Mentre siamo presi da diatribe interne, spesso del tutto inconsistenti, perdiamo autorevolezza pubblica e lasciamo il campo a chi di certo non ha la nostra esperienza su temi come l'inquinamento ambientale, l'effetto degli xenobiotici sulla salute, il loro monitoraggio ambientale e biologico.
Chiedo attenzione al tema.
Vogliamo uscire ad es. con un documento unico sugli effetti dei pesticidi e dei diserbanti sulla salute? Vogliamo parlare di sicurezza delle acque, degli alimenti, degli OGM etc?
Vogliamo rivendicare il ruolo di specialisti della prevenzione?
Vogliamo cominciare ad affrontare il tema attraverso la sinergia tra SIMLII, AIDII, AIRM, SITI, CIIP, ANMA, CONAMECO, ASSOPREV etc etc....
Vogliamo ricomprenderci TUTTI in un gruppo AUTOREVOLE UNICO di RIFERIMENTO all'interno del quale si demarchino le branche scientifiche (ruolo di fornire linee guida ed indirizzo), i rapporti con le aziende e e associazioni di categoria, le attività pratiche e gli aspetti contrattuali e sindacali?
Che ne dite?
Cominciamo a rispondere a questo articolo alzando il livello e demarcando la differenza?
Chi è interessato mi mandi una mail a: studiodelphi@gmail.com
http://www.ilfattoquotidiano.it/2...olemiche-del-report-iarc/1539443/
Il telescopio Keck I delle Hawaii, usato dai "cacciatori di stelle", permette di esplorare otticamente stelle lontanissime da noi. Ma l’uomo della strada si domanda a che ci serva conoscere centinaia di pianeti che non potremo mai raggiungere.
Uscendo con un agile balzo dalla metafora.....ed abbandonando il bel telescopio, vogliamo affrontare, anche tutti assieme, perchè no, la possibilità di sopravvivenza del mc sul pianeta terra?
Strategia politica vuole che il primo passo sia rappresentato dai bisogni, il secondo, irrinunciabile, dalla loro concreta soddisfazione tramite le risorse disponibili ed utilizzabili di fatto.
Logica politica vuole che una maggioranza non possa essere unanimità, salvo nel caso, più impossibile che improbabile, che tutti coloro che vi partecipano siano animati da identici intenti.
Pur con il Keck I, non riesco a vedere questo tipo di pianeta.
Tcam
Medici indolenti & Aziende Netgroup
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Vedo arduo, ai limiti delle umane possibilità, conciliare intenti e/o fini di SIMLII, AIDII, AIRM, SITI, CIIP, ANMA, CONAMECO, ASSOPREV
"Che le cose siano così, non vuol dire che debbano andare così, solo che quando si tratta di rimboccarsi le maniche ed incominciare a cambiare, vi è un prezzo da pagare, ed è allora che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare."
credo si possa applicare sia alle persone che ai gruppi di persone
nessuno di quegli enti/associazioni credo sia intenzionato a sacrificare parte di se' stesso per un bene comune, sono passati quei tempi e peraltro quei tempi hanno generato effetti positivi e negativi, non saprei quali in maggior misura
qui ci vorrebbe qualcosa di più creativo e moderno (che peraltro non saprei suggerire) anzichè applicare le vecchie regole di un mondo ormai in disfacimento che non sa più riconoscere nemmeno se stesso, alla deriva di ideali ed obiettivi.... e soprattutto di etica
Ben venga un coinvolgimento del genere su motivi di così grande interesse. Ma perché, allora, non cominciare da proposte semplicissime che porterebbero a risparmi per le aziende e ad evitare sprechi, come, ad esempio, la revisione del contenuto della cassetta di primo soccorso?
La questione è di enorme interesse e certamente di non semplice soluzione. Al di la della difficoltà di armonizzare i punti di vista di organismi caratterizzati da composizione, finalità ed interessi sostanzialmente disomogenei e talora conflittuali bisogna anche annotare come nessuno di tali interlocutori possa essere considerato realmente rappresentativo delle esigenze della categoria in quanto non eletti a tal fine.
Inoltre ognuno di noi parte da posizioni sostanzialmente differenti. Io ad esempio trovo che la visione "igienistica" di Serenix sia suicidiaria per lo specialista in medicina del lavoro il quale anzi debba cercare il proprio ambito di azione in una vera specificità di interessi riappropriandosi anche e soprattutto della visione clinica individuale che agli attuali livelli espositivi risulta la vera variabile di interesse. Compresi in questa ottica gli aspetti idoneativi legati alla terapia in atto che ad oggi costituisce un vero ed efficace modificatore della prognosi individuale e compresa anche la necessità di un eventuale intervento, ove necessario, del medico specialista in medicina del lavoro sulla terapia finalizzato al raggiungimento di target terapeutici in grado di modificare il giudizio espresso. In tale ottica credo che sia finito il momento di considerare il medico competente quale certificatore passivo (o fabbrica di giudizi di idoneità) ed inserirlo a pieno titolo in un nuovo ruolo socialmente sostenibile di valorizzazione e recupero delle competenze professionali per i lavoratori che, candidati all'esclusione dall'attività lavorativa (parziale o totale) possono essere invece adeguatamente sostenuti.
In tale ottica anche la revisione del mercato del lavoro rende il vecchio atteggiamento "limitativo" completamente superato (come già lo è in relazione alla farisaica doppia visione tra dipendente-tanto più pubblico che aspira solo alla esclusione dalle attività più gravose e "socio lavoratore" che è idoneo per forza).
Chiaramente il confronto è d'obbligo ed ogni punto di vista ben accetto ma la discussione deve avvenire tra soggetti realmente rappresentativi.
P.s. fatti due conti considerando i 5000 medici competenti registrati in elenco ogni professionista dovrebbe aver assegnate mediamente 400 imprese/anno numero più che adeguato per un decoroso tenore di vita ma soprattutto per una proficua attività professionale.
In alternativa i numeri ci dicono chiaramente che qualcuno bara..
Dibattito molto interessante, di fondamentale importanza per il futuro della nostra stessa attività professionale, difficile da sviluppare e approfondire su un forum (sia pure così frequentato dai colleghi).
Voglio solo ricordare che ne discuteremo a Bergamo il 19 e 20 giugno prossimi, in occasione della seconda Convention dei medici competenti ( https://www.medicocompetente.it/e...ZIONALE-DEI-MEDICI-COMPETENTI.htm ).
Si tratta di un evento che certamente privilegia i soci SIMLII ma che è aperto a tutti; chi ha idee da proporre e proposte da portare avanti (non polemiche inutili) sarà il benvenuto; cercheremo di discutere tutti insieme - come l'anno scorso - le varie problematiche sul tappeto.
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