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proposta di modifica art. 25

Questo argomento ha avuto 21 risposte ed è stato letto 3164 volte.

milvio.piras

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  • proposta di modifica art. 25
  • (02/07/2014 23:56)

Ormai non passa giorno che non si registrino assurdità (chiamiamole così) tali da far cadere le braccia, e non solo quelle, anche al più paziente, coscienzioso, scrupoloso, e chi più ne ha …, dei medici competenti.
Il nostro campo (il campo di applicazione del decreto 81/’08) è teatro di scorrerie da parte di cani, porci e sedicenti addetti ai lavori, consulenti, esperti, docenti, formatori, funzionari ministeriali e di enti pubblici e, non ultimi, incaricati di compiti di vigilanza, che sembrano fare a gara a chi la spara più grossa, a chi ne frega di più, a chi riesce a contraddire e contraddirsi più volte e più clamorosamente possibile, a chi più di altri riesce a salire in alto sul palcoscenico consacrato al protagonismo a tutti i costi, in un turbine di colpi di scena (e di scemenza) che sembra un festival del circo con la partecipazione di pagliacci e saltimbanchi provenienti da tutto il mondo.
Visto da fuori, ovvero dalla parte di chi non ha particolari interessi in ballo, lo spettacolo deve essere quanto di più divertente si possa offrire: altro che i mondiali di calcio, altro che le puttanate dei reality televisivi o le diatribe sul regime fiscale che affama i pensionati. Qui è tutto, farsescamente e drammaticamente ad un tempo, spontaneo, genuino, caleidoscopico e senza limiti prestabiliti. Forse è per questo che, se è vero che tra i molti che assistono e che qui ci leggono ci sono anche parecchi politici e magistrati, nessuno muove un dito per fermare lo spettacolo: e dove lo trovi un altro in cui si vedono i martiri dati in pasto alle belve, presi a calci, a sassate, a sputi e uova marce? Oltretutto gratis e senza rischi per gli spettatori.
Qualcuno ha bisogno che chiarisca meglio chi si ritrova a ricoprire il ruolo di martire in questa bolgia, o che stia esagerando? Beh, in tal caso è opportuna una precisazione: STO RIVOLGENDOMI AI MEDICI COMPETENTI!! Gli altri, se non sanno di cosa parlo, è evidente che appartengono ad un mondo diverso, felice e senza pensieri, e difficilmente possono comprendere.
Lasciando ad altre occasioni, quindi, la rassegna di esperienze personali e aneddoti vari volti a suffragare tali asserzioni, mi limito a formulare la seguente proposta:
sia abrogato l’articolo l’articolo 25, al comma 1, lettere a) e b) e sostituito dal seguente:
a) il medico competente, unico responsabile della valutazione dei rischi, si leva dalle balle tutti i sedicenti consulenti scelti e incaricati dal datore di lavoro (o che a questi si siano imposti) e gestisce, sotto la propria responsabilità, l’intero processo della valutazione dei rischi, avvalendosi della collaborazione di esperti di sua fiducia, nonché la formazione ed informazione dei lavoratori:
b) qualunque lavoratore viene sottoposto a visita medica applicando un protocollo sanitario di base obbligatorio su tutto il territorio nazionale (in pratica il protocollo applicato dalla ASL per le visite di idoneità), integrato da ulteriori esami nei casi previsti dalla legge per esposizioni particolari.

I vantaggi sarebbero evidenti: da una parte non esisterebbero più i DVR inguardabili, già pagati profumatamente, che ci vengono portati alla firma mettendoci in serio “imbarazzo” e a rischio di essere sanzionati per le colpe di altri; dall’altra non ci sarebbe spazio per la discrezionalità dei vari ficcanaso che pretendono l’adozione di misure che spesso sono completamente differenti da una ASL all’altra, o talvolta, da un ufficio all’altro della stessa ASL, accompagnando spesso le osservazioni del caso con relativo verbale di prescrizione.

