Come attenuare il carico penale dell'81 per il mc?

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Questo argomento ha avuto 13 risposte ed è stato letto 2113 volte.

tcam

Provenienza: Firenze

Professione: Medico Competente

Messaggi: 655

Uno, se non il principale motivo per cui il mc è gravato di pesanti responsabilità penali, al di fuori di ogni ragionevole giustificazione, è la assoluta anomalia del suo ruolo non funzionale bensì commerciale.
Il suo essere ingaggiaato in via diretta dal ddl che ne sopporta i costi, sovente non scelto sulla base delle competenze nel comparto ma francobollato sul "pacchetto dei servizi" in buona compagnia con i tdp/rspp, permette al ddl di avanzare nei suoi confronti pretese di "tolleranza" e di ritenere di poterne arbitrariamente limitare i ruoli e le competenze in un recinto stretto confinato di fatto alla mera sorveglianza sanitaria. Il ddl vede quasi sempre il mc come un costo inutile in bilancio, un costo improduttivo aggravato dal fatto che il medico gli riduce e condizione la fruibilità delle sue maestranza, gli induce costi accessori e non lo aiuta poi a eliminare il materiale umano meno produttivo.
Questo è uno dei motivi per cui, a titolo di garanzia, il legislatore e chi l'ha affiancato e guidato, ha appesantito in modo altrimenti inimmaginabile il carico sanzionatorio a carico del mc.
La colonna portante della fragilità del mc, sono i suoi rapporti commerciali, tramite i quali "è governabile" sia dal ddl che dalle società di servizi.
Demolire questa condizione di dipendenza economica è veramente la rivoluzione che ci vorrebbe per "fondare una nuova figura di mc"....ed aprire parimenti spazi per molti specialisti costretti a lavorare in catena di montaggio per rimanere nel mercato.
Non condividete? Lo capisco, si toccano grandi interessi economici....ma diversamente di cosa parliamo? Quali rinnovamenti? Quali prospettive se non il caporalato da parte del latifondo della mdl?
(Ho indossato tappi auricolari per la protezione dell'udito dai vostri fischi)
Tcam

Medici indolenti & Aziende Netgroup
https://www.facebook.com/retemedicicompetenti/

saferr

Provenienza: Bolzano

Professione: Medico del Lavoro Competente

Messaggi: 139

più probabilmente chi sia direttamente interessato dai tuoi ragionamenti se ne guarderà bene dal rispondere, equilibrismi tra tariffe professionalità e concorrenza sono cose ben conosciute da tutte e tutti noi liberi professionisti non collegati a briglie delle sds o caporalati vari.
Peraltro la mancanza di libertà induce anche ad una carente crescita professionale (e mi chiedo come i neo specilizzati possano crescere venendo usati come bassa manovalanza) che tuttavia non protegge da reati penalmente perseguibili che vanno a cadere sempre sul Medico Competente e non su sds o caporali vari.

non di meno vorrei rispondere alla tua riflessione: non sono veramente d'accordo con l'immaginare di svincolare il legame commerciale tra MMCC e DdL, so per certo che con un sistema malato come il nostro, qualsiasi altra soluzione abbatterebbe ancora di più le eccellenze (quelle vere) per spalmare tutto su di un piano di bassa mediocrità: di esempi ne abbiamo molti sotto i nostri occhi nella sanità di oggi.

Dcorti

Provenienza: Pavia

Professione: Medico del Lavoro Competente

Messaggi: 45

Donatella Corti Svincolare il MC da quella posizione lo solleverebbe anche dalla cronica difficoltà nell'affermare la sua indipendenza e autonomia professionale . Fin quando è il DDL che lo paga la sua condizione, anche nei confronti dei lavoratori , costituisce ostacolo alla piena accquisizione della loro fiducia. Pensiamo all'ipotesi , seppur rara , ma prevista , del MC dipendente del DDL, quindi addirittura a libro paga al pari dei lavoratori della cui sorveglianza è incaricato. Quando poi c'è di mezzo anche una sds la ricattabilità del mc è doppia...

