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carlpam

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• sorveglianza sanitaria az cinesi problemi !
• (26/07/2015 12:34)

ho di recente fatto visite a laboratori di pelletteria gestiti da Cinesi
salvo un caso ( che non cito per validi motivi ) ma che comunque presenta quasi gli stessi problemi, mi sono trovato con problemi di lingua e dunque di interprete ( quasi sempre il padroncino o suo incaricato ) capite che la privacy va a farsi benedire (con rito confuciano suppongo)
l'anamnesi diventa striminzita negano tutto (talvolta il traduttore/traditore risponde già per il soggetto, altre fanno lunghi ed ovviamente incomprensibili discorsi in cinese a cui corrisponde un laconico "no nessuna malattia"

inoltre oltre a risposte poco attrendibili (in un caso tutti part-time 4 ore) quasi semprem non hanno nè medico/ne tessera sanitaria nè indicazione del medico di medicina generale mentre hanno il permesso di soggiorno. ma anche il domicilio e spesso inverosimile la carta di identità cita un comune ma dichiarano di abitare presso un unico indirizzo (anche 10-15 persone )

é anche evidente che hanno inizaiato a chiedere visite da quando finanza e carabinieri hanno ( dopo Prato ) iniziato i controlli a tappeto
mi sono tradotto la cartella in cinese ( google trad.) devo ancora provarla chissà se funziona !Qualche idea ed esperienza in proposito ?
(Ps Non si riesce a far loro il fremito vocale tattile "dica 33" !!!)

carlpam

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• Re: sorveglianza sanitaria az cinesi problemi !
• (28/07/2015 08:33)

saferr il 27/07/2015 04:27 ha scritto:
ricordo sommessamente che le schede di sicurezza debbano essere in italiano e che le comunicazioni aziendali sulla sicurezza debbano essere in italiano, la formazione della squadra di primo soccorso come gliela fai in cinese e la formazione sui rischi come gliela fai in cinese?

non siamo noi a piegarci a chi non sa la lingua ma chi non sa la lingua deve prima imparare l'italiano e poi può lavorare in italia, altrimenti che senso avrebbe?

un attimo : in qualche parte delle norme sulla formazione si dice la formazione deve essere comprensibile e d'acoordo ma il problema è un altro che il titolare "tenta di gestire le risposte e il SSN neppure conosce il singolo cinese ed il comune non controlla il domicilio o la residenza

ZISKA

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• Re: sorveglianza sanitaria az cinesi problemi !
• (28/07/2015 09:12)

Esiste una figura professionale: il Mediatore linguistico-culturale

Susanna

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saferr

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• Re: sorveglianza sanitaria az cinesi problemi !
• (29/07/2015 19:19)

Giannini, è vero c'è di peggio, resto dell'idea che il segreto professionale non può essere infranto e che se non si sa leggere un avviso di pericolo o una procedura di sicurezza mediatore o non mediatore pensa solo alla attivazione della squadra di emergenza, come fa uno straniero ad attivare gli addetti di primo soccorso ed avvisare del pericolo se non sa parlare in italiano, e poi se ti chiamano per una urgenza e il mediatore non è li a mediare che fai lo aspetti?

carlpam

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• Re: sorveglianza sanitaria az cinesi problemi !
• (01/08/2015 10:24)

Giannini il 29/07/2015 09:55 ha scritto:
Sono perfettamente in accordo con te saferr: badare alla sostanza è sempre prioritario lo davo per scontato.
Tuttavia mi domando: non esiste forse tutta una serie di pratiche da affrontare per queste persone, ivi incluso il superamento di un test di conoscenza della lingua (scritta, parlata, di interazione scritta) almeno al livello A2?
Magari non capiranno lombalgia e però "ti fa male qui?" accompagnato da un eloquente gesto che indichi l'area anatomica dovrebbe essere compreso. Ho verificato di persona come invece non spiaccicavano una parola che fosse una.
Magari mi sbaglio sui test e le procedure, forse dico castronerie, chiedo scusa e chiarimenti se qualcuno ha voglia di darmeli.

Certo sono d'accordo un minimo di visita medica si fa e e si può fare (se si eslude il FVT perchè trentatrè non riscona a dirlo!!) ma a parte questa amenità quello che manca è una qualche indicazione anamnestica personale e lavorativa seria e addendibile
Aggiungete che non hanno mai il la tessera sanitaria della asl di appartenenza e neppure il Medico di Medicina Generale a cui mai comunque si rivolgono e in casi di malattie gravi tornano in Cina per curarsi ( non ho notizie di ricoveri ospedalieri in italia )ed è previsto che il nominativo del MMG sia trascritto in cartella

in altri termini la situazione di massima separatezza dal contesto italiano rende difficile una valutazione di idoneità salvo definirne genericamente il buono stato di salute (sono mediamemente giovani) alcune affermazioni sono palesemente false (uso un modulo tradotto/ o tramite traduttore.
mi indicano -in un caso almeno-4 h di part-time mentre ho vistato per una giornata 20 persone circa) ) cosa dichiarano all'inail? (situazione già segnata e testimoniata )

Circa il mediatore culturale non ho molte notizie dove rintracciarlo?
per le attività manuale ( conferzioni tessili pelletteria ) qualche esame emantochimico si rende necessario ? anche a non esposti a collanti od altri rischi ( macchine da cucire)?

è in qualche modo previsto un test di conoscenza della lingua ( per il PS si capiscono fra loro e i pochissimi italiani (1 o 2 su 20/30) si raccordano con un "preposto/titolare" pienamente bilingue.