Sarebbe anche opportuna una SERIA revisione degli allegati 3A e 3B: su quest’ultimo è imbarazzante persino soffermarsi, ma anche il 3A contiene elementi che, veramente, non si capisce da chi siano stati pensati o a che scopo, oltre a quello di fornire un utile arma di pressione ed abuso per chi ha potere sanzionatorio (che importanza può avere specificare il tipo di contratto dei lavori precedenti? Ed è così importante tutta quella girandola di firme e date da specificare, su cui talvolta ci si attropiglia? Per non parlare del contenuto più specificamente attinente alla descrizione dello stato di salute: quanti dettagli è necessario riportare per descriverlo adeguatamente? Si vedono in giro cartelle in cui organi, apparati, funzioni e sintomi sono descritti da sintetici prestampati con caselle da barrare, come anche cartelle in cui ogni particolare è più o meno dettagliatamente descritto a penna, ma spesso in modo illeggibile. In questo caso le contestazioni sono basate esclusivamente sulla discrezionalità di chi fa il controllo: vi sembra legittimo o accettabile?)

tcam

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  • Re: proposta di modifica art. 25
  • (04/07/2014 00:29)

In sintesi Milvio, mi sembri proporre:
Visto che comunque il nostro destino è la sodomizzazione, facciamolo almeno per scelta e diritto sancito da norma.
E poi se stupidità vi debba essere, che almeno sia garantita omogeneamente su tutto il territorio nazionale.
Proprio per semplificare al massimo......
Tcam

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milvio.piras

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  • Re: proposta di modifica art. 25
  • (05/07/2014 23:13)

La mia vuole essere anche, ma solo fino a un certo punto, una provocazione.
Sono anni che constatiamo quanto la discrezionalità con cui ognuno di noi interpreta e applica alcuni (troppi) passi nebulosi della normativa conduca ad una difformità di operato che, già inaccettabile di per sé (perché spesso motivata da motivi puramente economici, piuttosto che da reale convinzione dell’opportunità, necessità, efficacia per i fini preventivi sulla salute della gente), è alla base anche di problemi che parecchi di noi hanno potuto sperimentare quando ad avere opinioni diverse dalle nostre è un UPG dello SPRESAL che ce le notifica con un verbale. E molti di noi, se non tutti, in tali occasioni ritengono più conveniente pagare ed ottemperare, abiurando alle proprie convinzioni, piuttosto che dimostrarne la fondatezza in un tribunale, dove solo chi c’è passato sa cosa lo aspetta in termini di costi, tempo, stress e altre potenziali conseguenze, anche nel caso in cui alla fine ottenga di avere riconosciute le sue ragioni (correggetemi se sbaglio: in tribunale, se perdo io pago tutto, cioè la sanzione per intero, le spese del processo, il mio avvocato e i miei consulenti, e devo poi comunque “ottemperare”; se vinco, l’UPG che mi ci ha trascinato sulla base di una sua cazzata non paga in nessun modo e io comunque non vengo risarcito).
E allora, non è meglio fare come per la revisione auto? Ogni due anni porti il tuo SUV, il tuo Mercedes, o il tuo catorcio a controllo e questo viene sottoposto ad una serie di esami, sempre secondo lo stesso protocollo, sia che poi ci vada solo a portare il bambino a scuola a fare la spesa al centro commerciale, o lo scassi sui sentieri sconnessi di montagna o andando ad imboscarti con la tua bella (il tuo bello, se sei femmina, o se hai gusti particolari) e nessun UPG (in questo caso la Stradale, o i CC, o chiunque altro) ti può sanzionare perché hai fatto un esame di meno o di troppo: il protocollo è quello ed è stabilito dalla legge. Né rischia chi ti ha dato l’ok in officina (il nostro equivalente) per lo stesso motivo; al massimo l’ispettore verifica se gli esami vengono eseguiti secondo le norme previste, e non può rompere i coglioni con le sue opinioni personali.
Certo, per gli esseri umani, secondo il lavoro che svolgono, di alcune differenze si deve pur tenere conto (per chi è esposto a benzene sarà necessario prevedere il controllo dell’esposizione, inutile in un non esposto, per fare un esempio), ma le occasioni di scontro con lo sceriffo sarebbero ridotte di parecchio.
A ben vedere, la tanto sbandierata autonomia del medico competente, oltre ad essere una spada di Damocle, qualcosa che può metterci in una posizione estremamente scomoda, è piuttosto invocata da molti per poter giocare con i prezzi e tirare al ribasso o tenersi un margine di guadagno maggiore.

ramses

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  • Re: proposta di modifica art. 25
  • (06/07/2014 00:19)

"in tribunale, se perdo io pago tutto, cioè la sanzione per intero, le spese del processo, il mio avvocato e i miei consulenti, e devo poi comunque “ottemperare”; se vinco, l’UPG che mi ci ha trascinato sulla base di una sua cazzata non paga in nessun modo e io comunque non vengo risarcito)."
Non è proprio vero.
Intanto, se c'è un errore o malafede, si può chiedere un risarcimento del danno economico (che è solo una parte delle rotture di palle connesse, ma almeno quello), e ciò perchè c'è in Costituzione questo articolo:
"Art. 28.
I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti. In tali casi la responsabilità civile si estende allo Stato e agli enti pubblici."
Qualcuno lo ha già fatto, e qualche UPG poco corretto ha avuto una brutta sorpresa, anche perchè scoprì che in quel momento veniva scaricato da tutti.

