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pipius54

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• Re: accertamenti droghe su saliva
• (10/04/2015 11:06)

che io sappia non è ancora uscito nulla di ufficiale.

nofertiri9

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• Re: accertamenti droghe su saliva
• (13/04/2015 10:41)

deduco ed immagino che visto che sino a qui in 8 anni nessun medico abbia fatto notare nelle opportune sedi che neppure la CDT come "analisi clinica" non è validata a livello internazionale, gli ameni componenti della CUSR, di cui voglio augurarmi nessuno medico, staranno ben pensando di favorire la produzione e soprattutto la vendita di altri "stickini".
Ho premesso della CDT, perché rispetto all'accertamento di alcodipendenza è una ca@ata tecnica almeno quanto i "test rapidi" su base immunoenzimatica assai ma assai empirica stanno all'assunzione di sostanze psicotrope. Dove - a maggior ragione che non nelle urine - possiamo avere il falso positivo di molecole farmacologiche di recente assunzione terapeutica. Credo di non dovervi dire io quanti antistaminici o antidolorifici si vendano in forma granulare...

Ben vi sta: io ve lo sto dicendo da anni, che sta cosa NON spetta ai MC ex lege, e che bisogna eccepire l'incostituzionalità dell'art. 41 c.4. Adesso, spendete altri 36 € a stick per la sputazzella del mulettista, sperando che il DdL committente dopo vi paghi anche.

Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.

nofertiri9

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1256

• Re: accertamenti droghe su saliva
• (13/04/2015 14:36)

Un attimo, che c'entra la CDT? ...
Possiamo benissimo anche noi MC occuparci di alcol dipendenza (cosi' come medici legali ed igienisti si occupano di sorveglianza sanitaria) ma almeno dateci gli strumenti per farlo bene

Un momento, vedo da come rispondi che non mi sono bene spiegata, quindi ci riprovo.
La CUSR, tempo fa, ha dato indicazioni su dei protocolli analitici laboratoristici, peraltro invasivi, per l'accertamento della alcoldipendenza da parte dei MC. E tra questi accertamenti c'è la CDT. Ora, mentre per l'esame emocromocitometrico, le transaminasi e le GGT esistono sia studi che metodiche convalidate, con i relativi valori di riferimento consolidati per ciascuna tipologia di metodica, questo non c'è per la CDT che come ho già spiegato in passato non esistendo degli standard quantitativi di riferimento è essa stessa uno screening e per di più a basso valore predittivo (il 50 % di correlabilità diagnostica analiticamente non si può proprio leggere!)
Ora, io sostengo OGGI che ANCHE lo stick di screening sulla saliva abbia gli stessi problemi di false positività anche delle analisi con tecnica ELISA proprio per il principio del metodo, che infatti si deve fare la "conferma" con tecniche ben più sofisticate laboratoristicamente ma appunto validate a livello internazionale, con "valenza legale" in Italia ma anche altrove nel mondo.

Ciò che io contesto A MONTE di tutto questo è che dette indagini - che sono previste nei piani sanitari nazionali a cura degli appositi servizi di prevenzione del SSN ed uguali per tutta la popolazione - siano di fatto delegate a cura e spese dei soli datori di lavoro, che pure pagano già ANCHE per il SSN sia a livello nazione che con l'IRAP a livello regionale, e ]solo sui lavoratori dipendenti e a mezzo dei MC che fino a prova contraria esercitano la Libera Professione, sostenendo che si tratta di prevenzione, peraltro di tipo squisitamente ANTINFORTUNISTICO, sui luoghi di lavoro. Sia il DPR 309/93 sulle sostanze psicotrope che la L.125/01 sull'alcodipendenza prevedono che sia la struttura pubblica a ciò competente a segnalare al DdL questi casi, e non viceversa. E lo fa, peraltro, non già ai fini antinfortunistici, ma ai soli fini previdenziali per i lavoratori.

Quindi, prevedere un nuovo stick da vendere ai privati con i soldi dei privati per controlare solo alcuni per fini privati, anzichè usarlo di routine per controlli di screening da eseguirsi su tutta la popolazione per la prevenzione dei "terzi" a me pare solo un chiamiamolo favore ai produttori, ok?

E spero di essere stata più chiara, adesso

Nofer
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