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Turno notturno, mmc in pregresso intervento di ptca

Questo argomento ha avuto 1 risposte ed è stato letto 1920 volte.

luca19

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Provenienza
Napoli
Professione
Medico del Lavoro Competente
Messaggi
1
  • Turno notturno, mmc in pregresso intervento di ptca
  • (05/07/2014 21:46)

Salve a tutti,vi espongo questo caso in cui sono indeciso come agire.
Pescatore di 55 anni, ex fumatore, che lavora dalle 24 alle 6 del mattino su un motopeschereccio quindi in mare aperto, la cui attività prevede esposizione a microclima, MMC, vibrazioni, rumore, etcc..
Nel 2008 per riscontro di stenosi subocclusiva di DA I tratto viene sottoposto a PTCA con ottimo risultato finale. Da allora in terapia con antiaggreganti, statina ed antiipertensivi. essun episodio, fino a Luglio 2013 dove effettua un accesso al PS per dolore toracico. Nell'occasione viene sottoposto a : Ecocardio che rileva FE del 60%; test da sforzo: dubbio per alterazioni del tratto ST associate ad elevati livelli pressori e prontamente regrediti nella prima fase di recupero, non sintomi, non aritmie; ECG: nella norma; esami ematochimici, glicemia, colesterolo: nella norma.
Il vecchio MC emetteva giudizio di idoneità con limitazione al turno notturno...giudizio che per il lavoro effettuato non ha senso, visto che il lavoro si svolge solo in orario notturno. Ora il DDL mi chiede di rivedere il vecchio giudizio. All'esame obiettivo effettuato non si riscontrano particolari reperti, se non pressione di 140/90.Come vi comportereste? richiedereste visto che è trascorso un anno una nuova valutazione? e nel frattempo lo reputo inidoneo temporaneamente. E se il test da sforzo mi riviene di nuovo dubbio?
Sono in seria difficoltà.
grazie per le risposte anticipatamente

maxmd

maxmd
Provenienza
Ancona
Professione
Medico del Lavoro
Messaggi
329
  • Re: Turno notturno, mmc in pregresso intervento di ptca
  • (16/07/2014 20:36)

Bel caso...
A me onestamente l'esclusione dal lavoro notturno non dice niente.
Io sarei più attento alla MMC e al Microclima severo (lavori in cella),
ovviamente fermo restando una buona compliance del lavoratore e con controlli ravvicinati (2-3 volte l'anno)
Se, invece, il quadro cardiologico dovesse complicarsi e presentare qualche anomalia "strana", beh, per me sarebbe non idoneo.
Non avrebbe senso rischiare un cardiopatico scompensato su un peschereccio in mezzo al mare, con una evidente difficoltà logistica in caso di emergenza.
Cordialità, Massimiliano

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