Vedi, le possibilità di difendersi ci sono, sempre che non hai veramente fatto una cazzata e allora peggio per te. Il problema è che nessuno riflette sul fatto che le leggi non servono per punire, ma prima di tutto per tutelare, e questo articolo è la panacea di tutti i soprusi, a patto che lo si utilizzi.
Il limite deriva se mai da una normativa che è come il famoso elastico delle mutande, la tiri dove ti fa più comodo; ma nonostante ciò, in molti casi, si può fare le proprie ragioni.
Ci vuole un po' di coraggio, ed avere sotto i c...
Mica tutti. Anzi, fra i MC proprio pochi.

Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)

carlpam

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  • Re: proposta di modifica art. 25
  • (06/07/2014 14:06)

Riassumo il lungo sfogo di Milvio e cerco di formulare una proposta.
“Ormai non passa giorno che non si registrino assurdità (chiamiamole così) tali da far cadere le braccia, e non solo quelle, anche al più paziente, coscienzioso, scrupoloso, dei medici competenti.
Il nostro campo (decreto 81/’08) è teatro di scorrerie da parte di cani, porci e sedicenti addetti ai lavori, consulenti, esperti, docenti, formatori, funzionari ministeriali e di enti pubblici e, non ultimi, incaricati di compiti di vigilanza, che sembrano fare a gara a chi la spara più grossa, a chi ne frega di più, a chi riesce a contraddire e contraddirsi più volte e più clamorosamente possibile...(...) che sembra un festival del circo di pagliacci e saltimbanchi.”
Non pare un sistema finalizzato ad hoc ma “è tutto, farsescamente e drammaticamente ad un tempo, spontaneo, genuino, caleidoscopico e senza limiti prestabiliti.(e non servono dimostrazioni : le conosciamo purtroppo bene tutti noi.)
modifico la sua proposta
sia abrogato l’articolo l’articolo 25, al comma 1, lettere a) e b) e sostituito dal seguente:
a) il medico competente, quale collaboratore unico nominato direttemente dal datore di lavoro che rimane responsabile della valutazione dei rischi, supporta sotto la propria responsabilità, l’intero processo della valutazione dei rischi, avvalendosi della collaborazione di esperti di sua fiducia, nonché la formazione ed informazione dei lavoratori
b) qualunque lavoratore sulla base di rischi indicati nel DVR ( standardizzati fino a 50 dipendenti) viene sottoposto a visita medica applicando un protocollo sanitario integrato da ulteriori esami nei casi previsti dalla legge per esposizioni particolari.
Ovviamente non è logico ripercorrere le prescrizioni tabellate nel Dpr 303 /56
c) L'inail effettua una revisione periodica dei protocolli ( che devono rappresentare solo gli accertamenti minimi ) e dei rischi standard
I vantaggi sarebbero evidenti: da una parte non esisterebbero più i DVR inguardabili, già pagati profumatamente, che ci vengono portati alla firma mettendoci in serio “imbarazzo” e a rischio di essere sanzionati per le colpe di altri; dall’altra non ci sarebbe spazio per la discrezionalità dei vari ficcanaso che pretendono l’adozione di misure che spesso sono completamente differenti da una ASL all’altra, o talvolta, da un ufficio all’altro della stessa ASL, accompagnando spesso le osservazioni del caso con relativo verbale di prescrizione.
Alle Asl devono essere sottratte le funzioni di controllo con sostanziali modifiche all'art 13/81 affinché svolga funzioni di studio e ricerca dei comparti produttivi nell'ambito territoriale e e di consulenza compresa l'attività diretta per i medici del servizio quali medici competenti ( la regolamentazione potrà limitare fino ad 1/3 tale attività che deve costituire un calmiere ai costi con un range fra minimo e massimo evitando il minimo ribasso)
Chi controllerà? (non essendo mai stato colto da ansia di controllo) proporrei ampie modifiche dell'OT24 ( oscillazione del premio Inail ) incentivando le buone prassi e i miglioramenti di ambienti e condizioni di lavoro (qualcuno ha mai visto interventi strutturali in fabbrica di riduzione del rumore prima di assegnare i DPI ?)
L'ispettorato del lavoro ha come noto compiti ispettivi per violazioni di leggi per i compiti istitutivi che continuerà a svolgere con funzioni di PG rispetto alla Aziende ( per le violazioni invece in ambito medico per il restante art 25 e l'art.58 -sanzioni- si potrà invece a ricorrere un arbitrato (ombudsman o grand jury) composto da MC/Asl / Med.legale Asl paritetico ).
“Sarebbe anche opportuna una SERIA revisione degli allegati 3A e 3B: su quest’ultimo è imbarazzante persino soffermarsi, ma anche il 3A contiene elementi che, veramente, non si capisce da chi siano stati pensati o a che scopo.”
Anche questa è una provocazione ma mica poi tanto !!! Concordo poi con Ramses che sia necessario un di coraggio e un po' di attributi ( politically correct : secondo il genere )
in ogni caso se questa nota pare una follia ricordo :
L’uomo ragionevole adegua se stesso al mondo; L'irragionevole tenta di adeguare il mondo a se stesso:Perciò il progresso dipende dall’uomo irragionevole. G.B. Shaw
Solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo lo cambiano davvero Einstein

