Cosi recita il coso(Nofer dixit)81: la cartella é "ISTITUITA". lavorando per qualche grossa azienda finanziaria/assicurativa mi trovo con modulistica di idoneità e cartelle differenti (tra l'altro con rischi di errori ed confusioni di carte. Secondo voi è accettabile tutto ciò? perchè non si potrebbe pretendere la cartella unificata cioè quella dell'allegato 3A ? ( stampe,cartelle idoneità sono già definite come pure cartella elettonica)
Farci infognare in tanto cartaceo serve (o quantomeno contribuisce) solo a rendere insignicante e marginale il nostro lavoro: la madre di tutti i nostri problemi è che all'imprenditoria la PREVENZIONE NON LA VUOLE e dunque che siccome s'ha da fare che costi poco, sia imbrigliata nelle carte e negli arzigogoli degli azzeccagarbugli
A me capita qualcosa di simile: faccio parte del gruppo dei medici competenti di una grande azienda dove i capoccia hanno deciso di adottare come cartella sanitaria un format che, per dirla in modo edulcorato, favorisce la evacuazione.
Ho dovuto adeguarmi perché tanto basterebbe, altrimenti, per essere sollevati dall’incarico. Taccio su altri aspetti ancora più discutibili, che stanno peraltro creando non pochi disagi a parecchi lavoratori e un danno alla stessa azienda. Ma poiché C’E’ chi è più sordo anche di chi non vuol sentire, e cioè il presuntuoso arrogante che non vuole ammettere i propri errori e i propri limiti, ora come ora la regola è questa: o attacchi l’asino dove vuole il padrone (certo che a volte è difficile distinguere chi è l’asino e chi il padrone, eh!) o te ne vai (se puoi permettertelo e, comunque, soprattutto, prima di dover rispondere delle scempiaggini altrui).
Questa è l’autonomia del medico competente marcata 81.
credo che dobbiamo imporre il 3A, ampliandola ognuno di noi con le notizie utili, anche perché quelle fatte per uso aziendale spesso contengono cose inutili e mancano dell'essenziale come il foglio di consegna dell'idoneità al lavoratore. In questo caso per lo stabilimento che seguo ho imposto il mod. 3A e per ora ci sono ancora
Mi sono trovato in una situazione simile due anni fa e per questo mi sono beccato pure una sanzione da parte della ASL ( quel giorno gli UPG,non avendo trovato nessuna altra inadempienza sulla sorveglianza sanitaria da parte mia hanno ritenuto le mie rimostranze al verbale un arrampicarsi sugli specchi!).Da allora,non accettando ingerenze nel mio lavoro, ho abbandonato l'incarico presso quella grossa azienda (è conosciutissima) e prima di accettarne di nuovi verifico lo stato di gestione e di conservazione del cartaceo precedente non assumendomi, per iscritto, nessuna responsabilità di dati precedenti approssimativi.Poi comunico al datore di lavoro che io uso SOLO il formato elettronico della cartella sanitaria (ASPED NE) e quindi, se questi accetta, nessuno può venirmi ad imporre il modello di cartella che ritiene più opportuno in quanto la versione informatizzato è, per ovvie ragioni,non adattabile o riducibile a proprio piacimento.
Pare che ci poniamo un falso problema. La cartella sanitaria è uno strumento di memoria coperto da segreto professionale e dunque inaccessibile ed invisibile ad altri se non ad un mc. Cosa c'è scritto e come è scritto lo dovrebbe sapere solo chi la redige e il titolare dei suoi contenuti, cioè il lavoratore. Come può sapere un DDL che modello abbiamo adottato, se la cartella è segregata? Potremo se proprio si vuole cavillare, doverne rispondere ad un collega upg, in caso di difformità rispetto ai requisiti minimi obbligatori, ma egli non si porrà certo il problema di valutare se essa corrisponda al "modello aziendale".
Quindi mi sorge un dubbio: chi sarebbe mai il controllore? Non sarà mica il capoccia, il medico coordinatore per caso?
Tcam
Medici indolenti & Aziende Netgroup
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Effettivamente, nel mio caso, sono stati gli UPG ad evidenziare le irregolarità.Il problema era che la documentazione sanitaria era quella antecedente la mia momina e quindi relativa al mio precedessore.Non so come lui abbia operato con il datore di lavoro, comunque le irregolarità erano evidenti.Ma per gli UPG al momento ero io il responsabile della tenuta delle cartelle e quindi avrei dovuto sanare il tutto! Onde per cui hanno pensato bene di verbalizzare e quindi sanzionarmi.Le mie contestazioni le hanno definite, come già riferito, un arrampicarsi sugli specchi.Mi pare quindi che siano stati loro a creare un falso problema e non certamente il sottoscritto.
Forse mi sfugge qualcosa, ma non vedo come tu possa essere stato sanzionato per una (eventuale) mancanza compiuta da altri.
Mediconosherpa il 30/01/2015 06:08 ha scritto:
Forse mi sfugge qualcosa, ma non vedo come tu possa essere stato sanzionato per una (eventuale) mancanza compiuta da altri.
E' proprio questo il punto: secondo gli UPG dovuto segnalare per iscritto al datore di lavoro ed al mio predecessore la constatazione di tali irregolarità nella gestione delle cartelle ma non avendo fatto nulla hanno ritenuto il mio atteggiamento acquiescente perchè dai "fogli sintetici" precedenti era praticamente impossibile ricavare dati clinici fondamentali.Pur avendo ribadito le mie contestazioni e l'assurdità del cavillo ascrittomi hanno ritenuto opportuno sanzionarmi.Comunque è ormai storia pregressa: ho raccontato il tutto solo per mettere in evidenza che da allora prima di accettare un incarico, anche se ben retribuito, controllo anche questi aspetti relativi alla regolarità della gestione e conformità delle cartelle sanitarie già presenti in azienda.Per fortuna, debbo dire, ci sono anche UPG intelligenti e capaci che guardano ai reali problemi della sicurezza e non ai formalismi della normativa vigente.
Scusa Robaud, ma io capisco ancora meno: da quando in qua un medico competente ha funzioni di "vigilanza" sull'osservanza delle norme "constatando irregolarità" da segnalare per iscritto al medico che ti ha preceduto ??? Siamo alla follia pura ! Quale norma hanno potuto citare per sanzionarti ?
Ad ogni buon conto in merito a questo aspetto, per quanto mi riguarda, nei casi in cui subentro nell'incarico a un altro medico, chiedo al DDL se è disponibile la documentazione precedente, e se c'è considero le cartelle precedenti come allegati alla MIA cartella, che imposto ex novo con MIA modulistica .
Donatella Corti
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Robaud, la cosa è sempre più oscura: vorresti per favore indicare l'esatto articolo di Legge in base al quale sei stato sanzionato ?
In altre parole: quale Norma impone al medico di constatare e segnalare le (eventuali) irregolarità di un documento redatto da altri ?
e come si può ritenere costui responsabile di una simile circostanza ?
E' appena il caso di ricordare che l'art. 40 del Codice Penale Italiano dice:
"Nessuno può essere punito per un fatto preveduto dalla legge come reato, se l'evento dannoso o pericoloso, da cui dipende l'esistenza del reato, non è conseguenza della sua azione od omissione."
Ti prego quindi di rendere noti i riferimenti Normativi in base ai quali sei stato sanzionato; credo sia utile a tutti conoscere questa informazione.
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