Ormai non passa giorno senza che qualcuno mi porti alla firma un (…) DVR che, nel migliore dei casi, è quantomeno incompleto e approssimativo. Di solito si tratta di qualcosa che è un insulto alla professionalità , non dico del medico del lavoro, ma anche di coloro che, a qualche titolo, si occupano di sicurezza sul lavoro e credono in quello che fanno.
Non ci sono parole, ormai, per descrivere quello che mi tocca vedere. E quello che è peggio è che chi dovrebbe muoversi per trovare un rimedio a questa tragedia (perché di tragedia si tratta, se si pensa che la salute e la vita di migliaia di lavoratori dipende da questo) non solo ignora il problema o se ne sta totalmente indifferente, ma è l’artefice stesso di questo sfacelo, l’autore della attuale normativa che, pur ponendo, in teoria, una serie di obblighi finalizzati alla tutela della salute e della vita stessa dei lavoratori, di fatto la lascia in balia di faccendieri, arraffoni e profittatori tutt’altro che improvvisati, bensì prontissimi a cogliere l’ennesima occasione per riempirsi le tasche approfittando dello stato di necessità e della sventatezza, quando non della pura idiozia, dei principali destinatari dei provvedimenti: i datori di lavoro, sempre più sballottati tra mille problemi di semplice sopravvivenza, tirati di qua dai creditori, di là dai debitori insolventi, di su dal cliente che non si può trascurare, di giù da Equitalia e da tutti gli altri sciacalli e avvoltoi che sistemano le loro trappole, finalizzate a far cassa a beneficio dei soliti parassiti che ci governano.
Ripeto: non ci sono parole, quantomeno che ci rendano credibili! E chiunque non sia un medico competente nella situazione di tantissimi di noi, che tocchiamo con mano tutti i giorni questa realtà, non si avvicina neanche a intuire la dimensione e la gravità del problema (e tra questi devo purtroppo includere tanti, troppi, colleghi degli SPRESAL, che troppo spesso danno prova di non aver capito neanche con chi devono veramente prendersela).
Ormai sulla mia scrivania si accumula un numero imprecisato di DVR in attesa delle correzioni, integrazioni o integrali rifacimenti che io ho puntualmente segnalato: alcuni sono rimasti a ricordo di qualche mio cliente che, in seguito alle mie osservazioni, ha deciso (o è stato convinto) di cercare un altro medico competente meno pretenzioso; altri sono in stand-by, in attesa di qualche evento che ne faccia riprendere il cammino verso una qualche direzione; persino alcuni di quelli redatti in fretta e furia in conseguenza di qualche ispezione SPRESAL stanno lì che sembrano domandarsi “ma noi cosa dobbiamo fare?”
E anche oggi, come ormai è diventata una consuetudine, mi è toccato incontrare qualcuno di questi pseudo consulenti, che, lungi dall’ammettere i loro limiti, sfoggiano un mix di sufficienza, arroganza, superficialità e menefreghismo, forte della loro impunibilità, che fomenta solo pensieri omicidi, considerando anche, e soprattutto, che delle loro cazzate, pagate a peso d’oro, finiamo per essere chiamati a risponderne noi.
E pensare che sono anni, con un incremento esponenziale negli ultimi due, che mi prendo quasi regolarmente un vaffa… ogni volta che chiamo un cliente per avvisarlo che devo ri-vedergli la documentazione!
Così non si può più lavorare! A meno che non ci si adegui ad una inaccettabile caduta di livello (che sembra proprio pagare molto bene. Altroché. Alla faccia di tutte le buone intenzioni e dei coglioni che ci credono! )
Uno sfogo motivato e condivisibile, che ahimè dipinge bene la condizione "media" in cui versiamo. Non occorre essere tedeschi merkeliani per capire che qualità, efficienza,semplificazione, costi sostenibili possono andare di pari passo, anche nella nostra disciplina: basterebbe far piazza pulita dei parassiti.
