LA TRASMISSIONE DEI DATI SULLA SORVEGLIANZA SANITARIA OCCUPAZIONALE CON L'ALLEGATO 3B DEL D. LGS. 81/2008: OBBLIGHI, POTENZIALITÀ E LIMITI
Firenze Venerdì, 26 settembre 2014
AUDITORIUM Regione Toscana – Assessorato alla Salute Diritti di cittadinanza e coesione sociale Prevenzione e sicurezza in ambienti di vita e di lavoro, alimenti e veterinaria Via T. Alderotti, 26/N – 50139
Ore 10,00 La trasmissione dei dati di sorveglianza sanitaria tramite la scheda 3b:
obblighi per il Medico Competente
(Dott. Giuseppe Petrioli).
Ore 10,30 La trasmissione dei dati di sorveglianza sanitaria tramite la scheda 3b:
stato di sviluppo del sistema informativo
(Dott. Alberto Baldasseroni).
Ore 11,00 La trasmissione dei dati di sorveglianza sanitaria: potenzialità e limiti
(Dott.ssa Donatella Talini).
Ore 11,30 La trasmissione dei dati di sorveglianza sanitaria:
il punto di vista dei Medici Competenti
(Dott. Alfonso Cristaudo).
Sono stati comunicati ai mc, qui a Firenze, gli effetti statistico-epidemiologici delle comunicazioni che hanno ossessionato nello scorso mese di Marzo noi tutti nell’angosciante ottemperanza alla norma sanzionata.
In sintesi, e parlo per convinzione e lettura personale dell’esito dell’incontro, il terreno tanto arato e a lungo seminato ha prodotto gramigna e di tale squallido raccolto mal si riescono a capacitare i suoi fautori. Ma si sa, la politica sanitaria riesce a elaborare dati anche dal nulla e con il niente e a mirabolare il noto e l’ovvio pur prendendo atto della sua inconsistenza.
Tuttavia il convegno qualcosa ha chiarito: gli organi di vigilanza possono utilizzare i dati del 3b della singola azienda e del singolo medico anche a fini non epidemiologici.
Basterebbe questa notizia ad evocare un forte ripensamento critico sulla opportunità di demordere, in un’aura di rassegnazione, di fronte alla presunta impossibilità oggettiva di determinare almeno un diverso utilizzo dei dati che ci vengono estorti e a promuovere con voce univoca, almeno, quegli emendamenti che sembrano irrinunciabili.
Tra gli interventi segnalo però, in controtendenza, quello netto e chiaro di Cristaudo che ha espresso in modo molto esplicito e sapientemente articolato, le posizioni della maggioranza dei medici competenti di rigetto per quest’obbligo inutilmente vessatorio.
Lo ha fatto con calma e dovizia di dati in decisa opposizione all’immotivato pur timido trionfalismo di coloro che ci presentavano i dati ottenuti (estrazioni del lotto).
Gennaio 2015 è vicino e la commedia avrà la sua replica……………
Tcam
Medici indolenti & Aziende Netgroup
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A quanto pare il recente evento fiorentino sul 3B non reca sensibili novità: i dati raccolti sono di fatto inutili ed inutilizzabili dal punto di vista “scientifico”, cosa che sapevano già tutti fin dall’inizio; tuttavia gli organi di vigilanza possono utilizzare i dati del 3B “anche” ai fini non epidemiologici, e pure questa nozione è emersa in modo trasparente fin da subito, ancorchè non palesemente esplicitata; i medici competenti sono decisamente contrari a questa imposizione inutile e vessatoria, ed anche questo è un dato oggettivo e di pubblica notizia già dall’apparire dell’art. 40, e comunque Alfonso merita tutto il nostro apprezzamento per aver avuto il coraggio di farlo presente anche in quella sede esponendone le valide motivazioni.
Il nuovo anno 2015 ci recherà, immodificata, la micidiale afflizione del 3B ?
La domanda è sempre più presente a tutti noi all’approssimarsi della fatidica data, ma la risposta temiamo di conoscerla già.
