Stanno arrivando IN QUESTI GIORNI a diverse aziende italiane comunicazioni da parte di "colleghi" medici competenti che invitano i responsabili delle suddette aziende a collegarsi al sito del ministero per verificare se i propri medici competenti risultano iscritti all'albo COMUNICANDO CONTESTUALMENTE IL PROPRIO NUMERO DI ISCRIZIONE ;-)
Uno schifo...morti di fame...
Per chi volesse vedere con i propri occhi, su https://www.conameco.com è pubblicata una di queste "comunicazioni", emendata del nome del soggetto non tanto a tutela di privacy, ma per il senso di schifo che viene a fronte di certe manifestazioni di bassezza e scarsa o nulla dignità personale.
Ancor più se vengono da personaggi che dovrebbero tutelare la probità dei colleghi.
Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)
Dal vigente Codice Deontologico Medico visibile in http://www.fnomceo.it/fnomceo/downloadFile.dwn?id=115163&version=8 :
"TITOLO X - RAPPORTI CON I COLLEGHI
Art. 58 Il medico impronta il rapporto con i colleghi ai principi di solidarietà e collaborazione e al reciproco rispetto delle competenze tecniche, funzionali ed economiche, nonchè delle correlate autonomie e responsabilità."
Dunque a mio modesto parere, se la notizia fosse confermata dovrebbe necessariamente indurre l'Ordine di Medici competente per territorio ad intervenire sottoponendo i colleghi autori del fatto a procedimento Deontologico per violazione del citato art. 58 del Codice Deontologico.
Ciò naturalmente non esclude che il comportamento evidenziato, essendo palesemente volto ad ottenere un vantaggio sui competitori o per arrecare loro un danno, costituisca una fattispecie che possa essere ricompresa in quanto previsto all'art. 2598 del Codice Civile:
" ...(omissis) compie atti di concorrenza sleale chiunque: (omissis)
2) diffonde notizie e apprezzamenti sui prodotti e sull'attività di un concorrente, idonei a determinarne il discredito, o si appropria di pregi dei prodotti o dell'impresa di un concorrente;
3) si vale direttamente o indirettamente di ogni altro mezzo non conforme ai principi della correttezza professionale e idoneo a danneggiare l'altrui azienda."
A maggior motivo se poi i sanitari depennati vedessero reiscritto il proprio nome a seguito di erronea cancellazione dall'elenco, costoro potrebbero aver patito non solo la eventuale sottrazione di clientela, ma un sicuro danno da nocumento della loro immagine professionale.
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Per facilitare il lavoro ai colleghi più pigri o che per motivi religiosi non osano entrare nel nostro sito, pubblico la lettera inviata alle aziende cui fa riferimento Roberto:
"A tutte le aziende destinatarie
Si comunica, per opportuna conoscenza, che sul sito del Ministero della Salute, in data 4 aprile 2015, è stato reso noto il nuovo elenco nazionale dei medici competenti, rivisto in seguito alla revisione condotta in relazione al completamento del triennio formativo 2011-2013 (con la proroga concessa nel 2014). Tale elenco viene compilato e tenuto a cura dell'Ufficio II della Direzione Generale della prevenzione del Ministero della salute ai sensi dell'art. 38 comma 4 del D.Lgs. 81/08 e del successivo decreto ministeriale 4 marzo 2009.
A fronte dei circa 10.000 medici iscritti nella precedente versione dell'elenco, l'attuale revisione comprende poco più di 4.400 medici competenti in tutta Italia.
L'elenco è pubblico e presenta un meccanismo di ricerca che rende semplice la sua consultazione ( https://www.salute.gov.it/MediciCompetentiPortaleWeb/ricercaMedici.jsp )
Si rappresenta, quindi, che il sottoscritto è regolarmente compreso nell'elenco con il numero XXXXX (vedi allegato).
Cordiali saluti"
Credo che si commenti a sola.
Sappiate (e sappia anche lui e coloro che abbiano intenzione di imitarlo) che intendiamo perseguire questa attività epistolare nel modo più deciso che ci sarà possibile, ricorrendo, se del caso, anche alla Federazione Nazionale con opportune segnalazioni.
Sergio Truppe
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"Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincia, ma bordello"
Di cosa vi stupite? Questi sono i medici competenti e questa è ormai la medicina del lavoro. Siamo più piazzisti che medici. In tutto questo l'ordine dei medici è il grande assente. A parte qualche condanna su un sito nessun provvedimento reale né una vera azione di tutela verso gli iscritti. Non ci vedo una grande differenza con le offerte al ribasso che quotidianamente caratterizzano l'interazione tra medici competenti / piazzisti e le diverse aziende nazionali. Vedi gare al ribasso. Per non parlare delle società di servizi assoqualcosa. Quando un professionista medico perde la vocazione in favore del mero profitto possiamo attenderci di tutto.
Ecco perchè a mio avviso la semplice notizia del fatto dovrebbe indurre l'Ordine Provinciale competente a prendere provvedimenti, senza bisogno di alcuna sollecitazione esterna, per violazione dell'art. 58 del Codice Deontologico.
Se risultasse da pubblica notizia il nome di colui che ha inviato la missiva citata credo sarebbe sufficiente a far partire l'indagine Ordinistica.
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non vorrei fare la voce fuori dal coro, ma se la lettera pubblicata da Gandalf fosse stata inviata solo alle aziende di cui il mittente è MC (la qual cosa, nè il contrario, si evince in alcun modo)non mi sembrerebbe così esecrabile come la si vuol far apparire: sarebbe solo un metodo di difesa preventiva.
diverso sarebbe se fosse stata inviata anche ad aziende seguite da altri MC
Posso risponderti io.
La lettera in oggetto è stata inviata ad aziende che hanno ALTRI medici competenti, ovviamente, perchè sarebbe abbastanza inutile mandarla alle proprie, che se interessate te lo hanno chiesto e, se non interessate, non capirebbero perchè ti proponi come qualcuno che esibisca un certificato HIV-negativo (notare la finezza).
Quanto alla comunicazione al relativo OdM, ragazzi, abbiate un po' di fiducia in questi diavoletti del CoNaMeCo... Anche di più!
Non fosse altro perchè la situazione è tutta in divenire, e quella cosa scandalosa potrebbe essere fonte di danni per colleghi che fra un giorno o due potrebbero essere reintegrati, per esempio.
Comunque, non vredo sia solo questa persona ad aver fatto o fare simili porcherie.
Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)
Se il nome di colui/coloro che hanno messo in atto l'invio dell'esecrabile missiva non viene fuori pubblicamente, o almeno portato a conoscenza di chi di dovere, non succederà mai niente.
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