Nelle tabelle del danno biologico INAIL (DM 12 luglio 2000) l'ernia discale (specifico che viene indicata al singolare) del tratto lombare con disturbi trofico sensitivi persistenti viene valutata, in termini di danno, nella misura fino a 12%. Mi chiedo se, nel caso di presenza di due ernie lombari, possa applicarsi il criterio delle menomazioni concorrenti e procedere, quindi, ad una stima complessiva del danno. In base a questo ragionamento, il valore (fino a 12%) non rappresenta più un limite ma andrebbe applicato a due patologie (ovviamente non come semplice somma delle due patologie)e non ad una sola. Del resto, nelle stesse tabelle, per altre patologie viene fatta diversa valutazione per danni singoli e danni multipli (es: frattura di vertebra-fino a 10%- e frattura multipla di vertebra dello stesso tratto -fino a16%-...oppure, frattura di una costa e fratture costali multiple...). Cosa ne pensate?
danno composito:la valutazione del danno non deriva dalla sommatoria delle diverse percentuali attribuite alle singoli componenti menomative, ma deve far riferimento alla riduzione globale dell'integrità di quel determinato distretto anatomo-funzionale.
Nelle tabelle del danno biologico INAIL (DM 12 luglio 2000) l'ernia discale del tratto lombare con disturbi trofico sensitivi persistenti viene valutata,nella misura fino a 12%. Nel caso di presenza di due ernie lombari, DOVREBBE applicarsi il criterio delle menomazioni concorrenti e procedere, quindi, ad una stima complessiva del danno composito:la valutazione del danno non deriva dalla sommatoria delle diverse percentuali attribuite alle singoli componenti menomative, ma deve far riferimento alla riduzione globale dell'integrità di quel determinato distretto anatomo-funzionale: NELLA INVALIDIDITA' CIVILE IL DANNO residuo viene calcolato come percentuale del restante (100-12 =88; 12% di 88 = 10,56 ) quindi n 12%* 10% = 22%
NON SO però se il criterio viene applicato anche dall'INAIL
http://www.inail.it/internet/defa...wLabel=normativa_wcmplaceholder_1
CITO da SITO INAIL "Nel caso di danni composti, vale a dire comprensivi di più menomazioni, la valutazione non potrà essere il risultato della somma delle singole menomazioni tabellate. In tali casi, infatti, si dovrà procedere a stima complessiva del danno con riferimento all'entità del pregiudizio effettivo dell'apparato e/o della funzione interessata dalle menomazioni."
Come già indicato nel mio quesito, non metto in dubbio la valutazione globale dell'organo/apparato. Chiedevo di soffermarsi su un aspetto più specifico: l'INAIL tende a valutare il danno al rachide LOMBARE alla stessa stregua sia se si tratti di ernia singola che se si tratti di più ernie. Nelle tabelle DM 12 luglio 2000 si parla di ernia con valutazione fino a 12%. La voce corrispondente all'anchilosi del rachide lombare è 25 %. La presenza, ad esempio, di due ernie (con ripercussioni neurologiche relative ai due distretti) non determina il 25% (compromissione di tutto il distretto), non può (è ovvio) determinare il 24 (somma di due ernie) ma non può nemmeno essere valutata considerando il valore massimo di 12%. Non so se, questa volta, mi sono spiegato meglio. Nel caso da me analizzato avevo un orientamento verso il 16%.
In merito all'invalidità civile, il calcolo riduzionistico riportato da carlpam si applica per la coesistenza e non (come nell'esempio fatto da me) per il concorso.Le lesioni in concorso, in genere, prevedono una valutazione percentuale della singola menomazione per poi procedere ad una valutazione globale corrispondente ad un valore percentuale proporzionale a quello tariffato per la perdita totale dell'organo o dell'apparato.
Io direi che il danno deve tenere conto della molteplicità delle lesioni con danno totale valutato sull'insieme della funzionalità del distretto, come dici giustamente, piu una certa quota aggiuntiva
Andrea Angelo Bordiga
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