Non vorrei che pensiate che mi sono svegliato adesso e che creda di aver scoperto l’acqua calda, e spero di non sparare qualche amenità, ma mi chiedevo: nessuno ha mai trovato da eccepire sulla costituzionalità dell’impianto sanzionatorio, e della sua applicazione, del decreto 81?
Intendo dire che mi sembra poco “logico” che si possa applicare la stessa sanzione sia in caso di una totale inadempienza, sia per una inadempienza parziale, sia, addirittura, per una presunta inadempienza, cioè a discrezione dell’organo di vigilanza, sulla base di interpretazioni personalissime di una norma ambigua; e quest’ultimo caso, almeno nella mia esperienza, è il più frequente.
È come venire sanzionati per eccesso di velocità in un luogo dove non è specificato alcun limite preciso, per cui un vigile ti sanziona perché superi i 70, un altro perché superi i 50, e un altro ancora perché superi i 30 km all’ora.
Oltretutto, con potenziali conseguenze sulla salute e sulla sicurezza molto diverse a seconda del contesto e le circostanze.
A questo proposito, trovo molto discutibile anche la famosa sentenza di condanna del medico competente per non aver collaborato alla valutazione dei rischi quando ancora la definizione di “collaboratore del datore di lavoro” era ancora parecchio vaga; e ancora oggi, malgrado il precedente e i vari interpelli, mi sembra che ci sia ancora parecchio da fare per chiarire meglio il concetto, soprattutto a beneficio di qualcuno che tende ad estremizzare un po’ troppo, e in palese contrasto con l’intendere comune anche dei propri colleghi.
Come può essere costituzionale che passando da uno SPRESAL all’altro, ma anche da un ufficio all’altro dello stesso SPRESAL, si riscontrino differenze spesso abissali nell’ interpretazione della normativa, e non esista un efficace sistema di controllo e omogeneizzazione del loro operato? E i direttori responsabili di quanto accade nei loro SPRESAL, leggono i documenti che controfirmano?
E soprattutto, perché, per lo stesso tipo di violazione alcuni sfigati vengono sanzionati, anche quando le conseguenze per la sicurezza sarebbero scarse o nulle, e altri invece no (ovviamente - e persino - dallo stesso UPG), continuando indisturbati addirittura ad indurre comportamenti decisamente censurabili e con grave rischio per la salute dei lavoratori e persino per la popolazione in generale?
A proposito, non si era parlato di un centro per la raccolta di segnalazioni di porcherie?
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