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La Simlii e le proprie convinzioni

Questo argomento ha avuto 2 risposte ed è stato letto 2100 volte.

billi

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645
  • La Simlii e le proprie convinzioni
  • (20/05/2004 15:00)

Poche sintetiche considerazioni dalla lettura della lettera della SIMLII:
1) Nessun chiarimento e’ stato fornito circa l’attivita’ della Societa’ nelle varie sedi istituzionali, considerato che, siamo in tema, i danni bisogna prevenirli e non curarli: che succedeva mentre gli igienisti complottavano, si dormiva? E non mi vengano adire che non conoscevano neppure un esponente dell’attuale governo;
2) Ho capito che chi scrive sul sito senza la copertura dell’anonimato rischia di essere messo alla berlina: ben lo si capisce dalla facile individuazione del collega “consorte di una cardiologa” che “dovrebbe chiedersi cosa si nasconde dietro i convegni gratuiti”. Penso che dopo questa esperienza mi limitero’ a leggere i messaggi come fanno la maggior parte dei frequentatori del sito.
3) La smentita sui costi dei convegni proviene dai numerosi convegni ove non si vede l’ombra di uno sponsor farmaceutico e che costano un decimo delle cifre richieste dalla SIMLII: nel mese di Maggio un convegno di medicina interna (senza sponsor) della durata di tre giorni e con 19 punti ecm a costo….. zero. Perche’ non si fa cenno a quella iniziativa che doveva organizzare ogni due anni un convegno a prezzi piu’ accessibili e di cui non si e’ saputo piu’ nulla? E poi non vediamo in giro per i corridoi del convegno nazionale simlii stands di aziende legate al mondo sanitario? E non ci sono anche le grosse aziende del territorio che danno il loro contributo? E se non ci fossero questi quanto costerebbe un convegno nazionale simlii? Altro che far pagare a parte la cena sociale!
4) Non e’ vista di buon occhio la tendenza alla creazione di una nuova associazione: riflettiamo priam di scrivere!
Penso che basti: agli stimati colleghi specialisti in medicina del lavoro che SCRIVONO sul sito le (amare) considerazioni.

GANDALF IL GRIGIO

GANDALF IL GRIGIO
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  • Re: La Simlii e le proprie convinzioni
  • (20/05/2004 23:50)

Finalmente la SIMLII si è degnata di rispondere e di questo ringraziamo sentitamente. Mi pare un mezzo passo avanti, ma mi meraviglia il fatto che per ottenere un parere da parte di chi ci rappresenta (anche perché credo che abbiano preso i voti di molti di noi) si sia dovuto scatenare un mezzo putiferio sul nostro sito. C’è da pensare….. Inoltre concordo pienamente con billi e con le sue annotazioni, soprattutto in merito ai punti 1 e 3 della sua analisi; sul fatto che non venisse vista di buon occhio la nascita di una nuova associazione, in realtà, non avevo dubbi…. Comunque stiamo a vedere cosa succede di pratico il merito agli argomenti più importanti, soprattutto il nuovo decreto che tutti aspettiamo: sicuramente la SIMLII, se vuole, ha il peso politico per poter pretendere (cosa che in realtà dovrebbe già essere) di dire la sua su argomenti tanto importanti.
Vorrei concludere, se permettete, con una piccola nota personale: visto e considerato che penso di avere avuto l’onore di essere stato tirato in causa direttamente, anche se anonimamente (il “consorte della Cardiologa” credo di essere io, e non me ne vergogno), vorrei aggiungere quanto segue: per quanto riguarda l’essere messo alla berlina di chi non si copre con l’anonimato, ben venga la berlina, finchè siamo in democrazia abbiamo il diritto di pensare con la nostra testa ed il dovere di dire quello che pensiamo!!! Alla berlina ci sono abituato e continuerò a dire quello che penso, sempre nel rispetto delle altrui idee e posizioni, nella speranza che gli altri rispettino le mie.
Saluti a tutti
Sergio Truppe alias Gandalf il Grigio

Sergio Truppe
................................................................

"Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincia, ma bordello"

ramiste

ramiste
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Medico del Lavoro
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  • La Simlii .... e quanto c'è da fare
  • (21/05/2004 13:57)

Bene, colleghi, sono davvero lieto che la Simlii sia autorevolmente intervenuta nel dibattito che da qualche tempo anima i forum di questo sito. Si potrebbe anche sostenere che si tratta di un primo “risultato” (positivo, del tutto positivo) del nostro argomentare e anche di qualche piccolo impegno concreto, come ad esempio la partecipazione alla giornata di studio del Copit, da parte di alcuni dei colleghi più interessati.
Devo dire che per molta parte sono d’accordo con quanto espresso nel contributo citato. E’ vero che siamo stati tutti colti un po’ di sorpresa dall’estensione del mc alle altre specialità mediche avvenuta con il famigerato art. 1 bis della legge 1/1/2002, anche se forse questa possibilità era nell’aria da qualche tempo ….. la politica ha le sue leggi e spesso non è possibile prevenire decisioni prese a livelli altolocati; d’altro canto, forse, ci si attendeva una risposta forte da parte soprattutto dei nostri docenti e direttori universitari che probabilmente – all’inizio – è stata relativamente flebile (ma anche qui si fa quel che si può e il clima politico e l’attuale maggioranza di governo avevano altri intenti e altri riferimenti). Comunque la posizione attuale, espressa nell’articolo della Società, al punto 1) mi sembra pienamente condivisibile, chiara e ragionevole, atteso che (cito testualmente) “è difficile far abrogare un articolo di una legge approvata di recente”. E su questo non si può che concordare.
Anche sui costi dei congressi e del programma ECM non c’è moltissimo da ribattere, onestamente. Io personalmente sono sempre stato un po’ sospettoso di fronte alle “sponsorizzazioni” che vengono date ai colleghi di altre specialità, tra l’altro non ne ho (quasi) mai potuto usufruire per i motivi che tutti i medici del lavoro conoscono bene. E’ vero: date e sedi dei congressi Simili vengono stabiliti in sede assembleare qualche anno prima, io ho partecipato spesso a queste assemblee e mi sono reso conto anche delle difficoltà oggettive (logistiche, organizzative etc.) legate a questi impegni. C’è da dire, però, che spesso accadono cose curiose: sarà un caso, ma ho notato che i congressi che si tengono al Nord, in genere, sono sempre (molto) più costosi di quelli analoghi che si tengono nel meridione (parlo sia della quota di iscrizione che del soggiorno alberghiero); oppure che spesso le spese del soggiorno alberghiero siano più onerose di quanto non avvenga se si viaggia altrimenti per turismo, a parte il fatto che spesso l’albergo non può essere prenotato se non attraverso la società organizzatrice e non autonomamente, ovviamente a costi maggiorati (naturalmente comprendo bene che di tutto questo nessuna responsabilità può essere addebitata ai docenti o ai dipartimenti che curano la parte scientifica del congresso).
Per quanto riguarda partecipazione e impegno ben vengano tutte le iniziative che tendono a creare maggiore attenzione verso la nostra disciplina e a rendere più forte la nostra voce, in tutte le sedi (politiche, sindacali, associazionistiche, sociali). Riconosco che può essere difficile armonizzare esigenze didattiche, professionali e personali con il tempo da dedicare ad attività di tipo associativo, peraltro necessarie per realizzare obiettivi importanti per la nostra disciplina. Talvolta la stessa struttura della Simili, però, può rendere difficoltosa una proficua partecipazione e un impegno attivo: mi chiedo, ad esempio, come si può essere coinvolti nei vari gruppi di lavoro attivati dal direttivo nazionale (tipo quello per la “difesa e lo sviluppo della disciplina”) per partecipare ed essere presenti non solo sulla carta e con proposte concrete. Al proposito ricordo che in occasione dell’ultima assemblea della Società ho avuto modo di intervenire chiedendo, tra l’altro, il potenziamento del sito Web e l’accesso riservato ai soci con apposita password (chi era presente spero rammento l’intervento), proposta che ritengo sia stata accolta dato quanto espresso a proposito delle attività di informazione e di Internet (anche se il sito di MedicoCompetente.it è già una splendida e importantissima realtà e non si sente alcun bisogno di sostituirlo o emendarlo, lo dico qui apertamente onde evitare di essere frainteso; il sito Simili è ovviamente altra cosa).
Infine, non per polemica, anche io non credo opportuno nascondere la mia identità dietro il “nickname” o utilizzando nomi di fantasia (chi vuole può persino vedere la mia foto …. anche se se ne può fare certamente a meno, dato il soggetto !!), siamo abbastanza adulti da assumere pienamente le nostre responsabilità e affermare apertamente le nostre opinioni, no ? Cordiali saluti a tutti

Ernesto Ramistella

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