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Rischio chimico e carrozzerie

Questo argomento ha avuto 6 risposte ed è stato letto 6062 volte.

Ortualco

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  • Rischio chimico e carrozzerie
  • (03/03/2004 09:45)

Vorrei conoscere qual 'è l 'atteggiamento prevalente dei colleghi nell 'affronto del rischio chimico nelle carrozzerie. Ad esempio, va considerato trascurabile quando, oltre ovviamente all 'utilizzo di idonei DPI e ad una adeguta bonifica ambientale, vengono utilizzate vernici ad acqua?
Vorrei anche confrontare i protocolli di sorveglianza sanitaria che i colleghi utilizzano, considerando che ho avuto occasione di verificarne una gamma variegata, da quelli assai stringati a quelli probabilmente eccessivi e sovradimensionati.

dfragomeno

dfragomeno
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  • Re: Rischio chimico e carrozzerie
  • (03/03/2004 10:54)

Per poterTi dare un contributo personale avrei bisogno di sapere se il ciclo tecnologico prevede anche interventi di preparazione scocca alla successiva fase di verniciatura/ritocchi; tali interventi lavorativi sono importanti da conoscere per la potenziale esposizione a polveri di metalli che si possono liberare nella fase di carteggiatura e/o levigatura con levigatrici roto-orbitali ( ulteriore rischio vibrazioni arti superiori ), altra informazione aggiuntiva importante da fornire è quella legata all 'utilizzo o meno di vernici di fondo generalmente non ad acqua.
Fammi sapere

Ortualco

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  • Re: Rischio chimico e carrozzerie
  • (03/03/2004 11:29)

Nella mia richiesta non mi riferisco ad una carrozzeria precisa, ma ad un atteggiamento da tenere nei confronti del comparto carrozzerie. In linea di massima - per quanto riguarda la mia esperienza - si tratta di piccole realtà con 2-4 operai in media, e vi si svolgono tutte le attività attinenti, dalla lattoneria alla verniciatura. Sicuramente quindi anche attività di carteggiatura-levigatura, e anche, seppure non così frequentemente come una volta, saldature.
La sensibilità dei datori di lavoro alle tematiche della prevenzione e della sicurezza è tradizionalmente modesta. Ma vi è chi vuole, seppure senza svenarsi, rispettare le norme.
Ed è proprio sulla sorveglianza sanitaria che vogliono spendere il meno possibile o quantomeno il giusto. Ecco perchè intendevo confrontarmi con i colleghi, proprio per individuare un programma di sorveglianza sanitaria senza ridondanze.

dfragomeno

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  • Re: Rischio chimico e carrozzerie
  • (03/03/2004 12:20)

Personalmente non ritengo trascurabile il rischio chimico nelle carrozzerie in quanto il mix di sostanze che entrano in lavorazione e le loro modalità di utilizzo spesso sfuggono alle regole di buona pratica lavorativa.
Il protocollo sanitario che ipotizzerei per questo tipo di realtà è il seguente:
1) VMP con cadenza annuale rischio solventi, comunque sempre presenti seppure a basse dosi >> ex p. 33 tab. A DPR 303/56, Vibrazioni p. 48 tab. A DPR 303/56, polveri di carteggiatura/levigatura;
2) Esami complementari con cadenza annuale:
- Es. Spirometrico completo,
- Monitoraggio biologico comprendente : emocromo con formula e conta piastrinica, transaminasi, QPE, Ac. Ippurico e Metil-ippurico urinari, creatininemia,
- prove estesiometriche e di sensibilità tattile con redazione di scheda antropobiometrica specifica per gli esposti a vibrazioni arti superiori.

GANDALF IL GRIGIO

GANDALF IL GRIGIO
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416
  • Re: Rischio chimico e carrozzerie
  • (03/03/2004 21:31)

Per quello che mi riguarda credo che le carrozzerie siano uno dei posti di lavoro più "pericolosi" dal punto di vista del rischio chimico, soprattutto quelle piccole. Infatti spesso si trovano situazioni di esposizioni ambientali elevate per una mancanza di idonei sistemi di aspirazione o perchè il ricambio dei filtri delle cabine di verniciatura non avviene nei tempi canonici. Inoltre spesso vengono utilizzati anche altri prodotti, magari in piccole confezioni tipo bombolette spray, di cui non si conoscono i componenti. Vorrei anche segnalare la frequenza, almeno nella mia esperienza personale, di ipoacusie da rumore negli operatori del settore, per cui aggiungerei al protocollo (che condivido in pieno per il resto) anche una audiometria, con periodicità da stabilirsi ovviamente di volta in volta in base alla fonometria.

Sergio Truppe
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"Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincia, ma bordello"

pasqualeacquafredda

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2
  • Re: Rischio chimico e carrozzerie
  • (07/03/2004 18:02)

Io seguo un paio di carrozzerie utilizzo il seguente protocollo:
1) Visita annuale con valutazione dell 'app. locomotore
2) Spirometria e monitoraggio biologico annuali
3) Audiometria biennale(in base al Lep)
Penso che basti, anche per non pesare troppo sul ddl. In fin dei conti si tratta di piccole realtà.

filipposimonelli

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26
  • Re: Rischio chimico e carrozzerie
  • (08/03/2004 18:13)

in provincia di Firenze solitamente si usa :
visita medcica annuale con esami ematochimici e monitoraggio biologico (per verniciatori)
audio biennale spiro biennale

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