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...e adesso anche l\'INAIL?

Questo argomento ha avuto 6 risposte ed è stato letto 2850 volte.

GANDALF IL GRIGIO

GANDALF IL GRIGIO
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416
  • ...e adesso anche l'INAIL?
  • (04/03/2004 21:04)

Cari Colleghi, “navigando” qua e là i vari siti di interesse per noi mc, ho “attraccato” nel sito dell’INAIL, e mi sono imbattuto in alcune cosette che hanno attirato la mia attenzione. Penso che qualcuno di voi l’ avrà già notato e mi scuso se arrivo con colpevole ritardo, ma la mia attenzione è stata attirata da alcune “convenzioni” che l’INAIL ha stipulato con alcuni importanti enti pubblici (Ministero dell’Economia e delle Finanze, M.I.U.R., Corte dei Conti, e non so se me ne è sfuggito qualcuno). Contratti di prestazione d’opera in piena regola con tanto di tariffe, elenchi di obblighi del mc, etc etc… Sembrerebbe tutto normale (a parte le tariffe….), a prima vista, ma poi mi sono detto:” Ma come, se uno specialista in mdl che lavora in una asl non può fare la sorveglianza sanitaria, come può farlo un medico che lavora all’inail?” E si, perché potrebbe crearsi una situazione imbarazzante in caso di accertamento di malattia professionale o di inadempienze da parte del DL; il collega potrebbe trovarsi nelle condizioni di giudicare un caso segnalato da lui medesimo….e a quel punto che fa? Qualcuno potrà dire che ho le paranoie e che sono il solito rompi…. o peggio (come mi ha gentilmente scritto nella mia mail, qualche tempo fa, uno di noi che ringrazio sentitamente per l’apprezzamento e l’educazione dimostrata, contraccambiando il suo sentimento….); probabilmente sono un rompi…. ma non credo di avere le paranoie. Guardate che è lo stesso caso del medico della asl che non potrebbe esercitare la sorveglianza sanitaria (addirittura su tutto il territorio nazionale secondo Guariniello…) per ovvi motivi di convenienza (il controllato che fa il controllore). Ora possiamo essere più o meno d’accordo su questo, ma se una cosa vale per i colleghi delle asl deve valere anche per quelli dell’inail (par condicio…o no). Mi piacerebbe sentire il parere di qualcuno della SIMLII o dell’ANMA in merito alla “opportunità” che l’INAIL faccia la sorveglianza sanitaria; a me non sembra una cosa tanto opportuna, ma è solo il mio modesto parere……e badate bene che non scrivo per difendere il mio interesse personale (anche perché un ministero da visitare non me lo daranno mai), ma per difendere la “unicità” del nostro lavoro, che è e deve essere fatto di applicazione quotidiana sui problemi. La cosa che però mi fa salire la pressione è quella che periodicamente qualcuno si butta a fare le cose che dovrebbero fare solo quelli di noi che hanno scelto di fare la libera professione, sfruttando deroghe ministeriali, permessi speciali, autorizzazioni particolari, encicliche papali e via dicendo…..ma se lo vogliono fare che si licenzino dai loro “comodi” posticini pubblici e si mettano a fare il medico di fabbrica, che parte con lettino, audiometro, spirometro e borse varie per andarsi a visitare 10 falegnami a 30 km da casa (tutti i giorni!!!!)! Aspetto pareri e risposte, o almeno qualcuno che mi guarisca dalle paranoie.

Sergio Truppe
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"Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincia, ma bordello"

billi

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Ragusa
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645
  • Re: ...e adesso anche l'INAIL?
  • (05/03/2004 06:45)

L 'incompatibilita ' per l 'INAIL non e ' purtroppo prevista per legge e di cio ' bisogna tener conto considerati i mezzucci messi in atto da coloro per i quali tale incompatibilita ' vigeva (es: medici della vigilanza del servizio di medicina del lavoro dell 'ASL della provincia limitrofa che fanno sorveglianza nella provincia accanto ( distante due km!). Il problema reale e ' quello di capire chi ha conferito all 'INAIL quella sensibilita ' preventiva che storicamente non ha mai dimostrato: in quindici anni di attivita ' non ho mai visto riconoscere una malattia professionale denunciata. Due cosucce rapide per finire: in primis non so se hai notato come a fronte di decine di utenti collegati scrivano poi i soliti noti. Ergo il portale serve per succhiare e criticare alla maggioranza. Secondo: alla nascita della 626 nella mia regione un famoso avvocato dell 'Istituzione in questione si propose, positivamente in molti casi, quale RSPP per molti enti pubblici. E ' storia vecchia che si mette assieme alla miriade di cose storte. Non prendertela piu ' di tanto: manca la volonta ' ......

rossigb

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Medico del Lavoro
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6
  • 2+2
  • (05/03/2004 15:23)

