Forse non avete letto o forse lo avete fatto molto distrattamente, ma sono state pubblicate due "posizioni politiche" molto gravi che riguardano il mc in una sostanziale indifferenza, quasi che quanto scritto sia condiviso o condivisibile.
La prima è dell'INAIL e riguarda il tema del Ramadan, tema scottante che si riporrà quast'anno a Giugno e rispetto al quale INAIL cerca, con i suoi compagni di merende, di scaricare a valle le responsabilità coinvolgendo anche il mc.
La seconda riguarda affermazioni discutibili che vi iìnviterei a leggere fatte dal Dipartimento di Prevenzione della ASL milanese e sempre riguardanti il ruolo del mc....
http://www.inail.it/internet_web/...documents/document/ucm_140495.pdf
http://www.doctor33.it/medico-com....html?xrtd=LYPXCCCVCLRSTCCLSLAYAY
Niente da eccepire?
Meglio così.
Tcam
Medici indolenti & Aziende Netgroup
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Sulla prima questione non posso esprimermi in quanto non la conosco in maniera approfondita e quindi mi propongo di esaminarla. Per quanto riguarda la seconda essa è reale e molto delicata (constatata di persona)e meriterebbe un intervento presso la commissione interpelli ex articolo 12 per manifesta contraddizione (o per lo meno ambiguità che si presta a diverse interpretazioni) di due articoli di legge il numero 18 comma 1 lettera c (obblighi del datore di lavoro): "nell’affidare i compiti ai lavoratori, tenere conto delle capacità e delle condizioni degli stessi in rapporto alla loro salute e alla sicurezza”; ed il numero 41 comma 3 lettera c : "la sorveglianza sanitaria è vietata nei casi previsti dalle norme vigenti". Dall'articolo citato da tcam si ricava che si è attivata sorveglianza sanitaria per rischi non normati (attività sanzionabile) per aggirare l'articolo 18 della legge 300/70. Sarebbe interessante sapere se tali atti sono stati interpretati come reati oppure ci si è limitati da parte della commissione ex articolo 5 a modificare il giudizio di idoneità. La citazione dell'articolo 18 da parte mia non è casuale in quanto secondo alcune opinioni (anche di alto livello) la VR è stata "liberalizzata in toto" e quindi il DDL una volta rilevato un "rischio infortunistico elevato" (vedasi la voce "sicurezza" del citato articolo 18 dell'81) può comunque far sottoporre a visita un dipendente anche per "rischi non normati ma aventi incidenza sulla idoneità alla mansione specifica".La mia posizione è totalmente negativa su questa interpretazione estensiva della norma, almeno per quanto riguarda la mansione principale del lavoratore, mentre più possibilista per la mansione accessoria di addetto al Primo Soccorso, che comunque non incide sul diritto al lavoro del dipendente.
Comunque a questo punto è necessario che ci sia un pronunciamento ufficiale della commissione interpelli per evitare guai pesanti ai colleghi che si dovessero trovare a dover visitare e dare idoneità su rischi non normati su pressioni del DDL.
Avevo inserito giorni fa un messaggio inerente a questo argomento (allegato 3b), ora vedo che quanto riportato nell'articolo di repubblica è stato oggetto di comunicazione anche in altri siti
Da quanto si legge parrebbe quasi che il medico competente passi il suo tempo a visitare dipendenti accatastati nella sua sala di attesa (ben 28 al giorno nel caso citato, non so quanti pazienti visiti giornalmente un medico di base) e che il suo compito sia solo quello di scegliere i migliori scartando quelli difettosi e non idonei, dando al datore di lavoro la possibilità di gettarli fuori dalla azienda nei termini consentiti dalla legge.
Sono io che ho interpretato male il senso o siamo finiti su Novella 2000?
Sul secondo articolo taglio corto perchè non vedo nè capo nè coda, ma un insieme di confusionarie idee riportate dal giornalista non so quanto addentro alla nostra realtà.
Sul tema del Ramadan in realtà non credo sia il solito scaricare al MC, in quanto io in primis ho avuto problemi con un lavoratore adibito all'uso di carrelli elevatori che in ramadan e sotto il sole cocente ha avuto un episodio infortunistico senza gravi conseguenze per fortuna. Ma se la stessa crisi lipotimica l'avesse avuta mentre era alla guida di una pala meccanica le conseguenze sarebbero state ben più gravi. Quindi in realtà per me è un argomento che va trattato, anche perchè alcune mansioni sono appannaggio ormai pressoché esclusivo di lavoratori stranieri, di cui una buona percentuale è musulmana.
vi ricordo che il tema è già stato affrontato qualche anno fa in questo sito....e può essere interessante vedere come il tempo rimoduli gli orientamenti....
https://www.medicocompetente.it/f...a-religione-puo-essere-di-per.htm
Tcam
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Per chi intende osservare la prescrizione religiosa, è pacifico che durante il ramadan non si può né mangiare né bere dall’alba al tramonto, dunque ogni indicazione contraria è destinata a non essere attuata, con buona pace di chi pretende che il medico competente possa “convincere” a bere e mangiare chi per sua libera scelta ritiene di non farlo per ragioni religiose, del tutto legittime, sacrosante e da rispettare.
Il problema dunque resta, e non pare risolvibile "scaricandolo" al medico competente, a meno che non si intenda "risolverlo" con l'erogazione di un mese di "inidoneità temporanea".
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Il problema sollevato dall'articolo di "doctor33":
http://www.doctor33.it/medico-com....html?xrtd=LYPXCCCVCLRSTCCLSLAYAY
è stato a suo tempo magistralmente approfondito dal collega Ossicini nell'articolo sotto riportato (che riguarda le radiazioni naturali estendibile per logica agli altri rischi non normati) ed anche in altri interventi facilmente reperibili (in rete ed anche su questo sito). Frase chiave per il motore di ricerca "rischi non normati e sorveglianza sanitaria 81/08"
http://www.preventionandresearch....rmati-ma-individuati-dal-vdr.html
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