Mediconosherpa

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  • Re: proposta di modifica art. 25
  • (06/07/2014 17:36)

Insomma, visto che tanto ormai è chiaro che è ciò che vogliono, che si sancisca definitivamente che il DVR lo fa il medico, secondo procedure standard, e si adottino protocolli standard; così, nel segno dello “standard”, la “centralità” (sic !) del medico diverrebbe assoluta, stabilita e codificata.
In altre parole: il medico fa tutto, ed è responsabile di tutto. Stop.
Così sparirebbe ogni incertezza, e si individuerebbe a colpo sicuro il responsabile universale ed unico; chissà, forse qualche politico potrebbe trovare la cosa interessante.

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faggiano.danilo

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  • Re: proposta di modifica art. 25
  • (07/07/2014 11:57)

Fare un DVR non significa solo valutare tutti i rischi, ma impone anche entrare nel merito di campi culturali non alla portata del MC. Mi riferisco per esempio alle macchine ed attrezzature (adeguatezza alle normative, manutenzione, omologazioni varie, ecc.), alla formazione specifica a seconda delle macchine utilizzate, all'adeguatezza degli impianti e quant'altro. Non è che il MC sappia proprio tutto di quello che deve essere valutato e scritto, altrimenti faremmo come gli attuali sedicenti "tecnici della sicurezza".

Come si suol dire in medicina: il tuttologo è morto da tempo insieme ai suoi pazienti.

Un DVR fatto bene secondo me impone la collaborazione di diverse figure professionali di cui non si può fare a meno.

Sarebbe più opportuno attribuire a ciascuno le sue responsabilità specifiche. In sostanza poter capire chi ha sbagliato, senza punire tutti quelli che hanno firmato il DVR sol perché l'hanno firmato.
Anche perché altrimenti gradirei delle sanzioni anche per gli RLS che pure devono firmare il DVR.

E comunque tengo a sottolineare che all'art. 28 comma 2 c'è scritto che la firma del RSPP, RLS e MC (ove nominato) valgono "ai soli fini della prova della data". Poi uno ci può speculare sopra dicendo che, siccome firmano, allora sono responsabili tutti. beh, allora che si sanzioni anche l'RLS.

La sanzione per il MC è solo nella mancata collaborazione alla valutazione dei rischi e non sulla collaborazione sbagliata. Stiamo parlando ovviamente solo del fatto che si faccia un DVR non "congruo". Diverso sarebbe se a causa di un DVR sbagliato sia seguito un danno alla persona. In sostanza mi sanzioni perché dal mio agire od omettere è seguito un danno e non perché il DVR non ti piace.