In effetti sembrerebbe che molti dei frequentatori di questo sito siano passivi (per non dire che lo parassitano e basta): probabilmente sono proprio coloro che non sono liberi professionisti principalmente come mc e cercano di imparare qualcosa attraverso internet (per carita ', tutti abbiamo qualcosa da imparare...).
Per fortuna questo lavoro e ' solo in apparenza semplice: i rischi di scottarsi sono sempre dietro l 'angolo (siamo gli unici medici ad avere l 'onore di avere controllori specifici) e se lo si sa far bene, oltre a salvaguardarsi le e occuparsi degnamente della salute dei lavoratori, un bravo professionista puo ' essere un consulente molto utile per evitare grane anche al ddl .
Per avere queste tre prerogative e ' normalmente necessario essere mc a tempo pieno, quindi la concorrenza deve far paura solo fino ad un certo punto. Ti ho tirato un po ' su gandalf?

GANDALF IL GRIGIO

GANDALF IL GRIGIO
Provenienza
Perugia
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Medico del Lavoro
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416
  • Re: ...e adesso anche l'INAIL?
  • (05/03/2004 21:48)

Cari colleghi, io cerco di non prendermela, di vivere e lavorare tranquillo, cercando di fare del mio meglio (che non ho la presunzione di pensare che sia il massimo) e di lavorare onestamente. Non fraintendete quest’ultimo aggettivo, non voglio dire e non penso che altri vadano a rubare, credo però che l’onestà in questo lavoro consista nella applicazione quotidiana ed esclusiva alla mdl; non credo che si possa fare bene il medico competente se lo si fa part- time, è già molto difficile farlo a tempo pieno. Però quando sento certe cose mi “innervosisco” e allora comincio a pensare a tutti i sacrifici fatti per questa specializzazione, e mi dico che forse era meglio farne una più semplice, tanto prima o poi ci riuscivo a diventare mc: ma allora quanto vale questa specializzazione? Se è vero (e purtroppo lo è) come dice il collega che siamo gli unici ad avere il “privilegio” di subire dei controlli specifici, non dovrebbe essere altrettanto vero che la nostra professionalità dovrebbe essere altrettanto specifica? In altri settori delle medicina (vedi ad es radiologi) succede; noi potremmo essere tranquillamente sostituiti da un medico generico sanato ex 277 o addirittura da un igienista. Pensate che cosa succederebbe se venisse promulgata una legge che permettesse agli ortopedici di esercitare l’attività di ginecologo; una sollevazione popolare!!!!!! Invece, per noi, niente, qualche passaggio radiofonico, qualche interpellanza parlamentare, tanto per fare un po’ di fumo negli occhi. Questa cosa dell’INAIL mi fa pensare che, anche se è vero che non è un lavoro facile (tutt’altro), c’è la volontà di farlo diventare così facile che lo possano fare tutti, ma proprio tutti. Vi ringrazio per le vostre risposte tra il consolatorio ed il rassegnato, ma io attendo sempre fiducioso (???) notizie o anche un semplice segno di vita, su questo sito o anche altrove, da parte di SIMLII, ANMA e tutte le sigle che in qualche modo ci “rappresentano”, sempre molto sollecite quando si tratta di raccogliere fondi, un po’ meno efficaci quando si tratta di difenderci……Spero di essere clamorosamente smentito.
In merito poi alla percentuale di frequentatori del sito in rapporto a quelli che “parlano”, credo che molti abbiano cose più importanti da fare che esprimere le proprie idee (ammesso che ne abbiano); forse proprio questa mancanza di un dibattito interno, di un contraddittorio, è la nostra più grande debolezza. Quando un popolo rinuncia ad esprimere le proprie idee, vuol dire che gli sta bene quello che accade. Che tristezza…….

Sergio Truppe
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tancredisilva

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17
  • Re: ...e adesso anche l'INAIL?
  • (08/03/2004 15:33)

Caro Gandalf, condivido la tua tristezza che non credo sconfini nella paranoia. Hai sicuramente un pregio, che consiste nel puntualizzare degli aspetti che noi diamo per scontati, presi dalla rincorsa del quotidiano. Invece fai bene a porti delle domande. Mi rendo conto di quanto sia avvilente pensare di poter essere considerati al centro dell 'universo della prevenzione ma sostituibili con colpi di mano da tutti e da nessuno (professionalmente parlando).... io vivo le tue stesse esperienze e mi arrabbio allo stesso, identico modo. E ' forse l 'angoscia di chi cerca l 'onestà nella professione e vede furbi, "sanati", pubblici e privati dell 'ultima ora passargli davanti. Sbagliamo noi ? Sono "dritti" gli altri ? Non lo so.... nei momenti di sconforto mi viene in mente quello che diceva un mio maestro e amico :" Non importa chi comanda, tu fai il tuo lavoro al meglio e cerca di essere un buon medico, saranno sempre loro a cercarti quando ne avranno bisogno". Sarò un illuso ma questo pensiero mi conforta. Non mollare Gandalf, non mollare.

