……..il medico si porta un lettino pieghevole in azienda o l'azienda ne ha uno che apre all'occasione.
La legge non norma questo aspetto. Ma non lo norma perchè siamo non in tema di medicina del lavoro, neppure in tema di medicina ma più semplicemente nel tema di regole igieniche generali che, anche in India, insegnano ai bambini delle elementari.
A me, lo dico proprio fuori dai denti con la sincerità e l'ironia che mi contraddistingue, mi fanno pena i colleghi che aprono il lettino tra le scrivanie di un ufficio. Che ci posso fare? Mi viene la malinconia a vedere un medico, cinquantenne, che sale le scale come uno sherpa tibetano e si "presta" ad effettuare le visite negli uffici o nelle sale riunioni: non solo manca di rispetto ai suoi assistiti (i lavoratori) ma anche a sè stesso.
Oltre alla malinconica riflessione, esistono regole di igiene generale. Ma vi siete chiesti dove si lava le mani tra un assistito e l'altro se le visite vengono effettuate in una sala riunione o in un ufficio tra le scrivanie? Semplice: non se le lava.
………. c'è l'Ordine Provinciale dei Medici per segnalare comportamenti poco consoni alla nostra professionalità.
Pubblicato da Dott. Cristiano Ravalli
Medici indolenti & Aziende Netgroup
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tcam il 11/02/2016 06:06 ha scritto:
……..il medico si porta un lettino pieghevole in azienda o l'azienda ne ha uno che apre all'occasione.
La legge non norma questo aspetto. Ma non lo norma perchè siamo non in tema di medicina del lavoro, neppure in tema di medicina ma più semplicemente nel tema di regole igieniche generali che, anche in India, insegnano ai bambini delle elementari.
A me, lo dico proprio fuori dai denti con la sincerità e l'ironia che mi contraddistingue, mi fanno pena i colleghi che aprono il lettino tra le scrivanie di un ufficio. Che ci posso fare? Mi viene la malinconia a vedere un medico, cinquantenne, che sale le scale come uno sherpa tibetano e si "presta" ad effettuare le visite negli uffici o nelle sale riunioni: non solo manca di rispetto ai suoi assistiti (i lavoratori) ma anche a sè stesso.
Oltre alla malinconica riflessione, esistono regole di igiene generale. Ma vi siete chiesti dove si lava le mani tra un assistito e l'altro se le visite vengono effettuate in una sala riunione o in un ufficio tra le scrivanie? Semplice: non se le lava.
………. c'è l'Ordine Provinciale dei Medici per segnalare comportamenti poco consoni alla nostra professionalità.
Pubblicato da Dott. Cristiano Ravalli
Beh, ci sono anche i camper ... se iniziassero anche a vendere patatine farebbero della medicina del lavoro un momento di relax per i lavoratori ... anche i gelati non sarebbero male.
A pensar male si fa peccato ma ci s'azzecca!
faggiano.danilo il 11/02/2016 10:17 ha scritto:
Beh, ci sono anche i camper ... se iniziassero anche a vendere patatine farebbero della medicina del lavoro un momento di relax per i lavoratori ... anche i gelati non sarebbero male.
A parte il fatto che anche in India sanno che non si dice "a me mi" e che gli sherpa tibetani sono probabilmente meglio remunerati degli sherpa nazionali pur competenti, penso e concordo con te che il camper ben si addica alla rifocillazione delle maestranze più che ad altro.
Ma è di moda, fa "in", facilita la questua e come tutto nello Stivale, rispecchia l'abitudine di coprire con la forma la poca sostanza.
Qualcuno si incazzerà leggendomi, ma sempre meglio medici incazzati che medici indolenti.
Tcam
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La malinconia è un sentimento così privato e intimo per cui non mi va di invaderla; sulla pena, beh, la pena.
Personalmente provo pena per i colleghi che si svendono per due euri, o ancor peggio per coloro che si comportano con incuria, superficialità, o che, peccato capitale, lucrano sulla salute dei lavoratori. Quella è vera pena.
Se quel collega cinquantenne si porta il lettino, svolge il suo lavoro con correttezza, dà un buon servizio ai lavoratori e al datore di lavoro, anche impeccabile da un punto di vista igienico, magari usufruendo del bagno nella stanza accanto, lascerei all'ODM questioni più serie.
Pinell12 il 11/02/2016 10:43 ha scritto:
La malinconia è un sentimento così privato e intimo per cui non mi va di invaderla; sulla pena, beh, la pena.