"Felicius curari a medico popularem gentem quam nobiles et principes viros."
condivido pienamente ma come rivoltare la situazione ? Come Piras ha scritto in altre note su questo forum
occorre essere unici responsabili del dvr, NEL SENSO CHE SE NON FIRMIAMO IL DVR NON HA ALCUN VALORE MA DOBBIAMO ESSERE TUTTI A FARLO
PROCLAMIAMO UNO SCIOPERO DELLA FIRMA CON NOTIFICA ALLO SPISAL CHE IL DVR NON HA VALORE PERCHE NON ABBIAMO COLLABORATO
Ottima idea, la rigirerei alle Associazioni di Categoria che per natura coinvolgono numerosi Colleghi. E' un problema per il MC il quale se un rischio non è contemplato in DVR (ed alle volte è palese l'omissione, chiamiamola così) non può attivare accertamenti complementari per verificare l'idoneità a quel rischio.
Personalmente in questi casi mi limito a firmare p.p.v. riportando anche data della visione avvenuta, dopodichè riporto le criticità rilevate in una relazione scritta direttamente indirizzata al DL ed RSPP (è questa la collaborazione che mi è dato di offrire in questi casi).
"Felicius curari a medico popularem gentem quam nobiles et principes viros."
Non per fare il disfattista (e, anzi, credo di poter dire di essere uno dei pochi “fessi” che, chi più chi meno, si sbatte e si espone, sicuramente molto meno di altri, pagandone comunque anche delle conseguenze, per cercare di cambiare qualcosa), ma finché il problema viene dibattuto solo su questi canali e solo tra di noi (cioè, in questi forum, pure letti da centinaia di addetti ai lavori ma per la stragrande maggioranza partecipanti passivi, o nei nostri congressi e seminari, anche essi frutto dell’attività solo di pochi) e comunque solo tra noi medici competenti, che in tutta Italia saremmo solo qualche migliaio (e tra questi includo anche quelli che in questo stato di cose ci sguazzano e hanno tutto l’interesse a lasciarle come sono), le cose non possono cambiare, perché per cambiarle dovrebbero muoversi masse di milioni di individui che sposano la stessa causa.
Ancora oggi, solo una minoranza di Italiani ha un rapporto diretto col medico competente (i titolari di imprese che anno dovuto nominarlo, e che spesso lo percepiscono solo come una ulteriore tassa da pagare) mentre altri sanno solo che ogni anno devono sottoporsi a visita medica di cui spesso non hanno capito neanche il significato, e per i quali è del tutto indifferente farlo con questo o quel medico, in azienda o in ambulatorio o in un camper. L’importante è che poi non comporti dei problemi per il lavoro; o, in qualche caso, può essere l’occasione per farsi esonerare da qualche attività poco gradita.
Secondo me, come ho suggerito anche in altra sede, l’unica via percorribile è quella di cercare il coinvolgimento delle altre organizzazioni che si battono per i diritti dei lavoratori, che sono i veri destinatari di tutto l’impianto normativo che ne vorrebbe (almeno in teoria) salvaguardare la salute e la stessa vita.
Finché i problemi di cui discutiamo non sono portati all’attenzione dei grandi sindacati dei lavoratori, e le nostre ragioni non vengono comprese, condivise e rivendicate come irrinunciabili, non vedo come possiamo sperare in cambiamenti significativi (ovviamente in meglio, perché finora purtroppo…).
E già che ci sono, rilancio anche l’idea che tutti noi medici competenti dovremmo essere assimilati ai colleghi degli SPRESAL, in rapporto diretto con l’INAIL, o con l’Agenzia Unica che dovesse derivare dalla fusione dei vari Enti.