Confronto per lo meno chiarificativo...a pochi mesi dal prossimo appuntamento con il 3b. Per lo meno alcuni punti critici sono stati condivisi dai rappresentanti istituzionali...bene...ma poco fattivamente! Amio avviso a fatto bene il collega cristaudi...ma ancora molto c'e' da proporre e da attivare...chi lo fara' ? Con quali strumenti...con quali conduvisioni? Coinvolgendo chi?....
medicosiculo
Confronto per lo meno chiarificativo...a pochi mesi dal prossimo appuntamento con il 3b. Per lo meno alcuni punti critici sono stati condivisi dai rappresentanti istituzionali...bene...ma poco fattivamente! Amio avviso a fatto bene il collega cristaudi...ma ancora molto c'e' da proporre e da attivare...chi lo fara' ? Con quali strumenti...con quali conduvisioni? Coinvolgendo chi?....
medicosiculo
Grande Alfonso, ma purtroppo la cultura delle esasperate forme di controllo in ogni attività sanitaria impera ancora ! I medici del lavoro e la sanità pubblica si dovrebbe occupare di prevenzione dei problemi di salute delle persone che lavorano e dall'analisi di questi dati emerge ancora una volta l'obiettivo punitivo e sanzionatorio che pervade una cultura perdente ! Se vogliono una partecipazione proattiva ci chiedano i dati sanitari anonimi e collettivi sui problemi di salute riscontrati e che hanno provocato perdita di capacità lavorativa e agli altri attori della Prevenzione (Datore di Lavoro e RSPP) chiedano quali azioni hanno e metteranno in atto per ridurre i danni alla salute e il mantenimento delle persone al lavoro senza ulteriori danni ! Poi una bella banca dati nazionale di questi dati e delle buone pratiche che hanno dimostrato validità ed efficacia preventiva ! In Supremae Dignitatis Semper MEDICI COMPETENTI !
R.Bassi
Da quanto è stato riferito è emerso un altro grave aspetto: non solo gli organi di vigilanza han potuto utilizzare i dati del 3b NON a fini epidemiologici, ma anche l'INAIL li ha utilizzati in alcuni casi per sanzionare delle aziende per irregolarità nella localizzazione delle sedi o altro . Di ciò immagino saranno stati molto grati i DdL verso i loro medici competenti. Il tutto stante l'assoluta mancanza di chiarezza sulla liceità di dover utilizzare obbligatoriamente il portale INAIL , rispetto a quanto indicato dalla normativa ( mai modificata).
Fino a quando dovremo sopportare questo obbrobrio ?
Donata Corti
Donatella Corti
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Una delle cose più significative emerse dall'intervento di Cristaudo è la corretta osservazione che "nessun dato del 3b è di esclusiva pertinenza del medico competente" e che "tutti i dati dell'allegato sono già in possesso del datore di lavoro".
Tale considerazione, che non è sembrata determinare particolari emozioni visibili in platea, rappresenta la chiave di volta da cui dovrebbe partire ogni iniziativa volta a mummificare questo giocattolino tanto inutile quanto costoso per chi lo deve costruire e manutenere.
I Rappresentanti regionali, tuttavia, hanno cortesemente anticipato che per ora il giocattolo non si tocca, forse nella certezza della fragilità politica dei mc italiani.
Tcam
Medici indolenti & Aziende Netgroup
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L'allegato 3b, come concepito, è l'esemplificazione di cosa significhino in questo paese prevenzione e tutela sui luoghi di lavoro,.... l'assoluto nulla. Quali dati tra quelli richiesti possono risultare utili a fini epidemiologici? Nessuno! Quale messaggio viene inviato al medico competente nell'obbligarlo alla mera compilazione passiva di dati già in possesso del datore di lavoro? Non conti nulla e devi essere scrivano!
Se l'etica deontologica ha ancora un senso invito tutti i medici competenti ad esprimere la ferma volontà di negligere agli adempimenti imposti dal 3b.
Siamo Medici, non caporali!
Gabibbo!
Data per pacifica la evidente premessa che "nessun dato del 3b è di esclusiva pertinenza del medico competente" e che "tutti i dati dell'allegato sono già in possesso del datore di lavoro", la domanda che viene spontanea a tutti noi è: “Ma obbligare un professionista medico libero professionista (cioè non “dipendente dello Stato”) alla defatigante compilazione del 3B sotto pena di sanzioni, per giunta usando dati forniti da soggetti che non ne rispondono in alcun modo, e comunque di dimostrata nessuna valenza “scientifica”, è rispettoso della Deontologia professionale (Codice Deontologico Medico) ? “ .
La domanda è logica, e richiede una risposta rigorosamente pertinente ed adeguata.
Ari
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