Chiedo un parere ai Colleghi:
un Lavoratore ritenuto idoneo alla mansione specifica, puo ' legittimamente rifiutarsi di lavorare con prodotti o sostanze cancerogene ( frasi di rischio R45 e R49 nelle schede di sicurezza)?
L ' uso di queste sostanze e ' limitato a 2-3 gg nell ' arco del mese, ed i Lavoratori addetti sono tre su un totale di circa venti.
Egregio collega
Ritengo che l 'utilizzo del lavoratore sia appannaggio esclusivo del datore di lavoro. Il medico competente può esclusivamente formulare il giudizio di idoneità, in relazione alla sorveglianza sanitaria. Ovviamente.
Pertanto, fossi in te, mi asterrei dall 'intromettermi nella gestione attiva del lavoratore, onde non entrare in "circoli viziosi" cui è poi estremamente difficile sottrarsi. Però, nelle more di attività che possono essere svolte dal lavoratore contro l 'azienda (esposti alla procura o quant 'altro), ti consiglierei di documentare accuratamente e puntualmente le tue attività presso l 'azienda, controfirmate (per quanto di loro competenza) dai lavoratori. Nello specifico, ti consiglierei di certificare l 'avvenuta informazione per quanto prefisto dall 'articolo 17, comma 1, lettere e ef f ex D.Lgs. 626/94.
Oltre, ovviamente, a farti controfirmare visite mediche e quant 'altro coinvolga i lavoratori, e verbali di consegna ei sopralluoghi periodici previsti.
Nello specifico del tuo quesito, sarà il confronto fra lavoratore ed azienda a deciderne l 'utilizzo. Salvo che non vi siano motivazioni squisitamente sanitarie. In questo caso non potrai esimerti dal partecipare alla gestione del lavoratore.
MA senza entrare in aree di non tua specifica competenza.
Cordialità.
".. la posta in giuoco è suprema e richiede che ognuno si assuma le proprie responsabilità attraverso il vaglio della propria coscienza". B.M. 2 aprile 1925
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