In sintesi, un po’ come per i medici di famiglia, si tratterebbe di instaurare un rapporto diretto tra l’Ente e i medici competenti distribuiti su tutto il territorio nazionale, assegnando loro d’ufficio un certo numero di aziende che vi operano, sulla base delle loro dimensioni e complessità, e con un tetto massimo compatibile con le oggettive possibilità di seguirle adeguatamente. Le aziende pagherebbero all’Ente una somma per ogni lavoratore (in aggiunta a quanto già pagano per il premio assicurativo) che costituirebbe il fondo da cui attingere per pagare un salario ai medici competenti, che in questo modo sarebbero totalmente liberi da condizionamenti nello svolgimento della loro attività, e, anzi, se dotati anche di potere sanzionatorio, sarebbero veramente in grado di imporre il rispetto della legge.
Pur nella situazione di crisi generale in cui ci troviamo, credo che ci sarebbe lavoro per tutti i medici competenti in circolazione, e meglio distribuito rispetto alla situazione attuale (in balia di visitifici e “consulenti” improvvisati); ed in futuro, una adeguata programmazione della formazione universitaria potrebbe coprire tutte le esigenze ed evitare gli esuberi.
Inoltre: niente più clienti insolventi e beghe con l’Agenzia delle Entrate, o passare per cattivi e pagare per le porcherie che fanno altri.
Infine (rispondendo a carlpam), visto che siamo abilitati (checchè ne dica qualcuno) ad eseguire pressoché tutti gli atti medici in genere necessari a completare un protocollo sanitario, e già molti lo fanno (me compreso), non solo per fare qualche soldo in più, ma soprattutto per esigenze organizzative e, anche, per evitare di mettersi nelle mani di qualcuno che, all’occasione, può sempre cercare di fregarti (mai così attuale questa osservazione!!), se dovessimo tuttavia ritenere preferibile semplificarci la vita, potremmo anche rinunciarci e far fare ad altri, evitandoci un bel po’ di problemi (ambulatori adeguati, rifiuti speciali, barattoli di urine rovesciati, mal di schiena per postura incongrua durante i prelievi e vene che non si trovano, ecc..), oppure continuare, dietro compenso a parte, a farcene carico, sempre compatibilmente con i tempi disponibili e con le altre esigenze imprescindibili. Il tetto massimo sarà lo stesso, ma se qualcuno vuole assumere, a proprie spese, qualche collaboratore per avere più tempo libero, perché no?
In ogni caso, al momento sono solo fantasie.
Nel post appena precedente affermavo
“ che occorre essere unici responsabili del dvr, nel senso che se non firmiamo il dvr non ha alcun valore ma dobbiamo essere tutti a farlo ( in pratica uno sciopero della firma) ..con notifica allo Spisal che il dvr non ha valore non avendovi collaborato)”
Ed oggi mi arriva questa e-mail dal RSPP di una azienda di cui sono MC (la cui nomina del RSPP è avvenuta dopo la mia : seguo la ditta da anni con precedente RSPP. Dall'attuale non ho alcun accordo di collaborazione
Buongiorno Dott.XXXXXX
faccio seguito alla telefonata di oggi per inoltrarle le Valutazioni Rischio aggiornate di ZZZ
E’ stato inserito anche la sede di magazzino al civico (+2 stesso lato) (di fianco) dove non risultano attualmente lavorazioni e non risulta nemmeno presidiato.
Non appena visionate alla prima occasione che è in zona se cortesemente può passare in azienda per la firma dei documenti cartacei , eventualmente ci sentiamo per telefono prima.
A disposizione per ogni chiarimento.
I miei migliori saluti Y. XXXXXXXX
per chiarimento: due DVR + Doc stress ( uno al civico 00 e cioè al capannone dove l'azienda ha sede, l'altro al civico ( 00+2) praticamente a fianco della fabbrica stessa. Il primo Dvr viene aggiornato (senza i motivi del comma 3 art 29 modifiche del processo produttivo tali da.....d81) nel secondo caso il magazzino dove non avvengono lavorazioni ( forse in attesa di uso diverso) o solo come puro deposito di prodotti finiti o materie prime.
Che doveri fare secondo voi ?
