Buongiorno a tutti, sono ASPP in un azienda metalmeccanica e dall'inizio dell'anno abbiamo un problema con un dipendente, categorie protette, impiegato in magazzino.
Abbiamo sempre avuto il sospetto che questa persona fosse affetta da problemi di alcol e conseguenti problematiche neurologiche, ma essendo la sua mansione non esposta a particolari rischi quali uso di muletti o piattaforme elevabili, la sorveglianza effettuata su di lui, dava sempre un idoneità piena alla mansione.
negli ultimi mesi si sono susseguiti in maniera sempre più frequente dei malori con sembianze di attacchi epilettici che, in un caso recente hanno portato il soggetto a cadere e procurarsi un grande taglio alla testa.
In ogni occasione viene chiamato il 118, che preleva la persona, la porta via e che poi la rilascia perchè il soggetto firma per le dimissioni: dopo qualche giorno di malattia la persona si presenta di nuovo a lavoro e dopo qualche giorno l'episodio si ripete.
Questo negli ultimi due mesi accade in maniera abbastanza ciclica e il nostro MC ci ha suggerito di richiedere una visita ex art. 5, dopo la quale, nonostante tutto, è risultato IDONEO e abile al lavoro.
Il dipendente si presenta sempre a lavoro in condizioni fisiche ai limiti della tolleranza, e, come azienda noi ovviamente non sappiamo quali siano le sue reali condizioni di salute.
Qualcuno di voi ha avuto mai a che fare con un caso simile, cosa avete fatto? come è giusto procedere per impedire che questa persona possa creare un problema di sicurezza in azienda?
Vorrei dei pareri diversi da quello del nostro MC, che ritiene di eventualmente dargli un inidoneità temporanea e rimandarlo ad un giudizio di II livello, alla visita peraltro presso lo stesso medico che ha applicato l'art. 5......
grazie mille.
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