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infortunio sul lavoro ripetitivo

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mloris

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Provenienza
Udine
Professione
Tecnico della Prevenzione
Messaggi
1
  • infortunio sul lavoro ripetitivo
  • (11/12/2014 10:41)

Buongiorno a tutti,
Vi ringrazio anticipatamente...

Vi sottopongo una situazione lavorativa "critica" chiedendoVi consiglio su come potrebbe procedere la dipendente per tutelare i propri diritti.

Dipendente a tempo indeterminato età 42 anni sesso femminile.
Ambiente Lavorativo: iper-supermercato di dimensione nazionale / multinazionale.
numero di dipendenti circa 80 con inoltre utilizzo aggiuntivo di personale interinale/chiamata.
inoltre nelle immediate vicinanze c'è altro supermercato di pari dimensione della stessa multinazionale.

da circa 20 anni la dipendente è addetta vendita, le sue mansioni di caricamento banchi, allestimento promozionale etccc.

negli ultimi 5 anni sono accaduti diversi episodi di assenza dal lavoro causati da mal di schiena (lombosciatalgia) in alcuni casi la dipendente è stata accompagnata a casa dallo stesso personale del magazzino.

circa 4 mesi fà è accaduto il primo infortunio denunciato INAIL: Lombosciatalgia

nella conseguente visita del medico competente dell'azienda con esami radiologici alla mano egli ha prescritto delle limitazioni lavorative da applicare al dipendente:
non MMC > 8 kg, non traina spinge MMC,non postura seduta ferma, non postura in piedi ferma.

al rientro al lavoro alla dipendente non è stata modificata la mansione da ricoprire anche se nell'ambita aziendale ci sono alcune mansioni che potrebbero essere adatte alla stessa.

Nel frattempo la dipendente ha eseguito delle visite specialistiche dove compare l'indicazione:
Evitare sforzi ficisi acuti e ripetitivi, lavorativi e non, che comportino carichi funzionali sul rachide.

1 settimana fà la dipendente in seguito ad uno spostamento di merce ha avuto l'ennesimo episodio di lombosciatalgia ed è stata trasportata dal PS tramite il 118.
in conseguenza è stato "iniziato" il secondo infortunio INAIL.

come poetete intuire la situazione lavorativa è psicologicamente e fisicamente critica

domanda:
- come può difendere i propri diritti la dipendente?
- quali sono le modalità da seguire per ottenere uno spostamento di mansione?
- è plausibile richiedere richiedere un'indennizzo?

Vi ringrazio

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