che l'art. 21 legge 833/78 estende al personale delle unità sanitarie locali cui è attribuita la qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria, limitandosi lo stesso art. 21 ad estendere il potere di accesso di cui all'art. 8 e la facoltà di diffida di cui all'art. 9 del DPR 520/55. La valutazione degli aspetti qualitativi del lavoro del medico competente, così come l'esercizio di "funzioni di coordinamento" nei confronti dello stesso, non rientrano tra i compiti attribuiti all'organo di vigilanza. L'unico riferimento legislativo in materia di coordinamento della attività del medico competente è contenuto nell'art. 39 comma 6 del D.lgs. 81/08 relativo al caso della nomina di più medici competenti.

giancarlo

giancarlo
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  • Re: Rapporti con i servizi di vigilanza (spisal spreasal ecc)
  • (09/03/2014 07:41)

Art.64dpr 303+art.25 dl 81/08+art.39 dl81/08

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