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Idoneità difficile

Questo argomento ha avuto 11 risposte ed è stato letto 4785 volte.

Gennaro

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1162
  • Idoneità difficile
  • (06/06/2014 06:48)

Hello:)
Un Infermiere di sala operatoria di neurochirurgia, classificato ai fini della radioprotezione in categoria b ha effettuato una colonscopia nel 2010.

All'epoca furono asportati 2 polipi di 0,5 cm di tipo iperplastico al colon ascendente e 1 polipo adenomatoso di 0,3 cm con displasia di grado medio al retto.
La dose efficace nel corso degli anni oscilla tra 0,12 e 0,40 mSv anno

Ai fini della radioprotezione ho il dubbio su quando effettuare una nuova colonscopia.

Dai dati di letteratura ho evinto che per i polipi iperplastici non è consigliato effettuare la colonscopia periodica mentre per i polipi adenomatosi si.

In genere nuovi polipi possono formarsi (o essere visibili) dopo 5 anni, quindi la colonscopia potrebbe essere effettuata ogni 5 anni.

I dati di letteratura riportano che per i polipi al di sotto di 1 cm tale esame dovrebbe essere ripetuto dopo 5 anni (rischio cancro del colon simile a quello della popolazione generale), mentre per i polipi oltre 1 cm o multipli la colonscopia deve essere ripetuta dopo 3 anni.

Le domande che mi nascono spontanee sono:

1 Nel caso di poliposi multipla , quali devono essere considerati? solo quelli adenomatosi o anche quelli in cui vi sia la presenza contemporanea sia di polipi con iperplasia e polipi con displasia?

2 essendo la colonscopia una indagine cruenta posso obbligare il lavoratore ad effettuarla?....


Il lavoratore non può effettuare la ricerca del sangue occulto nelle feci perché assume aspirina e anticoagulanti, inoltre il cardiologo ha attestato che il lavoratore è affetto da cardiopatia ischemica a rischio alto di infarto per esposizioni a "condizioni" di stress psicofisico come "turni di notte e reperibilità. Sicuramente il referto del "collega cardiologo" sarà "di parte" ma comunque è una certificazione di cui devo tenere conto.


Visto i rischi specifici ( stess lavoro correlato di grado "medio-alto", Movimentazione manuale dei pazienti in fascia gialla con metodo mapo, rischio radiazioni ionizzanti) e tenendo conto dello stato di salute e quanto ho scritto nei precedenti paragrafi, sto pensando di formulare un giudizio di non idoneità.

Il lavoratore mi ha riferito che effettuerà la colonscopia nei prossimi giorni e l'esame avverrà con la presenza di un ANESTESISTA, inoltre vorrebbe continuare a lavorare nella sala operatoria perché percepisce soldi extra.
Che ne pensate?,
Saluti:)

Gennaro Bilancio

gdigiacomo

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85
  • (06/06/2014 11:09)

per dosi come quelle riportate (meno di metà di quello che è considerato accettabile per il "pubblico") io non prendo minimamente in considerazione la non idoneità all'esposizione a radiazioni ionizzanti;
nel protocollo di sorveglianza sanitaria non inserisco nessun esame invasivo, perchè metterlo nel protocollo significherebbe dover fare non idoneo chi poi non si sottopone all'esame: valuto gli esami che i dipendenti eseguono per proprio conto
per quanto riguarda la cardiopatia ischemica mi sembra giustificata l'esclusione dal lavoro notturno; la reperibilità (anche notturna) mnerita un approfondimento: tecnicamente non è lavoro notturno ed io solitamente non formulo limitazioni che la comprendono, anche se nella pratica spesso che è esonerato dal lavoro notturno viene escluso anche dalla reperibilità notturna.
più in generale cerco di emettere giudizi rivolti esclusivamente ai fattori di richio valutati e presenti nel DVdR

Gennaro

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1162
  • (06/06/2014 19:08)

C'E un malinteso, la non idoneità non è riferita all'esposizione alle R.I. Ma alla mansione.
Grazie per la risposta :)

Gennaro Bilancio

clamagio2@tin.it

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232
  • (06/06/2014 21:40)

perchè vuoi farlo non idoneo alla mansione? Controindica solo i turni notturni ed ( eventualmente) la reperibilità. Secondo me puo' tranquillamente lavorare in sala operatoria e percepire qualche extra di cui, considerati i tempi, avrà sicuramente bisogno. Purtroppo, e nella pratica quotidiana capita spesso, nel formulare il giudizio di idoneità non possiamo non tener conto anche di un eventuale danno economico che potrebbe subire il lavoratore a fronte di un giudizio con limitazioni eccessive rispetto alla reale compatibilità tra condizioni di salute e l'esposizione a rischi specifici

Gennaro

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1162
  • (07/06/2014 08:03)

Ho pensato alla non idoneità per vari motivi tra cui la modalità di lavoro, spesso i lavoratori della sala operatoria di neurochirurgia devono assumere posture del rachide in flessione e torsione prolungate. Se ricordo bene nell'esercizio fisico statico vi è un aumento della pressione arteriosa sistolica e diastolica a causa della vasocostrizione periferica generalizzata e un maggior consumo di ossigeno.
Nei prossimi giorni andrò in reparto per la valutazione delle posture con il criterio Reba.

Saluti:)

Gennaro Bilancio

Conte_Vlad_III

Conte_Vlad_III
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383
  • (07/06/2014 10:00)

puoi darci qualche informazione in più sulla "cardiopatia ischemica a rischio alto di infarto"? Quali sono gli elementi che la caratterizzano (test da sforzo, ecocardio, scinti etc..)?

Gennaro

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1162
  • (07/06/2014 10:56)

Tenendo in considerazione la seguente pubblicazione , "L’inserimento professionale del lavoratore affetto da cardiopatia ischemica: fattori prognostici, valutazione occupazionale e criteri per l’elaborazione del giudizio di idoneità alla mansione specifica" (G Ital Med Lav Erg 2013; 35:2, 102-119)ho fatto richiesta al cardiologo di valutare la stratificazione del rischio finalizzata a stimare l'evoluzione della cardiopatia ischemica. Quindi ho prescritto la prova da sforzo, l'ecg dinamico secondo holter e l'ecocardiografia. Il cardiologo ha effettuato la visita cardiologica, ecg e l'ecocolordopplergrafia.
Le conclusioni sono state:
Il paziente in oggetto è affetto da cardiopatia ischemica, presenta elevato rischio cardiovascolare ad attività psicofisiche stressanti quali turni notturni e di reperibilità possono peggiorare il rischio di infarto e/o morte improvvisa, anche in considerazione che al paziente è stato impiantato uno stent di lunghe dimensioni più suscettibile a restenosi.
Saluti

Gennaro Bilancio

Conte_Vlad_III

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383
  • (09/06/2014 07:49)

mi sarebbe piaciuto conoscere i parametri (FE, test da sforzo, altro?) sulla base dei quali il cardiologo ha espresso il proprio parere ("bacchettandolo" pero' sul fatto di indicare turni e reperibilità che sarebbe nostro -e non suo- compito indicare).

geremia17

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49
  • (09/06/2014 12:19)

ciao gennaro risposta secca; richiesta all'inps (il lavoratore) per eventuale prepensionamento per patologia( visto il certificato del cardiologo)
ciao geremia

Conte_Vlad_III

Conte_Vlad_III
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383
  • (09/06/2014 15:45)

ehemmm..."prepensionamento"?? Gli hanno anche amputato i 4 arti? ;-)

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