Du’ palle!!
Ancora una volta ribadiscono la stessa assurdità (praticamente):
Il medico competente ha completato la cartella sanitaria dei lavoratori raccogliendo informazioni anamnestiche dal medico di famiglia del lavoratore in merito alle patologie in atto o pregresse, alle invalidità, alle terapie in corso.
Non so voi, ma io trovo praticamente impossibile (oltre che, all’atto pratico, poco utile) coinvolgere tutti i medici di famiglia di tutti i lavoratori che seguo, e solo per casi che meritano particolare attenzione sollecito la collaborazione del collega mdf.
Non vi dico i casini che sorgono in caso di lavoratori stranieri, di cui avrete altrettanta esperienza, o di soggetti che non hanno neanche provveduto a sceglierselo, il medico, e che non glielo può certo imporre il datore di lavoro.
Il problema sorge quando l’INAIL, a campione, procede alla verifica delle domande inoltrate e richiede la dichiarazione firmata del medico competente sul reale adempimento di queste fesserie.
io consegno un modulo anmnestico per il medico di medicina generale MMG
tramite il Lavoratore che ritornato metto in cartella La dichiarazione probante è la sola mia dichiarazione ( che poi sia un indice di qualità
nella sorveglianza sanitaria è tutto da domostrare !!!) possibile che l'inail non abbia personale ( amministrativo o sanitario ?) che abbia qualche cognizione di epidemiologia valutativa o di organizzazione aziendale ?
(prima che l'art 18)
Togliamo i cretini dal posto che occupano ..programma troppo ambizioso.( C.De Gaulle )
MedicoCompetente.it - Copyright 2001-2024 Tutti i diritti riservati - Partita IVA IT01138680507
Privacy | Contatti