Salve son un infermiere.
Ho un disturbo ossessivo compulsivo da anni, in questo periodo ho riacutizzato la sintomatologia con ossessioni e compulsioni che riguardano l'igiene. Infatti tale disturbo mi porta ad avere ansia quando mi trovo a svolgere le mie mansioni, in quanto per ogni cosa che faccio mi devo lavare le mani una decina di volte.Le compulsioni nel lavarmi le mani mi fanno stare molto male.
Se passo vicino ad un contenitore per rifiuti infetti mi devo lavare le mani anche se non lo ho toccato.
Si può immaginare che disagio e difficoltà mi comporta lavorare in un reparto ospedaliero.
Chiedo se con tale patologia posso chiedere di spostarmi magari in un ufficio dove non sono a contatto con i materiali biologici.Capisco che il mio lavoro è l'infermiere e che lo ho scelto io, ma ora fare il mio lavoro mi comporta una notevole angoscia e ansia.
Innanzitutto le propongo di chiedere una visita al MC che valuterà anche in base a consulenza del suo psichiatra curante l'idoneità alla sua mansione specifica e valuterà se introdurre prescrizioni e/o limitazioni specifiche o se sussistono le condizioni di non idoneità alla sua mansione.
Il suo disturbo ha rilevanza non solo per il lavoro ma per tutta la sua esistenza. Le consiglierei di non farlo gestire dal Medico Competente ma di gestirlo lei. Si tratta innanzitutto di stare bene, di non soffrire. Trovi un buon terapeuta. L’approccio cognitivo comportamentale da buoni risultati. Se ha scelto di fare l’infermiere perché vuole buttare la spugna? Inizii un percorso terapeutico serio, poi si vedrà..Se il suo disturbo è ben compensato, l’eventuale tratto residuo paradossalmente può essere un elemento di forza per comportamenti corretti. Francamente ritengo molto più grave e patologico (oltre che deontologicamente scorretto verso il paziente) il comportamento opposto di non effettuare adeguata igiene della mani in ambiente ospedaliero. Che fa il MC degli ospedali ne sa qualcosa.
potrebbero essere validi entrambi i consigli, se dal punto di vista lavorativo ha difficoltà a svolgere il suo lavoro può contattare il Medico Competente e ritengo anche io indispensabile un approccio non solo farmacologico ma anche psicoterapeutico per modulare il disturbo.
saferr il 22/05/2015 10:35 ha scritto:
potrebbero essere validi entrambi i consigli, se dal punto di vista lavorativo ha difficoltà a svolgere il suo lavoro può contattare il Medico Competente e ritengo anche io indispensabile un approccio non solo farmacologico ma anche psicoterapeutico per modulare il disturbo.
mi trovo nella stessa situazione inoltre ho una invalidità inail per folgorazione con deficit mano sinitra - esostosi al piede sinistro con difficoltà de deambulazione - glaucoma - ernie discali l4 l5 chiaramente il mio medico competente mi rende idone con un piano di lavoro che mi distrugge dentro sono un appoggio e basta mi sento di aver perso ruolo e dignità e gia da tre mesi vado a lavoro saltuariamente e mi sento uno schifo sono in cura anche psicologica ma non si muove niente perchè collegato a lavoro che mi consigliate
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