Personalmente provo pena per i colleghi che si svendono per due euri, o ancor peggio per coloro che si comportano con incuria, superficialità, o che, peccato capitale, lucrano sulla salute dei lavoratori. Quella è vera pena.
Se quel collega cinquantenne si porta il lettino, svolge il suo lavoro con correttezza, dà un buon servizio ai lavoratori e al datore di lavoro, anche impeccabile da un punto di vista igienico, magari usufruendo del bagno nella stanza accanto, lascerei all'ODM questioni più serie.
Sono d'accordo. Non tutte le aziende possono dotarsi di ambulatorio medico e spesso si può trovare un decoroso compromesso . Del resto è facile pontificare ma bisognerebbe chiedersi quali siano le cause che hanno portato a certe condizioni della. Medicina del lavoro.. E comunque il rispetto per se stessi deriva dal riuscire a centrare il nostro obiettivo professionale: la prevenzione e la promozione della salute, il resto lo lasciamo ai Soloni .
Donatella Corti
https://www.facebook.com/groups/ma.netgroup/
Dcorti il 11/02/2016 11:10 ha scritto:
Sono d'accordo. Non tutte le aziende possono dotarsi di ambulatorio medico e spesso si può trovare un decoroso compromesso . Del resto è facile pontificare ma bisognerebbe chiedersi quali siano le cause che hanno portato a certe condizioni della. Medicina del lavoro.. E comunque il rispetto per se stessi deriva dal riuscire a centrare il nostro obiettivo professionale: la prevenzione e la promozione della salute, il resto lo lasciamo ai Soloni .
Concordo pienamente sul fatto che il rispetto per se stessi (e non per sè stessi) derivi dal riuscire a centrare il proprio obiettivo professionale.
Tcam
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Il lettino, il camper o lo studio del Dr Troy di Nip&Tuck.
Puoi anche visitare al Guggenheim in doppiopetto ma tutto ciò è forma, non sostanza.
Parliamo di cose serie, và....
Pinell12 il 11/02/2016 11:19 ha scritto:
Il lettino, il camper o lo studio del Dr Troy di Nip&Tuck.
Puoi anche visitare al Guggenheim in doppiopetto ma tutto ciò è forma, non sostanza.
Parliamo di cose serie, và....
Concordo ma se qualcuno sentenzia....beh forse non è male metterlo in evidenza.
Il collega nel suo blog si rivolge a lavoratori ai cui quesiti risponde fornendo "linee guida"...........
... https://www.blogger.com/comment.g...151334&postID=6916539253960662811
....ed invitandoli a morigerare il comportamento dei medici cui tali lavoratori fanno riferimento, anche tramite la segnalazione all'ODM.
Nella cloaca professionale in cui, con non poco aiuto da destra e manca, ci stanno infilando, è faticoso accettare che ci siano colleghi "gigliati" che si dedicano all'analisi del rispetto professionale, adducendo le argomentazioni che potete meglio e per intero cogliere nel blog di cui ho messo il link.
Poi parliamo pure d'altro.............
Tcam
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Se un collega si porta il lettino è corretto sul proflilo professionale (ed igienico) centrando il nostro obiettivo professionale della prevenzione e la promozione della salute Non tutte le aziende possono dotarsi di ambulatorio medico e spesso si può trovare un decoroso compromesso come dice D.Corti . Del resto è facile pontificare ma bisognerebbe chiedersi quali siano le cause che hanno portato a certe condizioni la Medicina del lavoro. E comunque il rispetto per se stessi deriva da come si lavora a meno che non si voglia apparire grandi medici per titoli, per il camice e il fonendo (american style) per l'ambiente ospedaliero/poliambulatoriale di lusso e l'infermiera a fianco. È questo che giustifica le “150, grazie!”senza fattura.... del trentacinquenne ( matteo-style) ospedaliero(caso reale) di belle speranza che non s'accorge nella colica biliare della rottura e versamento saccato retroperitoneale conseguente? Ma io ritengo che lasciare in mano a sprovveduti le valutazioni (nasometriche!) del rischio e la vera prevenzione ( a proposito cosa facciamo per ridurre gli infortuni? ) sia la causa del degrado della MdL e della scarsa considerazione che otteniamo (che cambia se sappiamo mostrare la nostra conoscenza di lavorazioni, ambienti, materiali, sostanza usate e relativa prevenzione ...il resto lo lasciamo ai pur simpatici Soloni .