1)fregarmene (fare le visite il sopralluogo annuale e la riunione periodica (oltre15 dip perchè rinunciarvi? )
2)non firmare nulla ( magari asserendo che la firma non è dovuta )
3)affermare che non ho collaborato al Dvr1, 2 e D.Str.
4)affermare che non ho collaborato al Dvr1, 2 e D.Str. ( e che del DVR 1 non vi era motivo mentre del DVR 2 (magazzino ) era semmai sufficiente un DVR standard per lavorazioni saltuarie (il solo riporvi materiali da fabbrica principale è comunque attività di lavoro? /!)
5)denunciare tutto ciò come attività non dovute, dunque inutilmente dispendiose per l'azienda
6)segnalare allo Spisal il tutto
7)rischiare di perdere la collaborazione con l'az. su istigazione del RSP
8)collaborare al solo DVR 2 ( magazzino ) correggendolo e inviarlo per la firma al RSPP
Qualche idea ?
Naturalmente, io ti rispondo da "non medico".
Allora, non capisco il motivo di 2 DVR: se l'azienda è una sola e si tratta solo di un "pezzo di immobile" aggiuntivo, 1 documento basta avanza e soverchia. Se non è aggiuntivo, ossia non sono locali di recente acquisizione, ha sbagliato il RSPP di prima e sta sbagliando quello di adesso, e spiego perchè - sempre a mio avviso - sia così.
SE il locale c'era e non era in uso, comunque occorreva parlarne perchè le condizioni minime di sicurezza (staticità, solidità, impiantistica etc.)riguardano, sia pure in pura teoria, anche i terzi, e quindi andava scritto "ce l'abbiamo, non crolla ma non lo usiamo"; se invece non c'era ed è stato acquisito, ok per l'aggiornamento, ma non si fanno "2" DVR per la sede + 1 locale deposito, anche perchè se non ci sono lavorazioni ma al più ci va qualuno a prendere o a posare qualcosa questo rientra nelle mansioni dei lavoratori comunque, è assoltamente incongruo sdoppiarli.
Quanto alla Valutazione dello stress lavoro correlato, ormai ci stiamo nei 2 anni di "suggerita periodicità di aggiornamento" però a me pare che un RSPP ma anche un consulente se anche può, e può, procedere alla valutazione delle "condizioni oggettive" una mezza parola con il MC sarebbe proprio il caso di scambiarla, fosse solo per chiedere "doc, ma secondo lei è il caso di passare comunque al secondo step, o stiamo davvero tranquilli?"
Certo, può succedere pure di trovarsi lo zotico che ti risponde "ah, non me ne frega, la valutazione dei rischi spetta al DdL e quindi è lui che la deve esibire a me...", ma mi pare di capire che non è questo il tuo caso.
Che fare? oh, beh, le cose che può fare un MC in casi simili sono tante. Io sono per gli approcci iniziali "morbidi", che siano fermi ma conciliabili.
Allora, il mio suggerimento operativo è: intanto leggi sto cribbione che ha scritto. Poi, ti armi di santa pazienza e ottima volontà, e prendi carta penna e calamaio (magari, tastiera e stampante è più veloce, ma il concetto quello resta) indirizzando al sig. RSPP "p.t." ed al DdL -con cui tu hai un rapporto diretto ex lege- una nota precisina, ma precisina alla Nofer... Dove puoi tanto per cominciare stigmatizzare la non necessità di un "documento" separato per le sole attività di magazzino, visto che oltre tutto sono adiacenti a quelle classicamente produttive, soprattutto alla luce dell'evidenza che le attività ivi svolte/da svolgere, per minime che siano, comunque rientrano tra le mansioni dei lavoratori della sede operativa e pertanto è rispetto a quelle mansioni che andava integrato il DVR, semmai esplicitando gli eventuali rischi aggiuntivi derivanti dalla copertura della distanza (es: se ci sono pertusi nella pavimentazione esterna, se ci sono chiodi sporgenti, tegole volanti e ca##ate simili). E ricordando che il MC ha il diritto/dovere di essere coinvolto già in fase preliminare in caso di aggiornamenti, giusto disposto di art. 29 c.1, quale che sia il motivo per cui si intende "aggiornarlo", come peraltro da incarico professionale di nomina a MC sottoscritto tra le parti (Tu e il DdL) in data ... che alleghi per opportuna conoscenza al sig. RSPP, sopraggiunto.