Saluti

A pensar male si fa peccato ma ci s'azzecca!

milvio.piras

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  • Re: proposta di modifica art. 25
  • (07/07/2014 14:22)

Nell’esperienza quotidiana di ognuno di noi capita un pò di tutto, dal DVR tutto sommato accettabile (raramente ineccepibile) a quello fatto col copia e incolla, dove i dati di una lavanderia finiscono su un documento destinato ad una officina meccanica.
È chiaro, o altamente improbabile, che nessuno di noi ha una formazione a 360 gradi, aggiornata puntualmente, che lo metta in condizioni di gestirsi da solo un DVR, anche se fosse di una piccola azienda. È chiaro quindi che il medico competente deve essere affiancato da altri consulenti. Quello che però succede troppo spesso è che questi consulenti, scelti dal datore di lavoro o impostigli da qualcuno che si è opportunamente organizzato per gestire l’affare (spesso le stesse associazioni di categoria) rimangono al medico totalmente sconosciuti e irreperibili (in genere non mettono a disposizione neanche un numero di telefono), lasciando il datore di lavoro nei guai (e anche il medico competente se si lascia impietosire) soprattutto quando il DVR non va affatto bene e magari i tempi stringono perché l’azienda ha avuto la visita dell’ispettore o deve consegnare tutto per un appalto.
Come se ne esce? O estendendo le sanzioni (possibilmente salate) anche a chi redige questi pseudo DVR (e sarebbe la cosa migliore) o dando pieni poteri al medico competente, che si farà affiancare da collaboratori di fiducia (anche se in questo caso è facile che il medico finisca per diventare, per scelta o per necessità, a sua volta compiacente e complice di organizzazioni dedite allo sfruttamento del mercato).

Altro argomento di interesse è quello della formazione del personale, su cui il ruolo del medico competente dovrebbe essere di primo piano, e d è invece ridotto ad una semplice firma su quanto fatto da qualcun altro, senza che nemmeno i contenuti siano stati preventivamente notificati al medico per una sua approvazione. E qui capita che questo qualcun altro, magari pure in regola con i requisiti richiesti come formatore, vada tuttavia a raccontare cose che stanno in totale disaccordo col parere del medico (quello che poi ne risponde!!), facendo talvolta scoppiare casini della maremma, mettendo in dubbio la serietà e credibilità del medico e inducendo alla mancata attuazione delle sue disposizioni.

Infine, se anche gli ODV si sprecassero a mettere per iscritto un po’ delle cose che dicono in giro, magari e soprattutto (tanto per cambiare) quando in contrasto con quanto detto o fatto dal medico competente, forse qualche casino ce lo risparmieremmo (N.B. poiché sono in molti ad avere la coda di paglia, ci tengo a sottolineare che la frecciata non è rivolta, purtroppo, a qualcuno in particolare, quindi vuole essere solo un invito a farsi un esame di coscienza e mettere fine alle cose fatte con troppa leggerezza).

milvio.piras

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  • Re: proposta di modifica art. 25
  • (07/07/2014 21:24)

Che poi, non credo sia necessario che il legislatore (poveretto) debba sacrificarsi più di tanto per inventarsi un rimedio contro i “consulenti e redattori di DVR tanto al chilo”; anzi, forse se continua a dormire, o a spendersi il lauto stipendio nei passatempi preferiti, si evita qualche altra cazzata.
Forse basta già applicare il codice penale, con le disposizioni contro le truffe e le frodi, o qualcos’altro di già esistente.

carlpam

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  • Re: proposta di modifica art. 25
  • (09/07/2014 10:04)

1) Sostituire l’articolo l’articolo 25, al comma 1, lettere a) e b) con
a) il medico competente, quale collaboratore unico nominato direttamente dal datore di lavoro che rimane responsabile della valutazione dei rischi, supporta sotto la propria responsabilità, l’intero processo della valutazione dei rischi, avvalendosi della collaborazione di esperti di sua fiducia, nonché la formazione ed informazione dei lavoratori nessun tuttologo quindi ma cultura sì !
2) elaborare DVR impone anche entrare nel merito di campi estranei al MC. Ma dovremmo avere comunque un po' di cultura industriale. I tecnici le selezioniamo noi Pensare la nostra figura come SOLO MEDICI lascia lo spazio agli PSEUDOTECNICI ( Pt = molto Pseudo poco tecnici )
(, se non dall'università, per esperienza sul campo miglior uso dei dvr standardizzati ( con migliore evidenza dei rischi per il DdL )
3)funzioni asl / inail ( versante ex ispels) funzioni di studio e ricerca medici asl anche MC ( calmierando con tariffe minimo /massimo il mercato)
4)L'ispettorato del lavoro manterrà compiti ispettivi ( come inizialmente previsto dalla riforma sanitaria passando alle ASL (fecero resistenza e un servizio medico SPISAL fu trasformato in un corpo di polizia !)
5)per le violazioni invece di “ambito medico si potrà invece a ricorrere un arbitrato (ombudsman o grand jury) composto da MC/ Asl paritetico ) per tutelare un incaricato di “ pubblico servizio”

6)Solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo lo cambiano davvero Einstein

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