Durante la visita preventiva di un autista camion a 3 assi per la raccolta dei RSU, ho accertato una ipoacusia del 52 %, inoltre il soggetto ha un 'invalidità civile del 46% e dovrebbe rientrare nella quota invalidi dell 'azienda. Ho ritenuto esprimere, dopo consulenza ORL, un giudiziodi idoneità con prescrizione all 'uso di apparecchio acustico durante la guida. L ' apparecchio in questione, l 'unico da lui tollerato, costa ca.2000 Euro, una percentuale sarà pagata dall 'IMPS, vorrei sapere se il D.L. è tenuto a pagare l 'altra quota, visto che l 'apparecchio diverrebbe a tutti gli effetti un DPI.
solo alcune impressioni "a caldo":
1. L 'invalidità civile è dovuta alla sordità o ad altre cause? Ed eventualmente quali menomazioni concorrono alla invalidità?
2. La sordità è derivante da qualche patologia personale (presumo) oppure ha una (con-)causa professionale?
3. Siamo sicuri che l 'apparecchio acustico sia un DPI o ad esso assimilabile?
4. L 'idoneità alla guida non è più regolata da leggi particolari che esulano dalla competenza del M.C.?
"La cosa più incomprensibile dell'universo è il fatto che l'universo sia comprensibile" A. Einstein
Non penso che un apparecchio acustico possa essere considerato un D.P.I. - Non protegge infatti il lavoratore da un rischio lavorativo , bensì permette la conduzione di un automezzo , sulla cui idoneità del lavoratore , non è il medico competente tenuto ad esprimersi , bensì la struttura deputata al rilascio della patente di guida. Il medico competente a mio avviso deve esprimersi esclusivamente sui rischi sanitari derivanti dalle lavorazioni per le quali è prevista la sorveglianza dalla normativa vgente.Non ritengo che sia competente in merito all 'idoneità alla guida di un automezzo , la cui idoneità è già garantita dal possesso di patente automoblistica temporalmente valida.
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