Poi... poi te lo ripassi, come si dice dalle mie parti, "chiappari e aulive", ossia segnali TU a lui, ma anche al DdL, mansione per mansione e reparto per reparto, dove ti pare che sia carente op anche solo imprecisa la Valutazione. E lì, ti puoi ben sbizzarrire, da una superficiale valutazione del RC (che di certo è di quelli fatti con gli algoritmi) ad una non precisa stima della movimentazione anche con traino e spinta del materiale da e per il magazzino/deposito, ci puoi segnalare che ti pare carente la parte sui CEM ( lì magari ti sbizzarrisci con il fatto che se ci sono solo lavorazioni c.d. "giustificate" almeno queste cose vanno segnalate altrimenti si corre il richio che quanche zelante pretenda le misure non dovute/inutili) e così via.
Dopo di che., nel chiedere l'aggiornamento in questo senso del documento, anche solo come "fascicolo aggiuntivo" senza che si riscriva e ristampi tutto, firmi quello che ti faranno trovare, ma specificando affianco alla tua firma: p.p.v., note di partecipazione al documento trasmesse a parte con racc. (o PEC) n.X del Y.
Così, il sig. RSPP avrà il suo DVR sottoscritto dal medico, ai soli fini della "data certa", qualunque OdV tutto ti potrà dire tranne che tu non abbia partecipato all'aggiornamento: non possono fare sparire una raccomandata o una pec, e il DdL avrà presente che il medico non è nè può essere solo un "visitatore di operai, folle", caso mai l'avesse dimenticato...
In questo modo, secondo me, ci si chiarisce subito; certo, ti richiederà tempo e pure un po' di fatica, ma credimi sono queste le cose che poi alla fine danno le migliori soddisfazioni.
Facci sapere.
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
Grazie gentile Nofer
L'oracolo di Siwa (si licet..) non avrebbe detto meglio! Per precisare il locale è aggiuntivo, ossia di recente acquisizione, e concordo che abbia sbagliato il RSPP attuale: l'azienda è una sola e si tratta solo di un "pezzo di immobile" aggiuntivo, 1 documento basta avanza e soverchia. anche perché se non ci sono lavorazioni ma al più ci va qualcuno a prendere o a posare qualcosa questo rientra nelle mansioni dei lavoratori comunque, è assolutamente incongruo sdoppiarli.
Quanto al che fare, anche qui sono d'accordo e confesso di aver abbastanza chiaro che cosa devo fare ( non lo dico con supponenza ) e sono anch'io per gli approcci iniziali "morbidi", che siano fermi ma conciliabili.( anche se talvolta quel mio ottavo di sangue romagnolo riemerge prepotente ) tra l'altro ho già telefonato al suddetto esprimendogli il mio parere ( imponendomi la calma)
l'occasione però era troppo esemplare per non parlarne perché e quel che ci succede tante volte e per il pregiudizio che è radicato e diffuso anche tra noi medici ( a noi spetta la sorveglianza agli rspp - minuscolo per chi lo merita – la sicurezza e i DVR (con algoritmi, ovvio.. ! )
Non modifiche di legge (sia pur lodevoli) cambieranno la situazione nel nostro lavoro ma comportamenti professionali adeguati e dunque il riconoscimento della specificità del nostro ruolo aperto comunque al dialogo e alla concreta collaborazione con chi non sia medico ( Nofer docet)
ma i Colleghi che dicono ?
tutto tace..... ma allora capitano solo me questi saccenti rssp o non è
politically correct ?
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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