Donatella Corti

https://www.facebook.com/groups/ma.netgroup/

Mediconosherpa

Provenienza: Pistoia

Professione: Medico Competente

Messaggi: 243

L’attuale condizione di assoluta fragilità e sudditanza del medico competente non è frutto di una casualità, o di una ipotetica insipienza, incapacità, incompetenza di chi ha scritto le Norme, anzi è condizione accuratamente voluta e diligentemente, coerentemente perseguita dall’insieme Normativo, a dimostrazione dell’assoluta lucidità ed esatta determinazione di chi ha ideato quale avrebbe dovuto essere la condizione del medico competente.
Dunque quando si sente parlare di “rinnovamento” finora si è trattato di mere intenzioni, pur se talora anche lodevoli, ma al momento ancora prive di ogni risvolto pratico e di alcuna conseguenza concreta; ciò è bensì scoraggiante ma pur tuttavia assolutamente prevedibile, vista la premessa che ho scritto sopra.
L’unico modo per riscattare la figura del medico competente sarebbe quello di garantirne finalmente l’autonomia e la professionalità liberandolo dal giogo della ricattabilità diciamo così “mercantile” cui accenna Tcam, e dall’alea della pressoché assoluta capacità di essere disinvoltamente colpevolizzato per responsabilità anche non sue, e comunque per le quali talora, o anche spesso, le Norme non gli hanno conferito alcun reale potere di intervento realmente dispositivo; insomma, un medico competente dipendente dello Stato o di un’Agenzia, retribuito ad orario, e capace di esercitare un’attività concretamente modificativa nei confronti della realtà Aziendale che osserva, perché in grado di “ordinare” emendamenti e miglioramenti, modifiche e cambiamenti, pena sanzioni all’Azienda.
Se non si ha la forza politica per imporre un cambiamento delle Norme, le Norme non cambieranno: considerazione forse elementare e anche lapalissiana, ma brutalmente concreta e reale; al momento non pare che esista un’entità che possa disporre del potere sufficiente ad ottenere quanto sopra, che resta anch’esso un’intenzione.
Evidentemente l’attuale condizione del medico competente continua ad essere voluta e mantenuta da chi ha il potere di farlo, con buona pace di chi non vede o non vuole vedere la realtà e parla, pur legittimamente, s’intende, di ipotetiche rifondazioni e rinnovamenti; in attesa che tali virtuosi progressi, finora presenti solo nella fantasia dei loro ideatori, possano tradursi in realtà concreta, il medico competente continua a barcamenarsi nel tentativo di massimizzare le risorse per una autodifesa destinata però sempre a restare precaria, se non addirittura aleatoria:
Vuolsi così colà dove si puote
ciò che si vuole, e più non dimandare.

https://www.facebook.com/groups/ma.netgroup/

elicri

Provenienza: Lucca

Professione: Medico Competente

Messaggi: 13

pienamente d'accordo con tcam, questa sarebbe una vera prima pietra, di dignità, rispetto, tariffe etc. Allora avrebbero senso le forti sanzioni penali.

carlpam

Provenienza: Padova

Professione: Medico Competente

Messaggi: 1009

sono d'accordo con i colleghi che sono intervenuti e non mi ripeto, ma l'unica soluzione percorribile escudendo altre ben più costrittive sarebbe un sistema a convenzione. Esaminiamo le possbilità:
1) DIPENDENZA DA ASL (controllo politico tramite dir.gen. o pseudomanagers)
2) DIPENDENZA DA AGENZIA (lo stesso )
3) L.P. A CONVENZIONE con libera scelta ( ma con PRECISE MODALITA' GARANTISTE NELLE EVENTUALI REVOCHE evitando padella e brace)e POTERE DI
di intervento realmente dispositivo (come osserva Mediconosherpa) un medico competente NON dipendente dello Stato o di un’Agenzia, retribuito a NUMERO DI SCELTE su base annua, capace di esercitare un’attività concretamente modificativa nei confronti della realtà Aziendale che osserva, perché in grado di “ordinare” emendamenti e miglioramenti,modifiche e cambiamenti, pena sanzioni all’Azienda. (ampliando le preogative al "controllo del servizio di prevenzione e protezione")

Sono anche consapevole che in realtà si vuole con grande ipocrisia un medico che travolto da mille difficoltà sia presente ma non efficace in modo «che tutto cambi ma tutto rimanga come è » Giuseppe Tomasi di Lampedusa

