Buongiorno a tutti,
mi sto preparando a sottoporre a visita medica periodica un lavoratore, con mansione di magazziniere addetto alla guida del muletto e soggetto a lavoro in altezza. Sono venuta a sapere che il lavoratore ha iniziato una terapia con PAROXETINA 10 mg + ACIDO VALPROICO SODIO VALPROATO CRONO 300 MG per sindrome ansioso-depressiva.
Mi sto pertanto ponendo il problema dell'idoneità alla mansione specifica.
Al di là del fatto di richiedere un colloquio con lo specialista che lo segue e che gli ha prescritto la terapia, voi ritenete che quest'ultima sia compatibile con le mansioni in oggetto (guida del mezzo e lavoro in quota)? Io sto pensando soprattutto agli eventuali effetti collaterali dei farmaci.
grazie a tutti.
saluti,
in linea generale tendo a farmi io una idea della condizione del lavoratore, a prescindere dai farmaci un depresso ansioso in fase acuta potrebbe non essere idoneo a prescindere, almeno temporaneamente.
per i farmaci non è sufficiente il dosaggio ma da quanto tempo lo assume se è in fase di abbandono progressivo o in fase di ricerca della dose terapeutica, ogni quanto si reca dello psichiatra e ogni quanto dallo psicoterapeuta, poichè io favorisco sempre l'invio allo psicoterapeuta per questo tipo di condizioni al fine di modulare il disturbo e rendere libero dalla terapia nel tempo.
di solito potrebbero presentarsi contestualmente anche attacchi di panico.
giusto farsi rilasciare una piccola relazione dallo psichiatra sull'interferenza che questi psicofarmaci possono avere sulla guida dei mezzi (se non erro ci potrebbe essere un'incompatibilità).
A mio avviso dovresti avere una diagnosi precisa. La definizione "sindrome ansioso depressiva" è troppo generica, anzi vaga. L'interferenza di tali farmaci sulla guida la puoi trovare sul foglietto illustrativo dei singoli farmaci, così come gli altri effetti collaterali. Le indicazioni dell'acido valproico sono le epilessie, oppure "Nel trattamento degli episodi di mania correlati al disturbo bipolare quando il litio è controindicato o non tollerato". Quindi, come dice saferr, devi proprio farti una idea (il più accurata possibile) delle condizioni del lavoratore. Lo psichiatra curante ti può dare una mano nell'inquadrare il caso, ma alla fine la decisione sarà tua.
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