nicox691 il 12/02/2016 08:36 ha scritto:
Roma, 9 feb. (AdnKronos Salute) - E' guerra aperta tra dentisti. Da una parte le società di capitali e dall'altra l'Andi, l'Associazione nazionale dei dentisti italiani. Oggi su molti quotidiani è stata pubblicata una lettera aperta di questi gruppi al presidente del Senato e ai senatori in "difesa della libertà e della qualità delle cure odontoiatriche, perché è in atto il tentativo da parte delle associazioni e delle lobby protezionistiche nel settore dell'odontoiatria di limitare la liberà di concorrenza, frenandone lo sviluppo e gli investimenti futuri, attraverso un utilizzo improprio dello strumento normativo". In Italia, ribadiscono i firmatari (Gruppo DentralPro-Midco Spa, Caredent-Bistar srl, Gruppo Apollonia-OdontoSalute, Gruppo DentalCoop, HDentalm, Gruppo Dentadent), "l'attività sanitaria può essere svolta, oltre che dai professionisti, anche dalle società di capitali".
Il motivo del contendere è l'emendamento promosso dall'Andi al Ddl Concorrenza che "chiede di introdurre l'obbligo per le società di capitali che gestiscono strutture odontoiatriche di avere almeno i due terzi del proprio capitale sociale posseduto da odontoiatri". Secondo le società di capitali "è un chiaro tentativo di eliminarci dal settore" attraverso l'introduzione di un vincolo che "non ha nessun fondamento di tutela della salute pubblica - osservano - ogni centro dentistico in forma societaria è già governato dal direttore sanitario e vi operano solo medici odontoiatri iscritti all'Ordine". Inoltre "non ha nessun fondamento economico - continua la lettera aperta - perché non esiste un simile obbligo che imponga una soglia minima di medici soci (si pensi agli ospedali privati o alle cliniche".
"La manovra dell'Andi - denunciano le società di capitali - mira ad escludere i principali concorrenti che offrono servizi altamente qualificati, accessibilità alle cure, oltre che tariffe trasparenti e ragionevoli. Chiediamo quindi di non approvare alcuna modifica al Ddl Concorrenza che introduca limiti alla possibilità di soci di capitale e gestire strutture odontoiatriche".
Nella pagina a pagamento voluta dalle società di capitali per "difendere la libertà e la qualità delle cure odontoiatriche", queste aziende ricordano di essere "una realtà solida del panorama nazionale, con oltre 500 cliniche su tutto il territorio nazionale e impieghiamo 4 mila medici odontoiatri e 5 mila dipendenti, in prevalenza giovani donne quali assistenti alla poltrona o receptionist, con un volume d'affari di circa 400mln di euro l'anno".
Queste aziende specializzate in cure odontoiatriche "applicano standard elevatissimi nei servizi offerti ai pazienti, in linea con le migliori pratiche internazionali anche attraverso forme di finanziamento a tassi agevolati - evidenzia la nota - garantendo accessibilità alle cure ad una parte della popolazione che altrimenti, sopratutto in tempi di crisi, non se le potrebbe permettere. E - concludono le società di capitali - riducendo il turismo odontoiatrico, evitando quindi che cittadini italiani vadano a curarsi all'estero a basso prezzo".
Caro Cristiano Ravalli tu da che parte stai.........?
.......ma soprattutto usi la diga gomma, i guanti, il preservativo
per il manipolo il lenzuolino per il tuo bel riunito , fai indossare i calzari ai tuoi pazienti? Sterilizzi le tue belle fresette usi l'aumuchina ? Sono tutti presidi sanitari che un medico che tiene all'igiene dei pazienti dovrebbe conoscere.
O sei il solito medico cialtrone che fa un po' di tutto: medico di famiglia + dentista + medico competente + direttore sanitario di una bella struttura privata che fa milioni di prelievi nei tuguri più impensabili accreditato con il SSN ?
O forse appartieni a quella schiera di personagetti tutto fare che con la solo laurea in medicina in alcuni casi comprata monopolizzano un po' tutto.
Per questi non c'è legge norma che tenga che metta un freno ai loro molteplici conflitti di interessi ed incompatibilità.
Sono così beffardi da non figurare più nell'elenco nazionale dei medici competenti investiti nel ruolo Kaporali o meglio papponi.
costui ha di certo il dente avvelenato ..... che c'azzecca?
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