Tanti sono coloro che ci sguazzano ( agenzie di servizi,cosidetti rssp, ddl che vogliono eliminare gli improduttivi) contro questo muro di interessi ci scontriamo ma dobbiamo spezzarlo (pessimismo della ragione ma ottimismo della volontà)

Alex.Ferr

Provenienza: Pisa

Professione: Medico del Lavoro

Messaggi: 7

Caro TCam sono pienamente d'accordo con te.
Ho spesso apprezzato le tue osservazioni fatte in occasione di Corsi o Convegni ai quali eravamo entrambi presenti.
Io (come molti di noi) ho alcune idee su come dovrebbe cambiare il sistema affinché la figura del Medico Competente possa guadagnarsi la giusta dignità e perché lo stesso possa svolgere pienamente i compiti per i quali esiste.
Mi rendo però conto che le mie idee presuppongono un cambio, appunto, del sistema.
Magari in occasione di futuri Corsi o Convegni ai quali saremo presenti entrambi potremmo parlarne.
Sono convinto che se unissimo le nostre idee, frutto della esperienza quotidiana, potremmo far sentire la nostra voce affinché possa iniziare il processo di cambiamento di cui potrebbero giovarsi le nuove leve di Medici competenti come pure le nuove leve di lavoratori.
Se ci unissimo potremmo forse anche assumere più forza di quella già in possesso di coloro che vogliono fare della nostra figura una mera fonte di profitto (Società di Servizi o simili).

sportgooffy

Provenienza: Roma

Professione: Medico

Messaggi: 331

Caro Tiziano, cari colleghi tutti,

ringraziando il collega Trovato e l'organizzazione del Convegno di Ragusa per avermi invitato, privo di "agganci" e "meriti", professionali e/o accademici, a portare in apertura del Convegno di Ragusa alcune personali considerazioni sulla pratica della professione, come "giovane" medico quarantenne,vi anticipo un estraztto del mio intervento.

"Cari colleghi, Noi siamo qui Medici Competenti [...]. Siamo qui riuniti in questo convegno che si intitola alla Difesa della Medicina del lavoro. Perché difendiamo la Medicina del lavoro? Forse la Medicina del lavoro è in pericolo? Qual è la Medicina del lavoro che noi difendiamo? Qual è il pericolo che incombe sulla Medicina del lavoro che noi difendiamo?...Ma non è tutto qui, c'è qualche cosa di più alto. Questa nostra riunione non si deve immiserire in una polemica fra SdS e libero-professionisti. Senza dire, poi, che si difende quello che abbiamo. Ora, siete proprio sicuri che in Italia noi abbiamo la Medicina del lavoro? Che si possa difendere la Medicina del lavoro come se ci fosse, dopo aver realmente letto e riflettuto sugli articoli art. 1, 32, 35 e e 41 della nostra Costituzione repubblica? Ma lasciamo fare, andiamo oltre. Difendiamo la Medicina del lavoro "democratica": la Medicina del lavoro che corrisponde a quella Costituzione democratica che ci siamo voluti dare; la Medicina del lavoro che è in funzione di questa Costituzione, che può essere strumento, perché questa Costituzione scritta sui fogli diventi realtà [...]. La La scuola, come la vedo io, è un organo "costituzionale". Ha la sua posizione, la sua importanza al centro di quel complesso di organi che formano la Costituzione. Come voi sapete (tutti voi avrete letto la nostra Costituzione), nella seconda parte della Costituzione, quella che si intitola "l'ordinamento dello Stato", sono descritti quegli organi attraverso i quali si esprime la volontà del popolo. Quegli organi attraverso i quali la politica si trasforma in diritto, le vitali e sane lotte della politica si trasformano in leggi. Ora, quando vi viene in mente di domandarvi quali sono gli organi costituzionali, a tutti voi verrà naturale la risposta: sono le Camere, la Camera dei deputati, il Senato, il presidente della Repubblica, la Magistratura: ma non vi verrà in mente di considerare fra questi organi anche la Medicina del lavoro, la quale invece è un organo vitale della democrazia come noi la concepiamo. Se si dovesse fare un paragone tra l'organismo costituzionale e l'organismo umano, si dovrebbe dire che i Medici Competenti (come i RLS, come i RSPP) corrispondono a quegli organi che nell'organismo umano hanno la funzione di fluidificare il sangue [...]., come la vedo io, sono "organi "costituzionali". Hanno la loro posizione, la sua importanza al centro di quel complesso di organi che formano la Costituzione. Come voi sapete (tutti voi avrete letto la nostra Costituzione), nella seconda parte della Costituzione, quella che si intitola "l'ordinamento dello Stato", sono descritti quegli organi attraverso i quali si esprime la volontà del popolo. Quegli organi attraverso i quali la politica si trasforma in diritto, le vitali e sane lotte della politica si trasformano in leggi. Ora, quando vi viene in mente di domandarvi quali sono gli organi costituzionali, a tutti voi verrà naturale la risposta: sono le Camere, la Camera dei deputati, il Senato, il presidente della Repubblica, la Magistratura: ma non vi verrà in mente di considerare fra questi organi anche i Medici Competenti (e le altre istanze chiamate alla difesa del Diritto alla Salute dei Lavoratori), i quali invece sono un organo vitale della democrazia come noi la concepiamo [...]. Ma per poter (ri)appropriarci di questo ruolo, dobbiamo smettere di considerarci fornitori di un "servizio", e riconoscere e chiedere il riconoscimento del nostro ruolo costituzionale, con tuttze le conseguenze che questo cambio di paradigma possa comportare, anche in termini di perdità di privilegi economici e rendite di posizione".

