Un problema che si presenta quando si formula un giudizio di idoneità con prescrizioni o limitazioni per lavoratori con problemi soprattutto articolari e muscolo-tendinei, addetti ad attività comportanti la movimentazione manuale di carichi o la necessità di camminare a lungo, casi in cui il medico in genere si limita a dire cosa il lavoratore non può fare e spetta al datore di lavoro capire cosa il lavoratore può fare, è che spesso il medico stesso rimane poi coinvolto in una serie di tentativi che impegnano più di quanto sia anche economicamente sostenibile, poiché il lavoratore continua a lamentare l’impossibilità di svolgere questo o quel compito adducendo, ovviamente, motivazioni o difficoltà soggettive a volte difficili da obiettivare.
Mi sono messo quindi alla ricerca di uno strumento che possa essere di aiuto nel definire le capacità lavorative residue in un lavoratore limitato da problemi fisici di varia natura, sulla scorta, ad esempio, del questionario per la valutazione del grado di autonomia di persone con handicap più o meno gravi, ma non ho trovato nulla di specifico per le esigenze del medico competente.
Alla fine me ne sono elaborato uno mio, ma quasi certamente rischio di incontrare l’opposizione di tutti quelli che, se una cosa non è partorita da un qualche importante istituto e omologata per l’uso, non te la fanno passare.
Qualcuno sa dare indicazioni utili al riguardo?
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