"quante volte per altri è vita quello che per noi è un minuto"

milvio.piras

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  • Re: ...e adesso anche l'INAIL?
  • (08/03/2004 19:10)

E chi ce l’ha il tempo di scrivere e partecipare al forum, impegnati come siamo a far soldi a vagonate, tanto da suscitare l’invidia anche di alcuni colleghi delle ASL e dell’INAIL, costretti a stare a guardare con la bava alla bocca, tenuti a freno da tante assurde leggi che li costringono ad accontentarsi del pur sicuro ma misero stipendio che passa lo Stato?
Pur concordando sul fatto che sarebbe auspicabile una maggiore partecipazione attiva a questo forum, in rapporto al numero dei visitatori, non mi sembra che ciò sia diverso da quanto avviene nel corso di un qualunque congresso, dove, su decine o centinaia di partecipanti, a prendere la parola, a parte i relatori, sono sempre in pochi, e in genere, i soliti noti.
I motivi? A parte la fifa dell’apparire in pubblico, che in questa sede sarebbe anche superata grazie alla possibilità di presentarsi sotto uno pseudonimo, può anche essere che molti non abbiano granché da dire, sia perché ritengono che tutto vada bene così, sia perché la conoscenza degli argomenti oggetto di discussione è piuttosto limitata, oppure perché le esperienze di lavoro sono talmente scarse (casi rari) che c’è ben poco da discutere.
Personalmente non posso vantare molti interventi, benché ci siano parecchie cosette che mi stanno sullo stomaco, alcune delle quali le ho anche, in passato, proposte alla discussione. Mi rode, tra l’altro, meschinamente se volete, dare troppe dritte alla concorrenza, soprattutto quella “abusiva”, su argomenti più o meno complessi per i quali ho faticato e speso non poco. E a giudicare dagli interventi precedenti, la cosa non rode solo a me.
In realtà, comunque, non credo che la suddetta concorrenza, più o meno abusiva, si dia pena più di tanto di parassitare le conoscenze altrui, o di darsi una qualunque formazione specifica prima di proporsi nel grande circo della 626, altrimenti ci verrebbero quantomeno risparmiate le boiate che ci tocca sentire in molti casi in cui, peraltro, veniamo scavalcati da questi signori (l’ultima che mi è capitata: discutendo del protocollo sanitario per i saldatori di una azienda di una certa dimensione che opera in diversi cantieri in tutta Italia, mi sono sentito dire che nessun’altro dei loro tanti medici competenti (?) ha mai parlato di visite oculistiche o di antitetaniche. Come è andata? Hanno preso qualcun altro.).

A proposito di formazione: qualcuno ha più sentito parlare della formazione a distanza tramite pubblicazioni, libri, riviste, internet e quant’altro, ai fini dell’ECM? O forse non r€nd€ abbastanza perché ci sia interesse ad attivarla? Ho sentito, inoltre, che i liberi professionisti senza rapporti con enti pubblici non sono tenuti a scapicollarsi e svenarsi per racimolare a tutti i costi tot crediti all’anno, pena la pubblica gogna e venti nerbate sulla schiena, oltre alla radiazione dall’albo. Qualcuno lo può confermare?

Concludendo (anche per non abusare della vostra pazienza), colgo l’occasione per ringraziare i “soliti” gandalf il grigio, dfragomeno, Quadrini, guido marchionni, la Redazione, e mi scusino gli altri che non ho citato, per i loro utili ed interessanti interventi, a beneficio di tutti noi.

Un saluto sincero a tutti.

GANDALF IL GRIGIO

GANDALF IL GRIGIO
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Perugia
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Medico del Lavoro
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416
  • Re: ...e adesso anche l'INAIL?
  • (13/03/2004 15:19)

Bene, vedo che, come al solito, siamo sempre in pochi a porci domande, e noto con piacere che non si è fatto vivo, nemmeno a titolo personale, nessuno che rappresenti le nostre care associazioni"di categoria" (se qaulcuno a letto qualcosa di diverso, per favore mi smentisca) . Pazienza, vorrà dire che continueremo a fare il nostro lavoro serenamente ed "onestamente", in attesa della prossima eccezione ministeriale o decreto legge con sanatoria. Mi è piaciuto molto il consiglio di tancredisilva: ma si facciamo come dice il suo maestro, credo che sia la cosa più saggia e giusta. In merito alla situazione degli igienisti qualcuno (non ricordo chi e dove) in un altro intervento chiedeva se c 'erano novità: credo di no, e comunque non spererei molto neanche nella commissione europea.
Alla prossima puntata.

Sergio Truppe
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"Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincia, ma bordello"

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