milvio.piras

Provenienza: Cagliari

Professione: Medico del Lavoro Competente

Messaggi: 601

In primo luogo, prima ci togliamo dalla testa che ai politici freghi qualcosa dei medici competenti, prima smetteremo di sprecare energie nella direzione sbagliata. Scommetto quello che volete che, se interroghiamo qualunque parlamentare all’uscita dal palazzo, in stile “Le Iene”, e gli chiediamo cosa è un medico competente, nessuno sa dare una risposta precisa.
Quindi non è che le cose non cambiano perché qualcuno ha interesse che rimangano così; semplicemente non sanno neanche che esistiamo o cosa siamo. E tutto il D.Lgs. 81 e le relative sanzioni sono state solo un astuto espediente finalizzato a raccogliere consensi elettorali.

Riguardo alle SdS, non credo siano tutte delle associazioni a delinquere, e non più di certe sedi di Associazioni Datoriali. Qualcuna (forse più di qualcuna) è sicuramente sorta solo per sfruttare il business della sicurezza sul lavoro, senza la minima preoccupazione di fare le cose secondo scienza e coscienza; tuttavia ne esistono anche altre che offrono un valido servizio al DdL, avvalendosi di professionisti seri e preparati in tutte le discipline e i settori necessari. E d’altra parte, quanti medici competenti possono dire di essere veramente competenti e in grado di soddisfare appieno le richieste di una normativa che sembra pensata dai marziani? Quanti, al momento del sopralluogo, non sanno neanche da che parte girarsi e a cosa fare attenzione?

Per quanto riguarda la tanto magnificata autonomia del medico competente, siamo tutti d’accordo, credo, che è una grandissima presa per i fondelli; la classica beffa che si aggiunge al danno, e che altro danno ci causa. Se posso aggiungere le mie osservazioni a quelle dei colleghi che mi hanno preceduto, non credo che l’azione del medico competente possa essere veramente efficace (fatti salvi i casi in cui ci si trovi al cospetto di un DdL illuminato) se priva di un qualche potere coercitivo. In sintesi, dovremmo essere, in pratica, tutti operatori degli OdV, imposti d’ufficio alle aziende e pagati dallo Stato. E non credo sia efficace essere un “medico competente di libera scelta”, retribuito in base al numero di visite effettuate: pur di farsi scegliere, quanti scenderebbero comunque a compromessi, ne più ne meno che ora?

Delle due, una: o si riesce a far abrogare le sanzioni a carico del medico competente, spesso ignorato dal DdL e dai suoi “consulenti” fino al momento di mettere le firme e di fare le visite mediche, e, all’occorrenza, comodo capro espiatorio, oppure si chiede l’estensione delle sanzioni anche a chi effettivamente gestisce la sicurezza sul lavoro, redige documentazione inaccettabile e si frega i soldi.