Dalla scorsa estate si erano diffuse voci sullo stato di salute di Gabriele Campurra, collega ben noto nel mondo dei medici del lavoro italiani, ed erano assai preoccupanti; oggi è pervenuta la notizia della sua scomparsa.
Chi lo ha conosciuto ricorda un collega simpatico, grande conoscitore delle radiazioni ionizzanti ed appassionato navigatore dilettante; personalmente ho condiviso con lui un’esperienza associativa nata e portata avanti insieme con grandissimo entusiasmo pur se per quanto mi riguarda cessata non senza delusioni ed amarezze, ma questa è la vita. Ricordo un collega sincero ed appassionato, disponibile ed esperto, ricco di esperienza e di saggezza, capace di ascoltare e sempre in grado di consigliare; in questo doloroso momento mi conforta aver potuto parlargli fino a poche settimane fa, e di essergli stato vicino con la mia amicizia e la mia stima finchè è stato possibile.
Ciao Gabriele.
Ci associamo al dolore per la improvvisa scomparsa del collega Campurra.
Chi ha seguito le recenti vicende della Medicina del Lavoro del nostro Paese sa bene che spesso abbiamo avuto opinioni differenti e anche dibattiti accesi, ma mai è venuta meno la stima reciproca e il rispetto per la sua lunga esperienza professionale nel mondo della prevenzione sui luoghi di lavoro e, soprattutto, della radioprotezione.
Porgiamo quindi le nostre più sentite condoglianze alla famiglia, a tutti i suoi cari e ai colleghi che gli erano più vicini.
Ciao Gabriele!.
Tu ed io ci siamo conosciuti mezzo secolo fa e abbiamo attravesato momenti di dolore simili! Sono felice che tu abbia combattuto finchè hai potuto. Come sempre pieno di voglia di vivere mi hai parlato dei progetti nel tempo a venire. Mi raccomando Gabriele, quando sei lassù, non aprire un sindacato contro San Pietro e non fare l'Anarchico! Anzi no! Fatti cacciare via, noi saremmo felici di riaverti qui.
Buon viaggio Gabriele!
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