Dalla prime definizioni della fisiologia medica (H.Selye 1936 ) lo stress correlato al lavoro si riscontra con richieste dell’ambiente di lavoro percepite come eccessive che eccedono le capacità dell’individuo nel farvi fronte. Ne segue il deterioramento dell'impegno, delle emozioni e di adattamento verso il lavoro. Il burnout è la sindrome da stress non solo delle professioni d'aiuto ma in qualsiasi organizzazione di lavoro.(EASHW European Agency for Safety and Health at Work)
Il burnout comporta esaurimento emotivo, depersonalizzazione e ridotta realizzazione personale. Il soggetto tende a sfuggire l'ambiente lavorativo assentandosi sempre più spesso e lavorando con entusiasmo ed interesse sempre minori, a provare frustrazione e insoddisfazione, spesso con ad un deterioramento del benessere fisico, a sintomi psicosomatici (insonnia, disturbi gastrointestinali e cardiovascolari, spossatezza e depressione )
Dopo questa ovvia premessa ( me ne scuso con i Colleghi) ritengo che l'approccio attuale col questionario (spisal Vr poi divulgato da INAIL (che giunge al solito rischio basso evidente nellA quasi totalità di PMI) non sia uno strumento adeguato a rilevare la sindrome (di stretta competenza medica). E compito del Medico Competente rilevarla nel corso della visita medica col colloquio individuale.
Il questionario verifica le condizioni generali dell'azienda e diventa solo un documento aggiuntivo al DVR (vedo software da € 200 a disposizione di chiunque )
SVILIRE LA PROFESSIONALITA'DEL MC ANCHE IN QUESTO CAMPO (ma sono tutti psicologi del lavoro?) E' VERGOGNOSO E LO SI OTTIENE RIDUCENDOLO AD UNA SCARTOFFIA DA FAR AMMUFFIRE IN ARCHIVIO
Interessa?
ah già !!! l'INAIL dice (o almeno mi par di aver inteso) che dai dati raccolti lo stress in Italia non esiste
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