Cosa ne pensate? Cosa è corretto e cosa no? Quali le maggiori criticità e quali le principali e più urgenti cose da fare?
Penso che ci si riferisca alla normativa della Legge 257/92, con le successive modifiche, integrazioni, decreti vari etc.
Per quanto mi riguarda, mi sono spesso imbattuto in ragionamenti medico-legali che identificavano la concessione del beneficio pensionistico con una "reale" esposizione ad amianto del lavoratore per giustificare patologie varie (in genere, ovviamente, polmonari) in soggetti che - a mio parere - non erano stati concretamente esposti o lo erano stati ma con esposizioni modeste o trascurabili. Probabilmente il dettato legislativo è chiaro, ma come avviene spesso nel nostro Paese viene interpretato in modo molto ampio e in un certo senso distorto.
Francamente non so dire se modificare l'ultimo decreto (quello del Ministero del Welfare del 2004 ?) sia utile anche a correggere l'uso improprio che se ne fa nelle aule dei tribunali o delle procure, fermo restando - naturalmente - il pieno diritto di chi realmente è stato esposto ad amianto di fruire di benefici ai fini della sua pensione.
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